‘’IL FATTO’’ SI QUOTA, I SOCI SI DISTRIBUISCONO DIVIDENDI PER 2 MILIONI E I GIORNALISTI S’INCAZZANO: ‘’DA ALMENO TRE ANNI L'AZIENDA NON PAGA IL PREMIO DI PRODUZIONE ANNUALE E CI INVITA AD ACCETTARE SACRIFICI OGNI VOLTA CHE PONIAMO IL PROBLEMA DEGLI ORARI DI LAVORO CHE, PER MOLTI DI NOI, SUPERANO QUALSIASI LIMITE CONTRATTUALE E SOTTOLINEIAMO LE CARENZE D'ORGANICO, NONCHÉ LA SITUAZIONE DI COLLABORATORI INQUADRATI E RETRIBUITI IN MODO INADEGUATO’’ - CINZIA MONTEVERDI: “SI TRATTA DI UN'INTERFERENZA SENZA PRECEDENTI”

COMUNICATO SINDACALE

Dal Fatto Quotidiano

il fatto quotidiano

Non possiamo che rallegrarci della circostanza che, nelle casse dell' Editoriale Il Fatto Spa, ci fossero risorse tali da indurre gli azionisti, compresi i soci giornalisti, ad assegnarsi, lo scorso maggio, un dividendo di due milioni di euro.

 

Tutto ciò è soprattutto merito di chi lavora senza risparmio nel giornale, nel sito, nel mensile, nella produzione di libri e, dal 2017, anche di contenuti televisivi. Desta tuttavia qualche perplessità, al di là della legittimità formale che non è in discussione, la scelta di dividere tra gli azionisti anche la riserva straordinaria che non viene certamente prosciugata (restano oltre 3,5 milioni), ma che poteva essere impiegata per aumentare già quest' anno la produzione e accrescerne la qualità.

 

cinzia monteverdi marco travaglio giorgia solariTRAVAGLIO E GOMEZ AL MATRIMONIO BORRONEO A MONTECARLO

Un azionista che investì 100 mila euro nel 2009, infatti, ha incassato da allora 1,5 milioni. Da almeno tre anni, però, l' azienda non paga il premio di produzione annuale e ci invita ad accettare sacrifici in nome del comune interesse ogni volta che poniamo il problema degli orari di lavoro che, per molti di noi, superano qualsiasi limite contrattuale e sottolineiamo le carenze d' organico, nonché la situazione di collaboratori inquadrati e retribuiti in modo inadeguato.

 

Travaglio Gomez e Cinzia Monteverdi

Non è un caso, del resto, che la presidente Cinzia Monteverdi e il direttore Marco Travaglio abbiano annunciato l' intenzione di devolvere metà degli utili a progetti di interesse aziendale. Li ringraziamo, attendiamo di conoscere nel dettaglio i progetti in questione e siamo certi che l' azienda aderirà alla richiesta dei Comitati di redazione di aprire al più presto un confronto sui progetti di rafforzamento dell' offerta editoriale del Fatto Quotidiano e per individuare tempi e modalità attraverso le quali anche i giornalisti del Fatto Quotidiano, de ilfattoquotidiano.it e di Millennium potranno beneficiare della prosperità che hanno creato.

Monteverdi Travaglio e Padellaro

 

L’assemblea di redazione del Fatto Quotidiano e de www.ilfattoquotidiano.it

 

 

LA RISPOSTA DI CINZIA MONTEVERDI

È con discreto stupore che la Società Editoriale Il Fatto legge il comunicato dell' assemblea di redazione del Fatto Quotidiano e del Fattoquotidiano.it che interviene sulle decisioni adottate, in piena legittimità, dall' assemblea degli azionisti. Si tratta di un' interferenza senza precedenti perché nessuna società editoriale fa le sue scelte sulla base delle richieste della rappresentanza sindacale. Quando non motivate da disposizioni contenute nel contratto nazionale di lavoro.

 

scanzi twitta la redazione del fatto con travaglio padellaro gomez

In questi anni, i rapporti tra l' azienda e i comitati di redazione sono stati improntati a un clima di reciproca collaborazione e con ampi investimenti documentabili sulle redazioni. La Società porterà avanti i propri piani di sviluppo deliberati: certamente tenendo conto come sempre ha fatto delle persone che ci lavorano, ma rispettando anche gli interessi degli azionisti che hanno fondato la società per azioni, Società Editoriale Il Fatto.

 

Cinzia Monteverdi

Presidente e amministratore delegato Società Editoriale Il Fatto.

 

IL FATTO SI QUOTA, MA I SOCI PROSCIUGANO LE RISERVE

di Walter Galbiati per Repubblica.it

padellaro ferrucci pietro pelu gomez travaglio scanzi

 

Distribuire un dividendo attingendo a parte delle riserve prima di quotare la società è un po' come togliere qualche gemma da una corona prima di venderla. E' quello che hanno fatto nell'ultima assemblea i soci del gruppo editoriale Il Fatto, l'ultima prima di annunciare la quotazione in Borsa. Riserve straordinarie (928mila euro su 4,6 milioni) che insieme con gli utili portati a nuovo (454mila euro) sono il triplo dell'utile realizzato nell'esercizio 2017, pari a 618mila euro. In tutto due milioni di euro, per i distribuire i quali, però, non è stato fatto ricorso al debito.

ANTONIO PADELLARO E MARCO TRAVAGLIO

 

Antonio Padellaro Marco Travaglio e Furio Colombo x xl fatto quotidiano big pagespeed ic IFGMHGsGKF

A volerlo sono stati i soci di maggioranza: Cinzia Monteverdi, amministratore delegato della società, e il presidente ed ex direttore, Antonio Padellaro, che insieme hanno una quota entrambi del 16,26%, Chiare Lettere ed Edima, ciascuno con l’11,34% del capitale, e Francesco Aliberti con il 7,35%. Che la mossa non sia certo esemplare lo dimostra la scelta di un azionista di minoranza del gruppo, ma firma di punta, direttore e simbolo della testata, Marco Travaglio, che ha deciso insieme con l'amministratore delegato Monteverdi di devolvere il 50% del dividendo a lui spettante in "progetti di utilità aziendale".

 

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”