INTESA, DA BANCA DI SISTEMA A BANCA SISTEMATA MALE – BAZOLI COSTRETTO A SVENDERE L’ARGENTERIA: ALITALIA, RCS E TELCO-TELECOM - SVENDITA PER DUE SOLDI DELL’UCRAINA PRAVEX, COSTATA ALMENO 1 MILIARDO

Paola Pica per il "Corriere della Sera"

«Abbiamo preso 36 miliardi e ne abbiamo dati 52 a medio e lungo termine a 722 mila clienti, pmi e famiglie». Carlo Messina replica così alle domande sul lungo «credit crunch» e sull'impiego dei fondi ricevuti dalla Bce. «La nostra parte la abbiamo fatta nei confronti delle aziende» assicura il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo presentando a Milano il nuovo Mediocredito Italiano, « il polo della finanza d'impresa» della superbanca, struttura che conta su 7 poli regionali, 750 specialisti in Pmi, servizi dedicati all'agroindustria e 80 mila clienti circa.

La presidenza è affidata a Roberto Mazzotta, già numero uno della Bpm, la guida al direttore generale Andrea Bressani. Oltre al credito, le imprese guardano ai percorsi che consentano di fare il sale dimensionale, di creare le filiere, di internazionalizzare: «L'esperienza della crisi ha modificato il tradizionale rapporto tra il cliente e la banca rendendo necessario per quest'ultima il passaggio da partner finanziario a partner strategico».

Messina è a sua volta alle prese con il piano industriale, il primo dopo quello realizzato insieme alla ricapitalizzazione da Corrado Passera nel 2010, che sarà presentato a primavera, con buona probabilità tra fine aprile e i primi di maggio. Un piano, rassicura Messina dipendenti e sindacati «che non conterrà esuberi». Sono invece confermate le dismissioni di partecipazioni e attività non core. «È chiaro che ci saranno delle aree classificate come non strategiche che saranno destinate alla dismissione » dice Messina indicando in «tre cinque anni l'arco di tempo a disposizione per la vendita» , sempre che le condizioni di mercato lo consentano.

Il programma di dismissioni è già iniziato la scorsa settimana con la concessione del 100% della controllata ucraina Pravex-Bank a CentraGas, per 74 milioni di euro,e con la firma di un protocollo vincolante per la vendita della quota detenuta da Intesa Sanpaolo Vita nella compagnia cinese Union Life (19,9% del capitale) per 146 milioni di euro.

Tra le attività strategiche dovrebbero comparire anche le cosiddette partecipazioni di «sistema» Alitalia, Rcs e Telco-Telecom, anche in questi casi tempi e modi dovranno tener conto delle condizioni di mercato e della possibilità di realizzare plusvalenze. Per l'aumento di capitale di Telecom, ribadisce, «Intesa non è in alcun modo disponibile».

E, ancora, sui mesi a venire di Intesa «non sarà mai in nessuna posizione di deficit di capitale e manterrà un forte eccesso di capitale anche dopo l'asset quality review» assicura Messina che spiega gli investimenti in bond governativi con «le regole di Basilea 3 che impongono che le riserve di liquidità vengano investite in titoli di Stato. Non c'è alternativa, abbiamo 60 miliardi investiti in titoli che sono le nostre riserve di liquidità».

 

 

Salza Bazoli e Fassino GIOVANNI BAZOLI E JOHN ELKANNlogo intesa san paoloETHIAD ALITALIA x RCS TELECOM c c fa a ca dd Sandro Gozi Corrado Passera

Ultimi Dagoreport

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)