PER LA “BANCA DI DIO” FORMATO BERGOGL-IOR TOCCA ASPETTARE: I CONTROLLI SLITTANO DI 6 MESI

M.Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"

Ci sarà presto una nuova visita in Vaticano dei valutatori di Moneyval, il Comitato del Consiglio d'Europa che giudica le misure nazionali per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo (dopo quelle del novembre 2011 e del marzo 2012). La visita degli ispettori è prevista in relazione alla presentazione dell'aggiornamento del Rapporto sulla prevenzione del riciclaggio e per la trasparenza finanziaria, approvato dall'Assemblea plenaria nel luglio 2012.

Al tempo stesso la Radio Vaticana ha reso noto che il «Progress Report», richiesto da Moneyval come procedura ordinaria nell'anno successivo all'approvazione del primo Rapporto, è previsto a dicembre, e non più a luglio.

Si tratta di uno slittamento richiesto dalla Santa Sede e accordato, sempre con procedura ordinaria da Moneyval, per poter presentare i progressi in corso relativamente a tutte le questioni ancora aperte. La Santa Sede lo scorso anno aveva superato il terzo round di valutazione ottenendo un risultato di «completo» o «parzialmente completo» adeguamento agli standard internazionali in 9 delle 16 questioni «Core and Key».

Ebbene, il Vaticano ha chiesto ed ottenuto di presentare il suo rapporto «in progress» non solo in relazione alle questioni «Core» «non compliant» (che sono le uniche strettamente richieste) ma anche nelle questioni «Key», che devono essere ancora migliorate. In questo modo tutte e sette i punti che l'anno scorso non erano stati valutati come sufficienti per la lotta al riciclaggio verranno adeguati entro la fine di quest'anno.

«La Santa Sede continua con impegno il suo dialogo con Moneyval» ha proseguito la nota della Radio Vaticana. Lo slittamento in avanti nei tempi, fino a dicembre, è avvenuto perché il Vaticano non ce l'ha avrebbe fatta a prepararsi in tempo per luglio? Oltre le Mura negano che questo sia il motivo, quanto piuttosto la volontà di presentare un «Progress report» completo visto l'intreccio delle 7 questioni da mettere a punto in un'entità statale sui generis com'è la Santa Sede.

Pesa sicuramente, inoltre, il grave «incidente», accaduto all'inizio di gennaio 2013, del blocco dei bancomat interni alla Città Stato, da parte della Banca d'Italia (superato dal punto di vista pratico, ma non dal punto di vista giuridico nei rapporti con le banche italiane) e l'elezione di Papa Francesco e quanto il nuovo Pontefice deciderà in relazione alla struttura finanziaria vaticana e allo Ior.

I 7 punti giudicati non soddisfacenti dal primo Rapporto riguardano in particolare i poteri ispettivi dell'Aif presieduta dal cardinale Attilio Nicora, e il cui direttore generale René Bruhelart era martedì a Strasburgo per "trattare" con Moneyval. I suoi poteri sanzionatori, e quelli di "validare" le nomine dei direttori e del senior management dello Ior e dell'Apsa. Da mettere a punto anche i controlli sui movimenti di denaro delle organizzazioni no profit.

 

 

PAPA FRANCESCO - JORGE BERGOGLIOCARDINALE NICORA jpegIl torrione Niccolò V, sede dello Ior niccolovLOGO MONEYVAL

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...