papa francesco bergoglio

I CONTI IN TASCA A BERGOGLIO – IN DIECI ANNI DI PONTIFICATO, FRANCESCO HA RIFORMATO LA GESTIONE FINANZIARIA DELLA SANTA SEDE. DOPO IL LUNGO PERIODO DELLE OPERAZIONI IN CHIAROSCURO, HA “RIPULITO” LO IOR, A CUI HA AFFIDATO L'AMMINISTRAZIONE CENTRALIZZATA DEI BENI – EPPURE, TRA INFLAZIONE, CRISI DEI MERCATI E GUERRA, IL BILANCIO VATICANO DEL 2022 RISCHIA DI ESSERE ANCORA IN PROFONDO ROSSO. LE STIME INIZIALI PARLANO DI UN DEFICIT DI 33 MILIONI DI EURO MA…

Estratto dell’articolo di Francesco Specchia per “Libero quotidiano”

 

PAPA FRANCESCO

C’è un Papa Francesco nascosto, che mai avresti detto: quello che in dieci anni di solido pontificato ha prodotto tra le migliori riforme economico-finanziare del Vaticano. […]  è Fabrizio Massaro sul quotidiano Mf- Milano Finanza a fare in conti in tasca al Pontefice.

 

E il conteggio - nonostante un ammanco di 100 milioni di euro col contorno del crollo delle offerte all’Obolo di San Pietro in seguito agli scandali recenti come quello del palazzo di Londra- non è affatto malaccio.

 

[…] Innanzitutto si cancellano gli affitti di favore ai cardinali: ora i porporati dovranno pagare un canone di locazione di mercato, ed è già una buona partenza. Dopodiché, il 23 febbraio scorso Francesco ha dovuto emettere un ennesimo motu proprio - Il diritto nativo come scrive Massaro- «per ribadire alla Curia che i beni appartengono al patrimonio sovrano della Santa Sede e gli enti cui sono intestati non ne sono proprietari in senso privatistico ma “affidatari”, perché devono operare in nome e sotto l’autorità del Papa».

 

vaticano proprieta immobiliari

[…] Altro elemento dirompente. L’uscita del Vaticano dalla black list dei paradisi fiscali e legali: dopo decenni di operazioni in chiaroscuro, oggi lo Ior, lasciatosi alle spalle gli scandali degli ultimi decenni, «è un ente vigilato ed è considerato controparte affidabile dalle altre banche del mondo».

 

Sarà infatti lo Ior il principale interprete delle indicazioni della nuova Costituzione vaticana, la Praedicate Evangelium entrata in vigore nel 2022, «che affida appunto all’istituto “invia esclusiva” la gestione di tutto il patrimonio mobiliare della Santa Sede e delle istituzioni collegate. Non dunque all’Apsa, come era sembrato in un primo momento secondo alcune indicazioni arrivate la scorsa estate dalla Segreteria per l’Economia».

 

SEDE DELLO IOR IN VATICANO

Questo significa anche «niente più acquisti di fondi chiusi o di strumenti speculativi, niente avventure tentate come le piattaforme petrolifere in Angola. Solo investimenti etici e in linea con i dettami della Chiesa». Bene. […]

 

E mentre festeggia il suo decennale, Bergoglio volge lo sguardo, pur sempre gesuitico, alla chiusura del bilancio Vaticano del 2022, non senza velata preoccupazione. Lo Ior dovrebbe essere il primo a svelare i conti pubblici, il prossimo mese. «Nel 2021 aveva chiuso con 18 milioni di utili. I mercati negativi dell’anno scorso hanno colpito ovunque, quindi si tratterà di capire se e quanto siano stati limitati i danni. Poi toccherà all’Apsa e, per l’intero Vaticano, alla Segreteria per l’Economia, tornata solo nel 2020 a pubblicare i conti».

 

papa francesco

Le stime iniziali sul 2022 erano di un deficit di 33 milioni di euro. Ma non era ancora scoppiata la terza guerra mondiale, come Bergoglio ha definito il conflitto Russia-Ucraina. E non era esplosa l’inflazione. Che effetti avranno avuto sui bilanci?

 

E quanto avrà raccolto l’Obolo di San Pietro, che è in calo costante del 18-20% l’anno e nel 2021 ha raccolto 37 milioni di euro? [...]

IMMOBILI VATICANOSEDE DELLO IOR IN VATICANOIMMOBILI VATICANO1

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…