GLI EUROBOND SAREBBERO L’ENNESIMA PUNIZIONE AI TEDESCHI PER LA SHOAH - IL LIBRO DI THILO SARRAZIN, EX CONSIGLIERE DELLA BUNDESBANK, FA LITIGARE LA GERMANIA - “I TEDESCHI NON POTRANNO ESPIARE L’OLOCAUSTO FINCHÉ TUTTO IL NOSTRO DENARO NON SARÀ IN MANI EUROPEE” - UOMO DI SINISTRA ADORATO DALL’ESTREMA DESTRA, IL SUO LIBRO È GIÀ IN CIMA ALLA CLASSIFICA, IN UN PAESE DOVE IL 67% VUOLE CACCIARE ATENE DALL’EURO…

1- PROVOCAZIONE DI SARRAZIN: «L'EURO PREZZO DELLA SHOAH» - L'EX MEMBRO BUNDESBANK: LA MONETA UNICA NON SERVE

Paolo Lepri per il "Corriere della Sera"

La Grecia è un caso senza speranza, dice Thilo Sarrazin, l'uomo che fa litigare la Germania. «E' diventata nell'eurozona quello che il Mezzogiorno è da centocinquanta anni per l'Italia: una regione senza prospettive e senza una forza interna per la propria rigenerazione». Lo scrive nel suo nuovo libro, "L'Europa non ha bisogno dell'euro". Ma quello che ha fatto discutere di più è la tesi secondo cui nella politica tedesca esiste il «riflesso» che l'Olocausto potrà essere definitivamente espiato «quando tutti i nostri interessi e il nostro denaro, saranno in mani europee».

«Sciocchezze», replica l'ex ministro delle Finanze socialdemocratico Peer Steinbrück. «Ha nuovamente torto: l'euro è una storia di successo», dice il capogruppo Cdu-Csu Volker Kauder. «Nella sua avida ricerca di attenzione, Sarrazin non si fa scrupolo di strumentalizzare la Shoah», accusa il presidente del Consiglio centrale degli ebrei tedeschi, Dieter Graumann.

Ancora una volta, il sessantasettenne ex consigliere socialdemocratico della Bundesbank ed ex responsabile delle Finanze nel Land di Berlino ha provocato il finimondo. C‘era già riuscito due anni fa, con Deutschland schafft sich ab («La Germania si distrugge da sola»), in cui sosteneva che gli immigrati arabi e turchi avrebbero finito per fare esplodere il Paese dove vivono perché beneficiano dello Stato sociale rimanendo però legati a culture retrograde.

Ora il suo obiettivo è rimettere in discussione la moneta unica, spiegare perché tutto sarebbe andato meglio senza, confutare la frase che la cancelliera Angela Merkel ama ripetere: «Se fallisce l'euro, crolla l'Europa». Per lui è vero il contrario. Anzi, c'è «un venti per cento di probabilità», prevede, che entro i prossimi dieci anni Germania e Francia non abbiano più un'unica valuta.

Quattrocento pagine, da oggi nelle librerie. E la macchina propagandistica sta marciando: anticipazioni, apparizioni televisive. Proprio in un talkshow, Sarrazin ha fatto le sue affermazioni più pirotecniche, prendendo di mira la sinistra che vorrebbe gli eurobond, dice lui, come ultima forma di «penitenza» della Germania per l'olocausto e il nazismo. Per farlo ha citato l'ex cancelliere Helmut Schmidt.

«E' falso», lo ha interrotto Steinbrück. «Idee demenziali», ha detto Reinhold Robbe, presidente dell'associazione tedesco-israeliana. La risposta è venuta da altre interviste. «L'euro ha destabilizzato l'Europa», ed è il risultato di un «ricatto». Se l'Unione monetaria volesse funzionare, dovrebbe «rispettare totalmente gli standard tedeschi». Siamo solo agli inizi.

Intanto, tra un libro e l'altro, Sarrazin è diventato un controverso santone, più odiato che amato. Durante la campagna elettorale berlinese è stato portato da una televisione tra i fruttivendoli turchi di Kreuzberg che lo hanno accolto in maniera tutt'altro che amichevole. Giudica tutti e, rispondendo ad una domanda della Welt sulla troika socialdemocratica che si contende (Hannelore Kraft permettendo) la candidatura per la cancelleria, ha «dimenticato» di citare il presidente Spd Sigmar Gabriel che ha tentato di espellerlo dal partito. Come un guru, consiglia anche come investire: «Si ottengono buoni risultati con un portafoglio misto di azioni. E con obbligazioni che non scadano dopo il 2020». Chi vuole, prenda nota.


2- CRISI: SONDAGGIO, DUE TERZI TEDESCHI VUOLE GRECIA FUORI DALL'EURO
(AGI) - Per oltre due terzi dei tedeschi (67%) la Grecia dovrebbe abbandonare l'euro, mentre meno di un terzo (23%) e' favorevole alla sua permanenza nella moneta unica. Lo rivela un sondaggio Infratest-dimap eseguito per conto della prima rete televisiva Ard e reso noto ieri sera nel corso del talk-show "Guenther Jauch", che sulla sorte dell'euro aveva come ospiti l'ex ministro socialdemocratico delle Finanze, Peer Steinbrueck ed il suo contestato compagno di partito Thilo Sarrazin.

Domani Sarrazin manda in libreria il suo nuovo libro dal titolo "L'Europa non ha bisogno dell'euro", gia' in cima alle prenotazioni di Amazon. Dal sondaggio emerge anche che per il 49% dei tedeschi l'introduzione dell'euro e' stata un errore, mentre di avviso contrario si dice il 47%.

 

THILO SARRAZIN THILO SARRAZIN ALLA PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO THILO SARRAZIN L EUROPA NON HA BISOGNO DELL EURO PEER STEINBRUCK DIETER GRAUMANN

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...