atlantia

CRONACHE DA 'ATLANTIA': L'IPOTESI DI VENDERE “AUTOSTRADE” E CAMBIARE I VERTICI. I PIANI DELLA FAMIGLIA BENETTON PER SMARCARSI DAI PM E DAL GOVERNO CHE INSISTE SULLA REVOCA DELLE CONCESSIONI - LE VALUTAZIONI DELLE BANCHE D'AFFARI SULLA POSSIBILE CESSIONE: NEL CDA DELLA SOCIETA’ SIEDONO RAPPRESENTANTI DI INVESTITORI ISTITUZIONALI ESTERI COME ALLIANZ-EDF E IL FONDO CINESE SILK ROAD...

Fabio Savelli per corriere.it

camion basko ponte morandi

 

È possibile immaginare un' Atlantia senza Autostrade per l' Italia? Ai piani alti di Edizione, la holding di famiglia Benetton che detiene il 30,25% di Atlantia quotata a Piazza Affari, si ragiona da tempo su una possibile valorizzazione sul mercato della controllata messa nel mirino dalla Procura di Genova e oggetto di una possibile revoca unilaterale da parte del governo.

 

Atlantia è un conglomerato internazionale che spazia dalle autostrade in Brasile, Cile e Polonia, agli aeroporti di Roma e ai tre della Costa Azzurra. Da Telepass (nel mirino dei fondi per la procedura di vendita di una partecipazione di minoranza) alle società di manutenzione Spea e costruzione Pavimental. Dalla quota nell' Eurotunnel fino al 50,1% del gestore autostradale spagnolo Abertis in joint-venture con il gruppo iberico di costruzioni Acs e i tedeschi di Hochtief.

castellucci

 

Sterilizzare l' impatto delle vicende giudiziarie che coinvolgono Autostrade potrebbe essere funzionale per tutelare i piccoli soci e gli investitori istituzionali azionisti, come il fondo sovrano di Singapore, Lazard, la banca Hsbc e la Cassa di risparmio di Torino che guardano con attenzione alle ultime vicende che hanno finito per penalizzare venerdì il titolo in Borsa (con una flessione dell' 8%, un contraccolpo pesante dopo mesi di tendenza rialzista).

 

LA DEMOLIZIONE CONTROLLATA DEL PONTE MORANDI

Diverse banche d' affari stanno da tempo valutando la vendita di Aspi e della stessa Spea. Il rischio ora è di «svenderle», ma potrebbe servire ad evitare guai maggiori a patto che possa esserci un acquirente - un fondo infrastrutturale o un altro gestore autostradale - interessato a subentrare.

 

Edizione ha appena richiamato al timone Gianni Mion, il top manager che gode di grandissima fiducia tra tutti e quattro i rami della famiglia Benetton e uomo di sintesi delle loro istanze.

fratelli benetton

Una scelta ponderata dopo mesi di fibrillazioni a Ponzano Veneto successivi alla morte del capostipite Gilberto Benetton, grande sponsor di Castellucci negli anni alla guida di Autostrade. Venuto a mancare lui la famiglia ha voluto tornare alle origini e ora filtra tutto lo sconcerto per questo ennesimo duro colpo giudiziario che potrebbe persino condurre a una riorganizzazione ai vertici di Autostrade e forse di Atlantia.

 

Sarà l' audit interno chiesto dal board a dover trarre le conclusioni. Quel che è certo è che Autostrade ha da tempo aperto il capitale a investitori istituzionali esteri come Allianz-Edf e il fondo cinese Silk Road, i cui rappresentanti siedono in consiglio di amministrazione e tra i quali traspare la preoccupazione per lo spaccato che sta emergendo dalle carte.

LA LETTERA APERTA DI ATLANTIA - AUTOSTRADE PER L'ITALIA A UN ANNO DAL CROLLO DEL PONTE MORANDI

 

Circolano da mesi diverse valutazioni su Atlantia senza Autostrade, negli anni gallina dalle uova d' oro per i ricavi costantemente in crescita grazie al rincaro delle tariffe e ai maggiori transiti sulla rete, che hanno conferito lauti dividendi agli azionisti.

 

castellucci

Per diverse banche d' affari separare i destini tra controllante e controllata non sarebbe così complesso, a patto di far confluire il debito nell'acquirente, che sia Anas, Cassa Depositi o altro gestore. Sarebbe necessaria la volontà politica nei primi due casi.A quel punto non servirebbe neanche la revoca.

CASTELLUCCI IL REPERTO 132 DEL PONTE MORANDI DI GENOVA

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – CHE È SUCCESSO A GIORGETTI? È PASSATO DALLA GRISAGLIA AI GILET DA PESCATORE IN STILE SANPEI, TRASFORMANDOSI IN FIERO OPPOSITORE DEL RIARMO – IL CAMBIO DI ROTTA REPENTINO NON SI DEVE A UN RIAVVICINAMENTO IMPROVVISO AL TRAMPUTINIANO SALVINI, MA AL PERSONALE ORGOGLIO DI AVER MANTENUTO LA SPESA PUBBLICA SOTTO CONTROLLO – CON 3MILA MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO, E LA FATICA FATTA PER FRENARE LE SPESE, FAR SALTARE I CONTI DELLO STATO È UN BOCCONE CHE IL BOCCONIANO GIORGETTI NON VUOLE INGOIARE…

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...