DRAGHI, L’ETERNO ANNUNCIO - “LA BCE È PRONTA A INTERVENIRE ANCORA, SE NECESSARIO. STIAMO STUDIANDO NUOVE MISURE” - L’EURO CALA A 1,24 €, PIAZZA AFFARI PRIMA SALE POI SCENDE IN SCIA A WALL STREET

Mario Draghi a NapoliMario Draghi a Napoli

(Finanza.com) La Banca centrale europea (BCe) rimane pronta a intervenire ancora, se necessario. Lo ha affermato il presidente dell'Eurotower, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa a Francoforte, che ha seguito l'annuncio di politica monetaria. "Il consiglio direttivo della Bce è unanime nell'utilizzare ulteriori misure non convenzionali" se ci saranno cambiamenti o si assisterà a un periodo di bassa inflazione più prolungato del previsto.

 

E ancora: "Se dovessero diventare necessarie nuove misure non convenzionali e quelle già in vigore non dovessero rivelarsi sufficienti, allora saremo pronti a intervenire". Non solo. Il comunicato odierno della Bce contiene una nuova frase importante: il consiglio ha dato mandato allo staff di prepararsi per approntare nuovi interventi se necessario. Una affermazione "firmata da tutti i membri del consiglio direttivo", ha voluto sottolineare Draghi. La precisazione non è un caso, ma arriva in risposta ai dubbi riguardanti la coesione all'interno del direttivo.

Jens Weidmann Jens Weidmann

 

Nei giorni scorsi infatti si erano sollevate voci su dissensi tra i membri della Bce legati principalmente allo stile decisionale di Draghi considerato poco collegiale. "Non esistono coalizioni né divisioni Nord-Sud all'interno del direttivo", ha risposto senza mezzi termini Draghi. Secondo le indiscrezioni, alcuni membri non avrebbero gradito che durante un discorso al Parlamento europeo il presidente avesse indicato, seppure genericamente, il volume di espansione del bilancio della Bce.

 

Ebbene, proprio questa indicazione è stata ribadita nel corso della conferenza: il bilancio dell'Eurotower dovrebbe tornare verso "i livelli di inizio 2012", grazie ai prestiti TLtro e all'acquisto di covered bond e Abs, che proseguiranno fino a giugno 2016. Queste misure, già annunciate e in via di attuazione, dovrebbero contribuire a riportare l'inflazione verso il target del 2% e a stimolare un impatto positivo sulla ripresa economica. Una ripresa economica che però tentenna.

 

PIAZZA AFFARI BORSA MILANOPIAZZA AFFARI BORSA MILANO

Sebbene sulla crescita persistano rischi al ribasso, "prevalgono i rischi di peggioramento nelle nostre previsioni economiche" ha detto il numero uno della Bce, mettendo le mani avanti in vista delle nuove stime che verranno snocciolate nella riunione di dicembre. A pesare sulle sorti dell'Eurozona (soprattutto su fiducia e investimenti) sono, secondo Draghi, i rischi geopolitici.

 

CAMBI, EURO SCIVOLA AI NUOVI MINIMI DAL 2012 IN SCIA A PAROLE DRAGHI

(LaPresse/Finanza.com) - Forte accelerazione ribassista dell'euro in scia alle parole di Mario Draghi circa l'unanimità in seno alla Bce per l'avvio di nuove misure straordinarie se la situazione lo renderà necessario. Draghi ha inoltre specificato che il piano di acquisto di obbligazioni convertibili partito lo scorso mese durerà almeno due anni. Il cross euro/dollaro è sceso fino a quota 1,2405 lasciando sul terreno circa una figura rispetto a quota 1,25 a cui viaggiava prima della Bce. Per la divisa unica europea si tratta dei nuovi minimi a oltre 2 anni.

europarlamento-europarlamento-

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…