A CHI L’INCHIESTA SU FINIS-MECCANICA? A TUTTI! - VERTICE TRA LE PROCURE DI ROMA, NAPOLI E BUSTO ARSIZIO: L’INDAGINE SULLA PRESUNTA MAZZETTA PANAMENSE “TRASLOCA” A PIAZZALE CLODIO CHEZ PIGNATONE - BUSTO ARSIZIO CONTINUERA’ A SVOLAZZARE SUGLI ELICOTTERI INDIANI E A DARE LA CACCIA A GRILLI E ORSI MENTRE A WOODCOCK RESTA L’INCHIESTA SULLE FREGATE BRASILIANE 

Conchita Sannino per Repubblica

Lavitola b d bdd ed c f a

«Sapevo della commissione di 18 milioni prevista sull'affare di Panama, destinata alla società Agafia. Ma per parlarne, io e Lavitola, ci incontrammo a Roma. In un paio di occasioni, sia negli uffici di Finmeccanica, sia in quelli di Valter». Paolo Pozzessere, ex direttore commerciale della holding, agli arresti da quindici giorni, aveva fornito diversi «elementi utili» nell'interrogatorio investigativo del 26 ottobre scorso. Il top manager ricorda circostanze, chiarisce nomi, contestualizza episodi. Soprattutto, offre un dettaglio geografico. E l'inchiesta, per competenza, passa a Roma.

ARRESTO DI PAOLO POZZESSERE

Il trasferimento viene formalmente stabilito nel vertice tra pubblici ministeri che si è svolto ieri pomeriggio nella capitale tra i magistrati delle procure di Napoli, Roma e Busto Arstizio. È il segno che il coordinamento tra uffici giudiziari, che si occupano di presunte tangenti, superconsulenze e fondi neri in Finmeccanica, è ora più forte. E i tempi delle istruttorie, che ormai avvolgono il colosso di Stato da più parti, accelerano.

Gli atti napoletani, dunque - ma solo quelli relativi alla tangente da 18 milioni per le forniture a Panama da parte delle società Selex Sistemi Integrati, Telespazio Argentina ed AgustaWestland - entro quarantotto ore lasceranno le stanze dei pm Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock per approdare a Roma. Uno snodo che non dispiace alla difesa di Pozzessere.

giuseppe orsi

Anche se, rispetto alle indiscrezioni che girano sulle ricostruzioni dell'interrogatorio, l'avvocato Carlo Marchiolo ha una precisazione da offrire. «Se collaborare significa non sottrarsi alle domande, e assumere nei confronti dei pm un atteggiamento aperto e leale, allora va bene - dice a Repubblica - . Se al verbo collaborare diamo l'accezione tipica del gergo della cronaca, allora no, non è esatto». Il vertice sulle inchieste targate Finmeccanica comincia nel primo pomeriggio a Roma, ospitato negli uffici del procuratore capo Giuseppe Pignatone.

GUARGUAGLINI E BORGOGNI

Con lui, ci sono il pm Paolo Ielo (Roma) che proprio a fine ottobre aveva interrogato Pozzessere nel carcere di Poggioreale, insieme con i colleghi partenopei; partecipano i sostituti Piscitelli e Woodcock con il procuratore aggiunto Francesco Greco (Napoli) ed il procuratore Eugenio Fusco di Busto Arsizio, la procura cui nel luglio scorso era stata trasferita, sempre per competenza territoriale, l'inchiesta che vede indagato il presidente ed amministratore delegato della holding, Giuseppe Orsi, per la supercommissione da 51 milioni relativa alla fornitura di 12 elicotteri di Agusta Westland alla Difesa del governo indiano.

GIUSEPPE PIGNATONE

I magistrati hanno concordato le modalità di coordinamento. «C'è una sintonia forte, lavoriamo tutti con serenità», si limita a dire il pm Piscitelli. Resta a Roma la parte di inchiesta relativa all'appalto per Panama, quella che il gip Dario Gallo definì «vicenda raccapricciante». Busto Arstizio procede su quella intermediazione per gli elicotteri, che sarebbe lievitata di 10 milioni, da 41 a 51. Mentre a Napoli, dove Valter Lavitola è tuttora in carcere per i vari filoni di Finmeccanica, lo stesso Paolo Pozzessere rimane sotto inchiesta per una doppia commessa da 5 miliardi di euro (tuttavia mai ottenuta), divisa tra Fincantieri e Finmeccanica per la realizzazione di fregate al governo brasiliano. È il filone che vede indagati anche l'ex ministro Claudio Scajola, il deputato Pdl Massimo Nicolucci e P. G.

 

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…