‘GOOGLE DISCRIMINA I MASCHI BIANCHI’ - GLI UOMINI INIZIANO A REAGIRE AL NEOFEMMINISMO: ARRIVA LA CAUSA DI JAMES DAMORE, INGEGNERE LICENZIATO PERCHÉ IN UN MEMO PARLAVA MALE DELLE DONNE NEL TECH - SEMBRA UNA BOUTADE, MA HA BUONE POSSIBILITA' DI VINCERE: I MASCHI BIANCHI IN GOOGLE SONO DAVVERO MALTRATTATI. DONNE E MINORANZE SONO FAVORITE IN BARBA AL MERITO, NELLA CORSA A RIEMPIRE PERCENTUALI DA ESIBIRE AI MEDIA
VIDEO - JAMES DAMORE POTREBBE VINCERE: IL SUO LICENZIAMENTO È STATO BASATO SOLO SU UNA SUA OPINIONE E NON SU UN COMPORTAMENTO DISCRIMINATORIO. MENTRE LA DISCRIMINAZIONE DI GOOGLE VERSO I MASCHI BIANCHI E' SCRITTA NERO SU BIANCO NELLE SUE POLICY
(askanews) - Un dipendente di Google autore di un memo sessista e per questo licenziato dal colosso tecnologico lo scorso agosto ha deciso di fare causa contro il suo ex datore di lavoro. Si tratta di James Damore. Secondo TechCrunch, il giovane ingegnere intende portare avanti la tesi secondo cui la controllata di Alphabet discrimina uomini bianchi e conservatori. La sua causa, una class action a cui ha aderito un ex collega, David Gudeman, è stata depositata in California.
Damore non ha risparmiato accuse pesanti. Sostiene che Google ricorre a "quote illegali di genere per raggiungere le percentuali desiderate di donne e minoranze preferite" e "imbarazza pubblicamente i manager a capo delle divisioni varie se non raggiungono quelle quote" denigrando apertamente "dipendenti maschi e caucasici".
Nel suo memo Damore diceva che le donne non sono fatte per diventare ingegneri e per assumere ruoli di leadership nel mondo hi-tech.
DAGO-AGGIUNTA
Si legge nell’atto di citazione depositato da James Damore:
larry page sergey brin - Fondatori di Google
“I manager di Google fanno di tutto – e in maniera illegale – per incoraggiare chi si occupa delle assunzioni a scegliere e promuovere categorie protette in base al sesso e alla razza, creando un danno a impiegati attuali e potenziali maschi e/o bianchi…Google stabilisce quote (illegali) di assunzioni per raggiungere le percentuali stabilite dalla società di donne e minoranze, e maltratta manifestamente i capi-dipartimento che non raggiungono tali percentuali. In questo processo, denigrano apertamente gli impiegati maschi e/o bianchi, trattandoli come la categoria meno preferita.
Non solo la presenza numerica delle donne in Google era celebrata solo per ragioni di genere, ma la presenza di bianchi e maschi veniva accolta con plateali “buuu” nelle riunioni settimanali”.