DOPO GUERRA, NUOVA GUERRA IN LUXOTTICA - SI RIACCENDE LO SCONTRO AL VERTICE: LEONARDO DEL VECCHIO HA DATO SEMPRE PIÙ POTERI AL FIDATO CONSULENTE FRANCESCO MILLERI CHE PERÒ E’ IN ROTTA CON IL NEO AD CAVATORTA
LEONARDO DEL VECCHIO CON LA MOGLIE NICOLETTA
Sara Bennewitz per “la Repubblica”
Nuove tensioni ai vertici di Luxottica, appena entrata in una fase di transizione molto delicata dopo un decennio di assetto stabile con Andrea Guerra al timone. Il presidente Leonardo Del Vecchio non solo sarebbe alla ricerca di un nuovo amministratore delegato da affiancare all’ex direttore generale e neo ad Enrico Cavatorta, ma avrebbe dato progressivamente sempre più poteri a un suo fidato consulente Francesco Milleri, che tra le altre cose è da anni un amico di famiglia.
Questo manager esterno, che peraltro gode anche della stima della moglie Nicoletta Zampillo, pur non avendo una specializzazione nel comparto dell’occhialeria, sarebbe però già entrato in rotta di collisione sia con Cavatorta, sia con una parte del consiglio di amministrazione di Luxottica. Milleri è un esperto di sistemi integrati e da anni supporta il colosso degli occhiali nella gestione del software e dei processi di fatturazione, ma a differenza di altri manager, amministratori e consulenti del gruppo tra cui anche Claudio Costamagna, non avrebbe né una competenza specifica sulla parte amministrativa finanziaria, né sulla produzione e distribuzione di occhiali.
Solo un mese fa, Cavatorta, dopo 15 anni ai vertici di Luxottica era stato nominato co-amministratore delegato dal cda del gruppo e aveva ricevuto da Del Vecchio un mandato chiaro per gestire tutta la parte amministrativa. Ciò nonostante nelle ultime settimane l’ad di Luxottica si sarebbe trovato più volte in disaccordo con Milleri, e ora pur di non incrinare il rapporto di fiducia che da anni lo lega Del Vecchio, potrebbe anche decidere di farsi da parte. Intanto per la prossima settimana è atteso un confronto tra i vertici e i consulenti del gruppo insieme al patron di Luxottica, da cui potrebbero emergere anche decisioni importanti sul futuro assetto manageriale.
Per quanto riguarda invece la finanziaria della famiglia Del Vecchio, che custodisce il pacchetto di controllo di Luxottica, l’assetto è chiaro e affida al presidente la proprietà di circa il 2% di Delfin e l’usufrutto sul 100% delle quote, di cui i sei figli posseggono ciascuno la nuda proprietà sul 16,38%.
Per cambiare la governance e le quote in Delfin sarebbe quindi necessario un cambio di statuto, che a sua volta dovrebbe essere votato dal padre e dai sei i figli che Del Vecchio ha avuto da tre madri diverse, e che in quanto tali hanno anche diversi punti di vista. Questo non toglie che in caso di un’eventuale successione la moglie del patron di Luxottica nonché madre di Leonardo Maria, abbia legittimamente diritto almeno al 25% del patrimonio del marito.
Ma poichè la maggior parte del patrimonio è custodito proprio in Delfin, c’è una forte differenza tra la forma e la sostanza del patrimonio del primo imprenditore italiano. Per questo Del Vecchio, che sta per compiere ottant’anni, vorrebbe trovare per tempo una soluzione definitiva che eviti negli anni a venire alla moglie e agli altri cinque figli di litigare per anni, mettendo così anche in discussione la quota di controllo di Luxottica.