E-BOOM! - È UFFICIALE, IL SORPASSO È AVVENUTO: IN GRAN BRETAGNA GLI EBOOK SUPERANO I LIBRI CARTACEI - LO HA ANNUNCIATO AMAZON, IL GIGANTE DELLO SHOPPING ONLINE CHE HA LANCIATO IL LETTORE KINDLE E CHE TRAMITE IL SUO SITO HA VENDUTO 114 EBOOK PER OGNI 100 LIBRI DI CARTA - GRAZIE ALLA FACILITÀ DI ACQUISTO E AI NOTEVOLI SCONTI, LE PERSONE COMPRANO LIBRI 4 VOLTE PIÙ DI PRIMA - MA IN ITALIA SIAMO ANCORA LONTANI: GLI EBOOK RAPPRESENTANO L’1,5% DEL MERCATO…

Alessia Rastelli per "Corriere.it"

Ebook contro carta: 114 a 100. Nella sua partita per affermarsi - a colpi di nuove collane digitali, titoli autopubblicati, sconti selvaggi - il libro elettronico mette a segno un punto importante: Amazon, il gigante dei siti di vendita online, annuncia - prima volta in Europa - che nella versione britannica dello store (www.amazon.co.uk) si vendono più ebook che volumi in formato tradizionale.

Centoquattordici titoli digitali per ogni cento di carta (sia economici che hardcover), fa sapere il gruppo di Jeff Bezos, che non fornisce però dati assoluti né cifre sul fatturato. Esclusi dal conto gli ebook gratuiti, compresi invece i libri cartacei di cui non esiste una versione elettronica. Finora lo stesso sorpasso - sempre all'interno dell'universo Amazon - era avvenuto solo negli Stati Uniti, nel maggio 2011.

Lo store britannico vende dal 1998 i libri di carta, dal 2010 quelli digitali. Secondo il modello di business dell'azienda di Seattle, i titoli elettronici sono disponibili nell'apposito formato per il Kindle (il dispositivo del gruppo per la lettura degli ebook). «Adesso i clienti scelgono più libri digitali che stampati, nonostante il giro d'affari del cartaceo continui a crescere - commenta Jorrit Van der Meulen, vicepresidente di Kindle Europa -. Negli Stati Uniti abbiamo tagliato questo traguardo in meno di quattro anni dal lancio del nostro ereader. Nel Regno Unito in appena due».

Complice del sorpasso, la discussa - anche in Italia - trilogia del momento: con Cinquanta sfumature di grigio, di nero e di rosso, la britannica E. L. James vende oltre 2 milioni di ebook in quattro mesi su Amazon.co.uk. Inseguono la scrittrice porno-soft, Suzanne Collins e Stieg Larsson, al secondo e terzo posto nella Top Ten dei più venduti del 2012 (finora) in digitale. In classifica anche tre autori che si sono autopubblicati attraverso Kindle Direct Publishing, la piattaforma di self-publishing di Amazon: Nick Spalding, Katia Lief e Kerry Wilkinson.

Sempre secondo il gruppo di Seattle, infine, i clienti di ebook «leggono di più»: i possessori del Kindle, è scritto nel comunicato ufficiale di Amazon, «comprano libri quattro volte di più di quanto facessero prima di avere l'ereader».

«Bisogna però fare attenzione a un'interpretazione troppo ottimistica - avverte lo studioso Gino Roncaglia, autore de La Quarta Rivoluzione. Sei lezioni sul futuro del libro (Laterza) -. Spinti dai prezzi spesso molto bassi e dalla novità, gli acquirenti di ebook possono comprarne tanti ma non è detto che poi li leggano realmente». In ogni caso, sebbene «relativa solo ad Amazon», Roncaglia giudica «positiva» per il libro digitale la notizia del 114 a 100 sulla carta. «È importante soprattutto la capacità di essere venduti che hanno gli ebook - spiega -. Un'opportunità per gli editori vista la grave crisi dell'industria del libro tradizionale».

Un simile sorpasso su Amazon.it (lo store italiano) non sembra invece un'ipotesi plausibile a breve termine. «Ci vorranno anni» dice Giovanni Bonfanti, responsabile del settore editoria per la società di consulenza A. T. Kearney. «In Italia - spiega - l'ebook copre attualmente l'1,5 per cento circa del mercato complessivo dei libri, contro il 15 per cento della Gran Bretagna e il 25 per cento degli Stati Uniti».

Pesano inoltre i fattori di rallentamento che fin dall'inizio hanno condizionato l'universo digitale italiano: «Dalla lingua non internazionale come l'inglese alla limitata diffusione di tablet ed ereader, fino al numero di ebook ancora troppo basso - aggiunge Bonfanti -. Alla fine del 2011 in Gran Bretagna erano disponibili 400 mila titoli digitali. In Italia 15 mila».

 

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