PARIS HILTON “CONQUISTA” LA MECCA (E GLI ARABI SI INCAZZANO) - APRE NELLA CITTA’ SANTA MUSULMANA IL “PARIS HILTON HANDBAGS & ACCESSORIES”, QUINTA BOUTIQUE IN ARABIA SAUDITA DELLA SVALVOLATA EREDITIERA - PROTESTE MUSULMANE IN MEMORIA DEL VIDEOPOMPINO DEL 2003 CHE LANCIO’ PARIS NELL’OLIMPO DELLE FAMOSE PER ESSERE FAMOSE - LEI GLISSA: GLI AFFARI VANNO BENE, RICAVI PER 1,3 MILIARDI $ IN TUTTO IL MONDO….
Alberto Simoni per La Stampa.it
Passi per i negozi, quattro, sparsi nella Penisola Arabica. Passi per la voglia di conquistare con il suo brand il Medio Oriente, e di colonizzare le Filippine. Ma che il "Paris Hilton: handbags & accessories" apre i battenti alla Mecca, la città più santa dell'Islam, la meta dei pellegrinaggi di milioni di musulmani ogni anno, beh questo proprio a wahhabiti e fedeli tour court non è andata giù.
Sono passati ormai dieci giorni quando la bella e bionda ereditiera, più nota per un video porno fatto in casa nel 2003 diventato cliccatissimo sul Web, che per le doti artistiche, ha dato alle stampe, anzi ha twittato, come conviene oggi, la notizia dell'apertura della sua quinta boutique in terra saudita, ma la tempesta non si è ancora placata. Pioggia di insulti sui social network e la sensazione che il gesto della vip più discussa e nota del pianeta sia un affronto a 1,2 milioni di musulmani. "Così Paris Hilton ha aperto un negozio di borse alla MECCA? Che mondo corrotto, mandatemi su Marte", scherza un internauta. Ma c'è anche chi parteggia per la "socialite".
Al Arabyia News parla di "mero esempio di capitalismo" e sul sito Facebook del centro commerciale Mecca, quello dove sorgerà il nuovo store della signorina Hilton, c'è anche chi si domanda il perché di questi attacchi. "E' un marchio globale che si trova ovunque sia in Paesi arabi che in Europa". A far sobbalzare i sauditi è il ricordo del video hard del 2003 con protagonista l'allora 23enne Paris svestita e disinibita davanti a una telecamera in una stanza. Il video irritò la sua famiglia, ma lanciò la ragazza nel gotha delle signorine del talento artistico nullo.
Le voci di uso di droga e qualche notte passata in gattabuia non contribuiscono certo a fare della biondissima Paris un modello di donna per l'Arabia (e non solo). Lei non si scompone. Brinda su Twitter all'apertura dello store, si definisce ormai una donna d'affari e tratteggia il suo futuro nel campo del business. D'altronde il recente passato non è privo di soddisfazioni. "I miei profumi stanno andando bene". disse qualche mese fa.
Le vendite d'altronde hanno registrato picchi notevoli e prodotto ricavi per 1,3 miliardi di dollari. "Ho 35 negozi e 17 linee di produzione" spiega. Senza contare le 14 fragranze e la catena, ancora in fieri, Paris Hilton Beach Club. Il primo centro aprirà nelle Filippine. Ci saranno night club, ristoranti, bar, palestre. Insomma tutto il mondo della bella Paris.
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PARIS HILTON
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