posti di lavoro europa

CERCATE DIPENDENTI MA NON LI TROVATE? PAGATE DI PIU'! - IN ITALIA C’È LA RIPRESA MA MANCANO I LAVORATORI: LE AZIENDE FATICANO A TROVARE SPECIALISTI E UNIONCAMERE PARLA DI PROBLEMI NEL 40% DELLE ASSUNZIONI - TRA I PROFILI PIÙ RICHIESTI CI SONO FABBRI E FONDITORI, MA ANCHE ARTIGIANI E OPERAI - SERVONO 20-25 MILA CAMIONISTI, MENTRE CAMERIERI E CUOCHI SI SONO ROTTI DI LAVORI SFIANCANTI E MAL PAGATI NELLA RISTORAZIONE E PREFERISCONO L’INDUSTRIA...

Paolo Baroni per “La Stampa

 

fabbrica di automobili.

L’allarme l’ha lanciato pochi giorni fa la Commissione europea, segnalando che in Italia la carenza di manodopera potrebbe creare grossi problemi alle nostre imprese e quindi ostacolare la ripresa.

 

Gli ultimi dati ufficiali elaborati da Unioncamere e Anpal confermano questo pericolo: a novembre, stando all’ultimo Bollettino del Sistema informativo Excelsior, i contratti programmati dalle imprese sono tantissimi (ben 465 mila e 116 mila in più in confronto col 2019), ma difficilmente andranno tutti in porto. Risultano infatti difficili da reperire quasi 4 profili professionali su 10.

 

artigiani

Non solo mancano candidati (22%), ma spesso quelli che si trovano non hanno una preparazione adeguata (13,6%). Le maggiori difficoltà si riscontrano nella ricerca di profili per le aree aziendali installazione e manutenzione (53,8%), sistemi informativi (51,6%), progettazione e R&S (51,1%), produzione beni ed erogazione servizi (42,4%) e trasporti e logistica (40%).

 

carpentieri

Tra i profili più difficili da reperire ci sono fabbri e fonditori (rispettivamente 61,7% e 57,8%), gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche e fisiche (58,7%), gli artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (58,2%), artigiani e operai specializzati di installazione e manutenzione attrezzature elettriche (57,9%), i tecnici informatici e delle tlc (55,2%), tecnici della salute (49,7%) e ingegneri (49,3%).

 

artigianato 1

I settori economici con più elevata difficoltà di reperimento sono costruzioni (53,7%), industrie metallurgiche (50,7%), servizi di alloggio e ristorazione (47,9%), industrie meccaniche ed elettroniche (47,8%), servizi informatici e delle telecomunicazioni (45,2%).

 

A livello territoriale, a prevedere i flussi di assunzione più elevati per novembre sono Lombardia (104.300), Lazio (46.240), Veneto (44.920), Emilia Romagna (38.430) e Piemonte (36.780). Ad incontrare le maggiori difficoltà saranno le imprese del Nord est (45,3% dei profili da assumere, 47,4% nel solo Friuli-Venezia Giulia), seguite da quelle del Nord Ovest (39,8%), del Centro (36,1%) e del Sud e Isole (32,5%).

 

camionisti.

Mancano 25 mila camionisti un bonus per riempire i vuoti

Anche in Italia mancano camionisti. Un po’ è colpa della pandemia, che limita l’impiego di personale proveniente dall’Est Europa, ed un po’ è colpa del boom dell’e-commerce che non solo ha fatto decollare il settore della logistica ma anche offerte di lavoro.

 

Secondo le stime oggi in Italia mancano 20-25 mila conducenti. Il governo per alleviare il problema col Dl Infrastrutture ha da poco introdotto il bonus patente, un incentivo per i futuri conducenti accolto con soddisfazione dagli operatori della filiera dei trasporti.

 

camionisti 4

Le aziende hanno così iniziato ad organizzarsi a partire dal Consorzio Global, che riunisce oltre 800 imprese del trasporto terrestre, marittimo e della logistica) e che ha dato vita ad una piattaforma telematica gratuita che funge da banca dati (www.consorzioglobal.com/global-recruitment) e che attraverso un sistema geolocalizzato fa incontrare domanda e offerta.

 

camion

L’iniziativa oggi è presente in 8 regioni (Piemonte, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto, Puglia e Marche e Liguria) ed in pochi mesi ha già raccolto l’adesione di 80 aziende e l’iscrizione di 130 autisti alla ricerca di un lavoro qualificato.

 

Camerieri e cuochi preferiscono l’industria

È in atto un esodo di personale dal settore cosiddetto horeca, ossia il comparto degli hotel, ristoranti e caffè, che a causa delle aumento delle richieste di manodopera del settore manifatturiero, soprattutto nell’area del Nord-Est, sta migrando verso l’industria.

 

camerieri 1

Per questo motivo ci sono centinaia di camerieri e aiuto cuochi che stanno lasciando queste attività per collocarsi nelle aziende del manifatturiero col risultato che negli hotel e nei ristoranti manca personale.

 

camerieri 2

A lanciare l’allarme è Orienta, società per il lavoro, che è alla ricerca di 150 addetti in tutta Italia (camerieri di sala, cuochi, aiuto cuochi e cameriere/i ai piani) da inserire per la stagione 2022 per conto di importanti strutture turistiche di categoria superior 4 e 5 stelle della sponda veronese del Lago di Garda.

 

Si tratta di un periodo lavorativo stagionale ma particolarmente lungo, ossia di 9 mesi, da febbraio a novembre. L’inquadramento contrattuale da dipendente è quello del contratto nazionale del Turismo con 14 mensilità/anno oltre all’offerta di vitto e alloggio a carico del datore di lavoro, circostanza questa che rende possibile accogliere candidature da tutta l’Italia.

 

operaio 6

Le infrastrutture del Pnrr cercano 100 mila operai

I quasi 62 miliardi di investimenti nel campo delle infrastrutture previsti dal Pnrr daranno una spinta notevole all’occupazione. Secondo le stime del Ministero delle Infrastrutture in tutto verranno creati circa 600mila nuovi posti, ovvero 120mila l’anno. Ed anche in questo settore si profila il rischio di una carenza di manodopera.

 

«Ci mancano 100 mila persone pronte a lavorare, di cui 25 mila specialisti che non ci sono» ha spiegato di recente l’ad di WeBuild Pietro Salini, segnalando quello a suo dire è un «problema serio, industriale».

operaio 8

 

Problema ben presente al titolare del Mims Giovannini che proprio per questo, come ha spiegato in una recente intervista a la Stampa, nelle settimane passate ha chiesto all’Istat di fare una analisi da cui è emerso «che i disoccupati provenienti dal settore costruzioni sono circa 200 mila».

 

Tutto bene? Fino a un certo punto, perché «potrebbero scarseggiare professionalità specifiche». «Sono problemi che stiamo monitorando – spiegava il ministro - confrontandoci con le associazioni imprenditoriali per evitare che il settore già in forte pressione possa incontrare strozzature di offerta».

Ultimi Dagoreport

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO IL CINISMO POLITICO: TRA DUE MESI SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – FERMI TUTTI: LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)