1. “È SOLO CAPITALISMO”. QUESTA FRASE, PRONUNCIATA CON ARIA DI ARROGANZA DAL PRESIDENTE DI GOOGLE ERIC SCHMIDT, FA SCHIUMARE DI RABBIA LA GRAN BRETAGNA 2. QUANDO GLI FANNO NOTARE CHE GOOGLE HA TRASFERITO LA SOMMETTA DI 10 MILIARDI $ NEI PARADISI FISCALI DELLE BERMUDA PER NON PAGARE LE TASSE NEL REGNO UNITO, ERIC SCHMIDT, HA SEMPLICEMENTE RISPOSTO: “SONO ORGOGLIOSO DEI NOSTRI PIANI FISCALI E DI PAGARE MENO TASSE IN GRAN BRETAGNA. SI CHIAMA CAPITALISMO” 3. MARGARET HODGE, COMMISSIONE AFFARI PUBBLICI DELLA CAMERA DEI COMUNI: “SCHMIDT DOVREBBE VERGOGNARSI, NON ESSERE ORGOGLIOSO, DI NON FARE IL PROPRIO DOVERE” 4. SU 2,5 MLD £ DI FATTURATO NEL REGNO UNITO, GOOGLE HA VERSATO SOLO 6 MLN £ DI TASSE
DAGOREPORT
Da "Independent.co.uk"
http://ind.pn/W6ANR7
"Ã solo capitalismo". Questa frase, pronunciata con aria di sfida, apre un caso in Gran Bretagna e fa schiumare di rabbia gli inglesi.
A proferirla è stata una vera istituzione del mondo del mercato dell'informatica, il presidente di Google Eric Schmidt. Intervistato nel suo ufficio di New York, quando gli è stato fatto notare come la sua azienda avesse spostato alcuni capitali in paradisi fiscali per evitare di pagare le tasse nel Regno Unito, lui ha semplicemente risposto: "Sono molto orgoglioso della struttura che abbiamo creato. Lo abbiamo fatto in base agli incentivi che i vari governi ci hanno offerto. Si chiama capitalismo. Siamo orgogliosamente capitalistici".
Orgogliosi, e quasi quasi arroganti.
Eh sì, perché quest'affermazione ha fatto salire il sangue al cervello ai tanti inglesi che si sono ritrovati ad avere a che fare con un imponente aumento delle tasse. Soprattutto perché, stando ai documenti, su circa 2,5 miliardi di sterline di fatturato, Google ha pagato soltanto 6 milioni di sterline di tasse. Pare che, trasferendo circa 10 miliardi di dollari alle Bermuda, la società abbia sostanzialmente evaso 2 miliardi di dollari in tutto il mondo.
Eppure niente, Schmidt con un sorriso beffardo va fiero della strategia della sua azienda e annuncia che non ha assolutamente intenzione di seguire l'esempio di Starbucks, che in segno di solidarietà ai cittadini si è offerta di versare più soldi allo Stato.
La reazione delle autorità non si è fatta attendere, e c'è chi, come il Cancelliere britannico George Osborne, giura vendetta alla società del motore di ricerca. Il prossimo anno, infatti, in occasione del suo turno di presidenza del G8, la Gran Bretagna si farà promotrice insieme alla Francia di uno sforzo internazionale per impedire alle multinazionali di trasferire i propri capitali all'estero, evitando così gli oneri fiscali imposti nei vari paesi.
C'è poi chi a Schmidt proprio non gliele manda a dire. E così Margaret Hodge, presidente della potente Commissione affari pubblici della camera dei Comuni: "Per Eric Schmidt dire una cosa del genere è arrogante, è un insulto ai suoi clienti nel Regno Unito. Le persone comuni che pagano le tasse senza fare domande sono stanche di vedere multinazionali che fanno enormi guadagni come Google usare ogni trucco possibile per non versare i contributi che dovrebbero. Google dovrebbe riconoscere i suoi obblighi nei confronti dei paesi come il Regno Unito, dai quali ha tali vantaggi, e pagare le giuste tasse in base ai propri profitti. Schmidt dovrebbe vergognarsi, non essere orgoglioso, di non fare il proprio dovere".
E provate a darle torto.
ERIC SCHMIDT DI GOOGLE jpegGEORGE OSBORNE IL TAVOLO TRA ERIC SCHMIDT E FRANCOIS HOLLANDE CON LA FILIPPETTI google evasione fiscale google tasse google cattivo google buono e cattivo