
DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)
DAGONOTA
alessandro zan elly schlein - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma
Elly Schlein si è salvata per il rotto della cuffia. Il voto all’europarlamento sul “Rearm Europe” si è concluso con undici astenuti, dieci voti favorevoli e due contrari.
Un solo misero voto di vantaggio ha evitato alla segretaria una sconfessione imbarazzante che l’avrebbe costretta alle dimissioni (Elly spingeva addirittura per il no, poi grazie alla mediazione del capodelegazione Zingaretti si è convinta per l’astensione).
Gli europarlamentari del Pd pro-Ucraina, la maggioranza a Bruxelles, se avessero voluto, avrebbero potuto mettere in minoranza la linea della segretaria, e dunque accompagnarla all'uscita. Perché non l'hanno fatto?
A convincere la delegazione piddina a non far zompare la sedia della segretaria multigender è stato l'opportunismo “elettorale”: ribaltare il partito, a due mesi dal primo turno delle elezioni regionali (si vota il 25 maggio in cinque regioni chiave del Paese, come Campania, Marche, Puglia, Toscana, Veneto) sarebbe stato l'ennesimo suicidio dem.
Lo strappo non è stato affatto ricucito (come dimostrano le tensioni sulla risoluzione da votare al Parlamento italiano), e la resa dei conti interna è solo rinviata a dopo la tornata di elezioni amministrative...
Dopo la tregua in piazza il Pd rischia lo strappo su difesa e riarmo Ue
Estratto dell’articolo di Nic. Car. per “La Stampa”
Il clima festoso ed ecumenico di piazza del Popolo è destinato a spegnersi tra stasera e domani, quando dentro al Pd si dovrà per forza tornare a discutere di difesa comune e piano di riarmo targato von der Leyen.
La manifestazione per l'Europa di sabato pomeriggio è stata una parentesi di armonia, avvolta nella bandiera blu con le stelline gialle, un bagno di folla rigenerante per Elly Schlein, dopo giorni di tensione.
Anche se alla segretaria non è sfuggito come tra i dem ci sia stato chi le è stato vicino in piazza e chi, invece, si è tenuto a debita distanza. Sa bene che lo strappo avvenuto mercoledì corso a Strasburgo potrebbe ripetersi anche nel Parlamento italiano.
Non lo auspica, ma non è disposta a scendere a compromessi su quella che deve essere la linea, cioè sul giudizio negativo rispetto al piano di riarmo europeo. Formulare una risoluzione che tenga tutti insieme non è semplicissimo, ma fattibile, a patto che ci sia la volontà politica.
nicola zingaretti elly schlein al monk 1
Il fatto è che, intorno a Schlein, tra i suoi fedelissimi, c'è chi spera in una nuova frattura con la minoranza riformista. Anzi, c'è chi vorrebbe addirittura provocarla, sottoponendo ai colleghi un testo netto nei toni e con pochi (o nulli) margini di negoziazione.
Un approccio aggressivo, di cui sarebbero sostenitori pesi massimi del cerchio schleiniano, come il capogruppo al Senato, Francesco Boccia, o il responsabile Organizzazione, Igor Taruffi.
Un modo per accelerare il «chiarimento politico», ritenuto ormai ineludibile. Tra l'altro, con un documento fortemente critico rispetto alla proposta von der Leyen, l'effetto sarebbe duplice: il probabile voto contrario della pattuglia riformista (a Roma meno pesante numericamente rispetto a Bruxelles) e, dall'altra parte, la convergenza dei 5 stelle e di Avs.
[…] Da capire, tra l'altro, se ai parlamentari Pd arriverà l'indicazione di votare, anche solo in parte, le risoluzioni degli alleati contrari al riarmo.
Come al solito, del resto, ognuno avrà la sua. Quella dei 5 stelle, già pronta, impegna il governo a esprimere «ferma contrarietà al piano Rearm Europe», che va sostituito «integralmente» con «un piano di rilancio e sostegno agli investimenti che promuovano la competitività e le priorità politiche dell'Unione europea quali: spesa sanitaria, sostegno alle filiere produttive e industriali, incentivi all'occupazione, istruzione, investimenti green e beni pubblici europei».
È un altro possibile terreno di scontro con i riformisti che, da parte loro, potrebbero smarcarsi votando i testi di Azione e Italia Viva o, nello scenario più clamoroso, quello della maggioranza. […]
elly schlein – manifestazione per l europa a piazza del popolo - 15 marzo 2025
SCHLEIN, CONTE, BONELLI, FRATOIANNI
elly schlein
elly schlein giuseppe conte genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse
schlein mattarella