1. STAMATTINA MI SON SVEGLIATO E HO LETTO FRANCESCO MANACORDA SU “LA STAMPA”: “SCONTRO IN INTESA, CUCCHIANI IN BILICO - IL CEO AI FERRI CORTI CON IL PRESIDENTE BAZOLI. LO SCONTRO, CHE ANDAVA AVANTI DA MESI, È DIVENTATO UFFICIALE GRAZIE ALLE RIVELAZIONI DI UN’INSOLITA ACCOPPIATA: IL SITO DAGOSPIA E POI IL FINANCIAL TIMES” 2. COME SI DICE, ABBIAMO FATTO SCOOP. MA PER “LA REPUBBLICA” SIAMO SOLO “VOCI”… 3. E ORA, CHE SUCCEDERÀ? LA SETTIMANA PROSSIMA SI RIUNISCONO LE FONDAZIONI GUIDATE DA GUZZETTI DI CARIPLO PER DECIDERE L’USCITA DI CUCCHIANI. I TORINESI DELLA SAN PAOLO CE L’HANNO CON L’AD ANCHE PERCHÉ AVEVA DEFENESTRATO IL LORO CANDIDATO MORELLI MA NON VOGLIONO DARLA VINTA A BAZOLI SULLA NOMINA DEL SUCCESSORE, L’ATTUALE DG CARLO MESSINA, GIUDICATO UNO “YES MAN” SENZA GRANDI CAPACITÀ 4. SI CERCA UN ALTRO CANDIDATO. IN DISCESA PASSERA DOPO LE INFELICI PAROLE SU TELECOM

1. DAGOREPORT: E ORA, CHE SUCCEDERÀ?
La settimana prossima si riuniscono le fondazioni capitanate da Guzzetti di Cariplo per decidere le sorti dell'ad Enrico Tommaso Cucchiani. I torinesi della Fondazione San Paolo ce l'hanno con Cucchianbi anche perché aveva defenestrato il loro candidato Morelli ma non vogliono darla vinta a Bazoli sulla nomina del successore, l'attuale direttore generale Carlo Messina, giudicato come uno "yes man" senza grandi capacità.

Si cerca un altro candidato. In discesa l'ipotesi di Corradino Passera dopo le infelici dichiarazioni su Telecom Italia.


2. SCONTRO IN INTESA, CUCCHIANI IN BILICO - IL CEO AI FERRI CORTI CON IL PRESIDENTE BAZOLI. PESANO LE DIVERGENZE SU STRATEGIE E ORGANIZZAZIONE
Francesco Manacorda per La Stampa

Enrico Cucchiani, il Ceo di Intesa Sanpaolo, è in bilico. Un duro scontro con il presidente del consiglio di sorveglianza Giovanni Bazoli potrebbe costringerlo all'uscita nel giro di pochi giorni. Martedì pomeriggio Bazoli ha incontrato in Banca d'Italia il Governatore Ignazio Visco e gli ha illustrato la difficile situazione in banca.

Lo scontro, che andava avanti da mesi, è diventato ufficiale grazie alle rivelazioni di un'insolita accoppiata: il sito Dagospia e poi il Financial Times. Il quotidiano britannico, parla di una «mossa per eliminare» il Ceo da parte di Bazoli e di Giuseppe Guzzetti, il presidente della Fondazione Cariplo, che pur avendo solo il 5% della banca è il suo azionista più influente. Guzzetti ieri ha detto che «non risultano tensioni ai vertici», ma le cronache raccontano un'altra storia e il titolo ha perso l'1,7% a 1,6 euro. Cucchiani, che è a New York, dovrebbe avere lunedì un faccia a faccia con Bazoli dopo un incontro teso che si è svolto l'altroieri.

Il Financial Times spiega che Cucchiani, arrivato due anni fa al posto di Corrado Passera, paga in sostanza la sua affezione al mercato che va a scontrarsi con il capitalismo relazionale «vecchio stile» di Bazoli e Guzzetti.

Un'interpretazione che altre fonti smentiscono recisamente: a Cucchiani - è la replica - Bazoli rimprovera invece di non occuparsi abbastanza della gestione della banca e di non aver trovato una proficua collaborazione con gli altri manager di primo piano. Di fatto lo staff che il Ceo si è costruito attorno ha creato molti malumori nelle strutture della banca. L'ultima aggiunta alla squadra - in luglio - è stata quella di un esperto di strategia, sicurezza e intelligence.

Ma ci sono anche questioni di maggiore sostanza. Cucchiani, che prima di arrivare in banca era presidente di Allianz Italia, ha mantenuto l'abitudine a rapporti diretti e frequenti con gli azionisti, ruolo che nella governance di Intesa spetta appunto a Bazoli; ancora, nel corso di questi mesi, il Ceo ha parlato varie volte ai consiglieri della necessità di cercare un'integrazione europea per il gruppo creditizio, oggi molto concentrato sull'Italia, e soprattutto si sarebbe mosso per cercare egli stesso nuovi azionisti, anche stranieri, per la banca. Una mossa sgradita alle fondazioni azioniste, che avrebbero perso peso nel capitale.

In primavera, poi, al momento del rinnovo degli organi sociali, Cucchiani aveva cercato di sbarrare l'ingresso in consiglio di gestione di Gaetano Micciché, il potente capo del Corporate e Investment banking. Alla fine Micciché è entrato nel consiglio, ma il Ceo si è preso le deleghe sulle partecipazioni, ossia l'ultima parola su partite come Rcs e Telco e il caso Zalesky. Partite nelle quali anche Bazoli ha sempre giocato un ruolo di primo piano e che Cucchiani, almeno a quel che dice, vuole smontare.

Martedì prossimo sono in programma un consiglio di sorveglianza e un consiglio di gestione della banca. Potrebbe essere l'occasione giusta per chiudere la vicenda. Il nome del successore interno sarebbe già pronto - quello di Carlo Messina che oggi guida la finanza del gruppo e che è unanimemente stimato - anche se non si potrebbe escludere l'ipotesi di un arrivo dall'esterno. Non trova, invece, riscontri l'ipotesi di un ritorno di Passera.

Un'eventuale uscita di Cucchiani, in ogni caso, potrebbe avere effetti negativi su Bazoli. Due anni fa, infatti, fu proprio il presidente, in stretta collaborazione con Guzzetti, a offrirgli il posto alla guida di Intesa Sanpaolo. E appena quattro mesi fa lo stesso Ceo è stato riconfermato con la benedizione del presidente e dei maggiori azionisti.

 

 

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