CINA NOSTRA PADRONCINA - I SERVIZI LANCIANO L’ALLARME: CON IL PAESE IN STRACCI PECHINO SI PAPPA L’ITALIA - GLI INVESTITORI CINESI VOGLIONO L’IMMENSA AREA EX-FALCK, PER UN PO’ DI SANA SPECULAZIONE IMMOBILIARE, AL PUNTO DA VOLER APRIRE A SESTO UNA FILIALE DELLA "BANK OF CHINA" - NEL MIRINO ANCHE BANCHE E NAUTICA (RILEVATO IL 75% DEL GRUPPO FERRETTI): MA SE IL DRAGONE COMPRA POI DELOCALIZZA E BYE BYE LAVORO…

Alberto Custodero per "la Repubblica"

Attenzione: i cinesi approfittano della crisi finanziaria dei Comuni per fare speculazioni immobiliari. L'allarme, insolito, è degli 007 italiani, che, nei giorni scorsi, hanno spedito alla presidenza del Consiglio e al Copasir un report riservato con alcuni esempi di come i cinesi, appunto, si stiano infiltrando negli affari economici italiani. E con quali rischi e ripercussioni per il Paese. La preoccupazione è contenuta anche nella relazione semestrale sulla sicurezza italiana elaborata dai servizi segreti. L'intelligence ha inoltrato alle autorità politiche alcuni casi significativi.

Il primo, riguarda il mega-affaire della riconversione delle aree ex Falck di Sesto San Giovanni (quelle delle tangenti del caso Penati). Si tratta di un intervento urbanistico enorme: un milione di metri quadrati da edificare, e quattro miliardi di euro di investimenti.

Gli analisti del Dis (Dipartimento Informazioni per la sicurezza) segnalano «l'interesse manifestato dagli operatori cinesi per il recupero e il restauro dell'ex area Falck, progetto definito di interesse dalla stessa Repubblica popolare cinese, il cui sviluppo è
seguito dal consolato cinese a Milano».

Per finanziare il business milionario - avvertono gli 007 - i cinesi apriranno sul territorio, a Sesto San Giovanni, una filiale della Bank of China. Questa, sottolineano preoccupati i servizi, «è una vicenda che conferma l'interesse della Cina, sostenuta dalla rete diplomatico-consolare di Pechino, che punta a guadagnare il controllo di importanti aree immobiliari in fase di riconversioni in Italia facendo leva sui disequilibri finanziari in cui versano gli enti locali».

Insomma, l'apertura di uno dei quattro più grandi istituti bancari cinesi nella cittadina del Milanese che conta 80 mila abitanti (sullo sfondo di un gemellaggio "calcistico" tra Sesto e il distretto cinese di Lucheng), non è passata inosservata agli attenti occhi dei servizi segreti nostrani.

Dalle speculazioni immobiliari all'industria navale. Gli 007, poi, ricostruiscono un altro retroscena di questa "guerra" economico commerciale, svelando «la strategia dei cinesi a danno del comparto navale della nautica di diporto ». «L'Italia - premettono gli 007 - è un target prioritario per la Cina per segmenti di lusso dell'automazione industriale, dei beni strumentali e delle tecnologie ambientali».

A questo proposito, il Dis evidenzia «la recente acquisizione, a luglio, del 75% del gruppo Ferretti (yacht di lusso, maggior produttore mondiale) da parte del Shandong Heavy Industry Group, potente industria cinese di componentistica per auto». Secondo l'intelligence, i vertici cinesi avrebbero «l'intenzione di delocalizzare la produzione dei natanti Ferretti dall'Italia all'isola Hinau (Cina), zona economica speciale per la Repubblica Popolare Cinese, mentre in Italia rimarrebbero solo le linee di rimessaggio e manutenzione». Un'operazione, questa, rischiosa per l'economia nazionale.

«La sottrazione di tecnologie e know how- è l'allarme del Dis - e le perdite occupazionali, confermano i rischi connessi all'acquisto da parte di soggetti esteri di aziende nazionali». Dall'industria alla finanza. La preoccupazione dei servizi sull'"invasione"economica dell'estremo oriente riguarda anche il settore finanziario.

L'intelligence avverte infatti che sta per aprire a Milano, nei primi mesi di quest'anno, «l'agenzia di rating cinese Dagong, global credit rating, della controllata europea Dagong Europe, arma strumentale per Pechino per la ricerca e valutazione di fattibilità degli invistimenti in Italia». Insomma, l'agenzia avrà il compito di fiutare gli affari più convenienti nei quali investire il flusso enorme di denaro proveniente dall'estremo oriente.

Va detto che, in Europa, il nostro non è l'unico Paese che inizia a preoccuparsi per l'invasione commerciale made in China. Anche l'intelligence francese ha drizzato le antenne. E sta cercando di fare chiarezza sulla natura dei legami tra alcuni dirigenti di Edf, il colosso nazionale dell'energia, e i loro partner cinesi. L'accordo prevede di «offrire» ai partner del Sol Levante «dei codici di calcolo francesi riservati e degli strumenti di simulazione», ma anche l'accesso alla riservatissima unità di crisi di Edf e alla «documentazione operativa».

 

anno_cultura_cinese_colosseoitaliacina Bank of China Italia Cina Area Falck mario-monti-wen-jiabaoferretti yacht ialia cina

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!