
DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…
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A proposito dei vertici in scadenza delle società partecipate dallo Stato, agli ‘’addetti ai livori’’ ha fatto arricciare il naso il nome del nuovo Ceo di Aspi (Autostrade per l’Italia), Arrigo Giana, che andrà il 17 aprile a prendere il posto di Roberto Tomasi, non riconfermato per volere dei due fondi azionisti, Blackstone e Macquarie, così incazzati per il taglio ai dividendi da destinarli agli investimenti che hanno minacciato di disinvestire da Aspi.
I due colossi finanziari, che puntavano a un aumento delle tariffe autostradali, si sono trovati il muro di Cdp, azionista al 51%, con tutto il governo schierato: un aumento dei pedaggi avrebbe fatto volare i prezzi di tutti prodotti che viaggiano su autostrada.
L’altro profilo destinato a far parte del nuovo corso di Autostrade per l’Italia è quello di Antonino Turicchi, l’ex numero uno di Ita che ha gestito con la Commissione Ue la privatizzazione dell’ex Alitalia, rimanendo al vertice fino alle nozze con la tedesca Lufthansa, attualmente Ceo di Fintecna della Cdp, che dovrebbe ricoprire il ruolo di presidente di Aspi, con quali pesanti deleghe non si sa (quello che è certo è che lo stipendio si moltiplicherà).
Di Turicchi avrà bisogno di sicuro Giana, quando si arriverà il momento di scodellare il Pef (piano economico finanziario) e si troverà, al pari di Tommasi, fra l’incudine dei due azionisti ribelli e il martello del governo.
Ciò che colpisce è il curriculum di amministratore prettamente “locale” e “de sinistra” del nuovo Ceo: malgrado sia stato imposto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, Giana è attualmente alla guida della metropolitana milanese ATM grazie al sindaco Beppe Sala.
E prima ancora Giana è stato il numero uno di Cotral, concessionaria del servizio di trasporto pubblico locale di tipo extraurbano nel Lazio, su indicazione dell’allora governatore del Lazio Nicola Zingaretti, dopodiché sbarcò all’Atac, la partecipata dei trasporti del Campidoglio, sponsorizzato da dal sindaco Roberto Gualtieri. Adesso ce lo ritroviamo nel cuore di Salvini.
Rimane ancora in ballo la questione Snam, ‘’dove la conferma di Stefano Venier è stata nelle ultime ore suggerita anche da Claudio Descalzi, mentre a bordo campo si sta scaldando Agostino Scornajenchi (Cdp venture capital)’’, scrive Giovanni Pons su “la Repubblica”.
Sono invece molti i rumors che affermano il contrario: malgrado il parere favorevole alla conferma di Venier da parte di Cdp, il Ceo di Eni punterebbe sul nome di Cristian Signoretto, vice direttore generale Natural Resources, alla guida di Global Gas & LNG Portfolio di Eni.
Secondo quanto riporta oggi il sito PolicyMaker, “Per questo si restringono sia le possibilità per Stefano Venier di rimanere al vertice di Snam, ma anche quelle di Paolo Gallo di aspirare a prenderne il posto.
Per Gallo poi il quarto mandato come Ad di Italgas fa storcere il naso a più di qualcuno, perché si porrebbe un precedente alquanto anomalo alla guida di un’azienda partecipata, come Italgas.
Al posto di Gallo si sta pensando di dare la guida a qualcuno che abbia una proiezione almeno per i prossimi due mandati, dopo che Gallo ha guidato l’operazione di acquisizione di 2i Rete gas S.p.A.”.
Ma il vero e grande valzer delle nomine delle partecipate di Stato è in agenda il prossimo anno col rinnovo dei Cda e dei vertici di colossi come Eni, Enel, Terna, Poste e Leonardo. Allora sì che ne vedremo delle belle.
Cristian Signoretto
claudio descalzi