NON SOLO REHN - ANCHE LA COMMISSARIA UE ALLE TLC NEELIE KROES CE L'HA CON L'ITALIA: "SULL'ACCESSO ALLA BANDA LARGA L'AGCOM HA UN MESE PER ADEGUARSI"

David Carretta per "Il Foglio"

Il commissario europeo alle Tlc, Neelie Kroes, ieri ha minacciato di avviare una procedura di infrazione contro l'Italia, dopo che la Commissione ha chiesto ad Agcom di revocare o modificare la sua proposta di tariffe all'ingrosso per il 2013, che Telecom applica per l'accesso dei concorrenti alla sua rete in rame a banda larga. «Agcom ha un mese per adeguarsi alla raccomandazione. Poi valuteremo la situazione», ha spiegato il portavoce di Kroes, Ryan Heath. Una fonte europea ha parlato della possibilità di «azioni legali» contro l'Italia: «Non siamo ancora a questo punto», ma Agcom deve «fornire una giustificazione ragionata».

Pronta la replica del presidente di Agcom, Angelo Cardani, giunta a poche ore del richiamo. «L'Agcom - ha dichiarato Cardani - non ha intenzione di cambiare o ritirare la proposta sulle tariffe per l'accesso alla banda larga, anche se prenderà una decisione definitiva la prossima settimana». Insomma, lo scontro è ormai ufficiale, in considerazione del fatto che anche all'interno di Agcom non tutti la pensano come Cardani.

LE TAPPE
Dopo un primo richiamo in luglio, una lettera formale in agosto e un'analisi durata tre mesi, la Commissione continua a ritenere che l'Agcom abbia fissato le tariffe di accesso alla rete di rame sulla base di dati inadeguati, dice una nota dell'esecutivo comunitario. Le risposte dell'Agcom non sono bastate a convincere l'esecutivo comunitario.

Agli occhi della Commissione, il modo in cui Agcom ha calcolato i prezzi dell'accesso alla rete potrebbe pregiudicare gli investimenti nella banda larga sia di Telecom sia degli altri operatori. «La regolamentazione deve essere basata su metodologie economiche solide, su dati aggiornati e in linea con gli sviluppi del mercato per assicurare» che tutti gli operatori «abbiano i giusti incentivi a investire nelle nuove tecnologie», ha detto Kroes.

Per Telecom, il nuovo avvertimento di Bruxelles ad Agcom è positivo. «La Commissione dice che la regolamentazione deve essere pro-investimenti e non deve spremere come limoni coloro che vogliono investire, a condizione che investano», ha dichiarato l'amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano poco dopo l'annuncio di Bruxelles.

Se Telecom non intende intromettersi «nelle procedure europee», secondo Patuano «è importante che aziende sane, che possono investire molto, si muovano in un contesto regolatorio pro-investimenti». Per la Commissione, occorre mantenere le tariffe di accesso stabili al fine di spingere il proprietario di rete ad investire di più nella fibra e in altre tecnologie di banda larga superveloce.

 

 

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