GOLDMAN: LA FED NON FERMERÀ LA DROGA MONETARIA FINO A MARZO 2014 - E LE BORSE GODONO, MILANO +0,6% - LA BOLLA NETFLIX - BRITISH FARÀ CAUSA CONTRO ALITALIA-POSTE?

1. GOLDMAN SACHS: NUMERI SULL'OCCUPAZIONE PIÙ MOSCI DEL PREVISTO SPOSTERANNO IL "TAPERING" DELLA FED A MARZO 2014
Dagonota - Il report pubblicato ieri da Goldman Sachs dice chiaramente che "Il rapporto sull'occupazione Usa, più debole del previsto, rende più probabile un rinvio del ‘taper' (la riduzione dell'acquisto di bond da parte della Federal Reserve, che al momento viaggia sugli 85 miliardi di dollari al mese) fino al 2014...Pensiamo che marzo sia la data più probabile secondo le nostre previsioni economiche.

Ed ecco che anche oggi Wall Street è partita in grande spolvero, per poi ripiegare in questi ultimi minuti intorno a +0,3%. L'unico neo di oggi è Netflix, nonostante i conti eccezionali presentati ieri. Il motivo del crollo (prima -9%, ora -7%) sono state le dichiarazioni del CEO Hastings, preoccupato del recente rally del titolo.

In effetti, alla società va tutto molto bene, il problema è in borsa, dove si era creata una bolla ingiustificabile secondo qualunque parametro economico. Il titolo è passato dai 97 dollari per azione di gennaio ai 350 di ieri (+287%), sfondando ogni proporzione tra valore e profitti. Il problema è che ormai tocca al CEO di una compagnia far capire ai trader che stanno esagerando...

2. CASA BIANCA: MERCATO LAVORO USA RIMANE SOLIDO A SETTEMBRE, MA INDICATORI SUGGERISCONO PEGGIORAMENTO A OTTOBRE
Finanza.com - A settembre la crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti è rimasta solida, ma alcuni indicatori suggeriscono un peggioramento delle condizioni a ottobre. Così Jason Furman, presidente del Council of Economic Advisers della Casa Bianca, in una nota dopo la pubblicazione dei dati sul mercato occupazionale a stelle e strisce.

"Mentre la crescita del mercato del lavoro americano è rimasta solida a settembre - afferma Furman - non vi è dubbio che il focus dovrà rimanere su come realizzare la crescita dei posti di lavoro a un ritmo più intenso, aumentando il grado di sicurezza e gli investimenti, piuttosto che le ferite auto infitte che nelle ultime settimane hanno aumentato l'incertezza e limitato la crescita dell'occupazione". Furman ha ricordato che il rapporto odierno è stato pubblicato in ritardo a causa dello shutdown e di conseguenza "descrive la situazione di un fa" ma "gli indicatori recenti suggeriscono un peggioramento del mercato del lavoro ad ottobre".

3. BORSA, MILANO CHIUDE IN RIALZO: BRILLANO PIRELLI E WORLD DUTY FREE
(LaPresse/Finanza.com) - Piazza Affari ha chiuso in rialzo accelerando nel pomeriggio dopo la partenza di Wall Street. L'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,57% a 19.371 punti, toccando un massimo intraday a 19.474 punti. La disoccupazione statunitense è scesa in settembre al 7,2%, ai minimi dal 2008, ma il ritmo di crescita delle non farm payrolls ha alimentato le aspettative di un rinvio al prossimo anno dell'avvio del tapering da parte della Federal Reserve.

Il saldo delle buste paga statunitensi nel settore non agricolo è risultato a settembre positivo per 148 mila unità, mentre il consensus Bloomberg era per un aumento di 180 mila unità. Negli Stati Uniti si è però rafforzata la spesa nel settore delle costruzioni, salita ad agosto dello 0,6% che rappresenta il maggior incremento dall'aprile 2009. In Italia il focus resta il percorso in Parlamento che dovrà affrontare la legge di stabilità.

World Duty Free ha svettato sul Ftse Mib con un balzo del 7,62% a 8,69 euro, seguita da Fiat (+2,95% a 6,11 euro) e Pirelli (+4,61% a 10,66 euro). A sostenere il titolo della Bicocca l'annuncio che probabilmente il patto di sindacato, che attualmente raccoglie il 31,5% del capitale, verrà sciolto prima della scadenza che è fissata per il 15 aprile 2014. "La decisione di sciogliere il patto era già nota e verrebbe semplicemente anticipata di qualche mese", hanno spiegato gli analisti di Equita che non escludono che Camfin possa arrotondare la propria quota al 29,9% oppure che la famiglia Malacalza possa aumentare la propria, attualmente ferma al 7%.

Nelle prossime settimane un altro catalizzatore di interesse per Pirelli sarà rappresentato dalla presentazione del nuovo business plan che verrà reso noto a Londra il 6 novembre.Atlantia ha guadagnato lo 0,92% a 16,51 euro dopo aver lanciato il collocamento presso investitori istituzionali di un prestito obbligazionario da 750 milioni di euro della durata di 7 anni e 4 mesi. L'operazione è stata chiusa anticipatamente e gli ordini che hanno superato i 3 miliardi di euro. Bene i titoli del comparto bancario: Montepaschi ha guadagnato l'1,31% a 0,232 euro, Popolare dell'Emilia Romagna l'1,26% a 7,26 euro, Mediobanca lo 0,94% a 6,475 euro, Banco Popolare lo 0,07% a 1,505 euro, Intesa SanPaolo lo 0,99% a 1,841 euro. In controtendenza Unicredit che ha lasciato sul parterre lo 0,98% a 5,575 euro.

Buzzi Unicem ha guadagnato lo 0,45% a 13,37 euro nonostante la bocciatura di Credit Suisse che ha ridotto il giudizio sul titolo a uderperform dal precedente neutral. Il broker svizzero ha inoltre rivisto al ribasso le stime sull'Ebitda 2014 di circa il 13% e il downgrade, spiega il broker, è dovuto alle attese di un taglio del consensus sulla divisione russa (20% dell'Ebitda di gruppo) e messicana (circa il 20%). Telecom Italia (-1,22% a 0,726 euro) è finita sotto i riflettori dopo che Bloomberg ha scritto che il gruppo potrebbe rinunciare allo scorporo della rete. Secondo il rumor, Telecom Italia annuncerà che il piano di spin-off della rete di accesso non sarà perseguito, progetto che sarebbe invece gradito al Governo.

4. ALITALIA: IAG VALUTA VIE LEGALI PER BLOCCARE SALVATAGGIO
Borsainside - IAG , la compagnia che controlla British Airways , Iberia e Vueling , potrebbe ricorrere alle vie legali per bloccare il salvataggio di Alitalia .
"Ci stiamo pensando attentamente perché si tratta di un palese aiuto di Stato e siamo contrari. L'Europa deve intervenire e far rispettare le regole in vigore" ha dichiarato oggi Willie Walsh, il CEO di IAG a Londra. Walsh ha spiegato che le compagnie aeree che ricevono aiuti statali danneggiano quelle che agiscono correttamente.

IAG aveva già in precedenza criticato aspramente l'intervento di Poste Italiane a sostegno di Alitalia , chiedendo l'intervento della Commissione Europea.
Bruxelles non si è ancora espressa perchè lo potrà fare solo quando avrà ricevuto la notifica del piano da parte del governo italiano.

5. BORSA, MEDIOBANCA: IN 10 ANNI MILANO CADE AL 23/ESIMO POSTO MONDIALE
(LaPresse) - Piazza Affari cade dall'11esimo posto del 2003 tra le Borse mondiali per capitalizzazione fino al 23esimo di quest'anno. E' quanto emerge dal rapporto dell'Ufficio Studi di Mediobanca. Lo scorso anno Milano era ancora al ventunesimo posto. Tra le principali piazze mondiali considerate nello studio solo Milano e Atene hanno perso valore di capitalizzazione nell'ultimo decennio. I Bot hanno battuto l'andamento dei listini azionari di Milano in termini di rendimento 10 volte dal 1996 e il rischio assunto con i titoli quotati non è stato remunerativo come si sarebbe potuto aspettare l'investitore.

A partire dal 1996 l'investimento in Borsa ha chiuso in positivo solo 12 anni su 18, con un picco nel 2012 (+28,8%). Lo studio segnala infatti un rimbalzo dei listini azionari nell'ultimo anno e mezzo. Da inizio 2012 alla metà di ottobre 2013 la Borsa italiana ha guadagnato oltre il 25% e due titoli su tre hanno registrato variazioni positive. La brutta notizia è invece che un titolo su otto tra quelli quotati ha perso oltre il 25% del valore. La crisi finanziaria ha penalizzato in generale le banche. Dal 2007 la capitalizzazione degli istituti di credito italiani è passata dai 214 miliardi precedenti alla crisi ai 62 miliardi della prima metà del 2013.

6. FRANCIA: L'EURO È TROPPO "TEDESCO"
Trend Online -Ci risiamo: guerra interna in Europa. Secondo il Ministro dell'industria francese Arnaud Montebourg la Bce, spesso accusata di fare gli interessi dei paesi periferici, stavolta sarebbe colpevole di mantenere un euro troppo forte, troppo caro e soprattutto tropo "tedesco". Per il rappresentante politico, invece, la Banca Centrale dovrebbe invece fare ciò per cui è stata creata, fare gli interessi dei più deboli, o almeno, permettere una dimensione più "europea" della moneta unica.

Una forza favorita dall'indebolimento del dollaro, ottima prospettiva per i mercati, un po' meno per le economie europee le quali potrebbero avvantaggiarsi di una svalutazione della moneta unica anche minima ed avere in proporzione un ritorno enorme sulla ricchezza nazionale, in particolare sull'export, vero tallone d'Achille di un continente che ormai resta l'unica nota dolente tra le economie mature, nonostante i provvedimenti (troppi) presi dai singoli stati anche per ristrutturare i debiti spesso fuori controllo. Una crisi sistemica che evidentemente non ha radice in quelle cause evidenziate dalla Troika.

Provvedimenti che poco o niente hanno potuto fare per combattere una disoccupazione al 12% di media, con punte oltre il 27% in Grecia e Spagna, con gli innumerevoli problemi di una Grecia ormai distrutta e di un Portogallo che, per riuscire a portare a termine i "compiti a casa" ha rischiato la guerra civile. E sull'Italia è meglio stendere un velo pietoso, se non altro per non complimentarci con noi stessi per le insospettate doti di millenaria pazienza e rassegnazione che gareggiano con quella di equilibrismo del nostro sistema economico, ovvero in perenne equilibrio, appunto, tra la rinascita e la recessione. Attualmente l'euro viaggia intorno a 1.36 sul dollaro, con punte estreme di 1,3704 che hanno rappresentato il livello massimo da febbraio, come fanno notare dalla Cnbc.

Il tutto mentre la Germania, paradossale ma vero, si lamenta delle politiche della Bce che, a suo dire, la danneggerebbero perchè troppo deboli...

 

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