stefano patuanelli ilva arcelormittal mittal

E MITTAL DOVE LA METTI? – C’È L’ACCORDO PER L’EX ILVA, MA ANCORA NESSUNA FIRMA: IL RINVIO DIPENDE DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO CHE DEVE DARE L’OK AI COMMISSARI. MA È SOLO UNA QUESTIONE FORMALE. NEL TESTO C'È SOLO L'IMPEGNO RECIPROCO A RITIRARE LE CAUSE AVVIATE IN TRIBUNALE. PER I DETTAGLI C'È TEMPO FINO A NOVEMBRE – L’ACQUISTO DEI RAMI D’AZIENDA SARÀ RIMODULATO (E ANTICIPATO IL TERMINE) E IL CANONE SARÀ DIMEZZATO DA 180 A 90 MILIONI, POI…

 

 

Rosario Dimito per “il Messaggero”

 

GIUSEPPE CONTE CON LAKSHMI MITTAL

Tra ArcelorMittal e i commissari trovato l'accordo, ma la firma verrà apposta comunque prima dell'udienza del 7 marzo a Milano, dove il giudice Claudio Marangoni prenderà atto dell'armistizio. Ieri sera i rappresentanti dell'amministrazione straordinaria (Francesco Ardito, Alessandro Danovi e Antonio Lupo) hanno consegnato al Mise l'istanza di autorizzazione a sottoscrivere il cosiddetto amendment agreement, cioè l'accordo modificativo del contratto di acquisto del 28 giugno 2017, una prima volta ritoccato il 14 settembre 2018, nel quale, in sostanza, le parti concordano di estinguere i due giudizi in essere - la causa di merito sul diritto di recesso attivata dal gruppo indiano e la procedura cautelare di eseguire il contratto promossa dai commissari.

ILVA E TUMORI

 

Riguardo gli altri punti sostanziali, si rimanda alla loro definizione da perfezionare entro il 30 novembre: le prescrizioni Aia, l'accordo sindacale sull'occupazione e l'accordo di investimento fra Arcelor, l'intervento delle società pubbliche e quello delle banche.

OPERAIO ILVA

 

Il rinvio della firma dipende solo dal ministero dello Sviluppo che deve dare l'ok ai commissari per farlo. Ma è solo una questione formale perché i legali di Arcelor (Gop, Cleary Gottlieb) e quelli della procedura (BonelliErede) hanno condiviso il testo di modifica del contratto originario che recepisce le linee essenziali (sette pagine) che erano state stese il 7 febbraio: come primo punto, c'è «la revoca del recesso da parte di AM InvestCo Italy» (Ami), la newco messa in campo dagli indiani, «e definizione del giudizio pendente a spese compensate». Nelle sette pagine è indicato il termine di oggi per sottoscrivere l'accordo modificativo ma, appunto per motivi tecnici, esso viene rinviato di qualche giorno.

lakshmi narayan mittal 5

 

I PUNTI APERTI

Gli altri punti principali riguardano la definizione di un possibile piano industriale e correlato piano ambientale, ivi inclusi gli accordi sul personale; previsione della stipula di un accordo di investimento (signing) che prevede l'ingresso in Ami di una legal entity a partecipazione pubblica (Invitalia e/o Cdp). In conseguenza dei due punti precedenti, si procederà alla rimodulazione di termini e condizioni per l'acquisto dei rami d'azienda, nel senso di anticipare il termine previsto nel contratto di acquisto (agosto 2023) al 31 maggio 2022 e il corrispettivo pattuito nel contratto di acquisto.

 

MICHELE EMILIANO ILVA

A tal riguardo, sino a fine anno, il canone verrà dimezzato da 180 a 90 milioni, mentre la differenza verrà pagata in coda. L'accordo modificativo concede ad Ami la facoltà di recedere dal contratto di affitto, così come verrà modificato, nel caso in cui entro il 30 novembre non verrà stipulato l'accordo di investimento.

 

STEFANO PATUANELLI GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI CON LAKSHMI E ADITYA MITTALILVA DI TARANTO

All'amendment agreement verrà allegato un piano, comprendente di attività green che verrà svolto da parte di una newco partecipata da investitori. Altri punti qualificanti riguardano i dipendenti. A fine piano il numero dovrà essere di 10.700, mentre i 1.800 lavoratori oggi a carico di Ilva As dovranno ricevere un'offerta di assunzione da parte di Ami e a fronte dell'accettazione, la stessa beneficerà dei 250 milioni stanziati per gli esodi. Inoltre, a regime, la produzione sarà di 8 milioni di tonnellate. Tutti gli altri dettagli, a cominciare da capitalizzazione e partecipazioni in Ami sono rimandati alle negoziazioni future.

Intanto Il sindaco di Taranto ha firmato un'ordinanza - di efficacia assai dubbia - che intima ad Arcelor ed Ilva in As di eliminare le criticità delle emissioni dagli impianti entro 30 giorni», pena lo stop di tutte le attività.

r. dim.

giuseppe conte contratto ilva lucia morselli 1di maio ilva

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…