PERCHE’ SONO GLI STATI UNITI AD AGIRE CONTRO LA FIFA? I CRIMINI FURONO CONCORDATI E PREPARATI IN AMERICA E TRAMITE BANCHE AMERICANE, IL TESTIMONE CHIAVE DEL GIRO DI TANGENTI E’ L’EX DELLA FIFA AMERICANA CHUCK BLAZER
Saeed Ahmed per “CNN”
Negli ultimi anni la FIFA fa parlare di sé non perché migliora le regole del calcio ma perché le infrange. Il sistema che governa lo sport più seguito al mondo è un colosso multimiliardario: molto potere e non molta responsabilità.
La FIFA è regolarmente accusata di corruzione e tangenti, con il picco raggiunto con l’assegnazione del mondiale alla Russia nel 2018 e al Qatar nel 2022. Perché ora sono gli Stati Uniti ad intervenire, un paese dove il calcio conta meno del football e del baseball?
Andiamo per gradi. Il mondiale è un grande affare. Ogni quattro anni è il più grande evento sportivo del pianeta ed è anche un enorme guadagno per la nazione che vince il diritto ad ospitarlo. Le nazioni se lo combattono ferocemente. Con l’assegnazione alla Russia e al Qatar, i governi hanno sentito odore di porcata e hanno chiesto trasparenza. Il controllo della situazione è stato affidato al procuratore americano Michael Garcia, che per 19 mesi ha investigato sul comportamento dei due paesi, i cui risultati stanno in un rapporto di 350 pagine. A quel punto cosa ha fatto la FIFA? Ha occultato gran parte del rapporto, riducendolo a un sommario di 42 paginette e dichiarandosi pulita da qualsiasi illecito a novembre.
Garcia è stato procuratore del Southern District di New York. Prima di lui c’era James Comey, attuale capo dell’FBI, che oggi agisce dopo tre anni di investigazioni. L’altra connessione con New York è il Procuratore Generale Loretta Lynch, che ha supervisionato il caso prima di dirigere il Dipartimento di Giustizia. Perché le autorità statunitensi prestano così attenzione alla FIFA?
Non hanno creduto che l’organizzazione fosse davvero incolpevole degli illeciti e volevano verificare se il giro di mazzette fosse avvenuto anche su territorio americano. L’ex della FIFA americana, Chuck Blazer, ha passato tempo in galera per evasione fiscale ed è diventato un informatore, ha fornito documenti e registrazioni degli incontri con gli ex colleghi, rivelando accordi non proprio corretti.
Gli Stati Uniti inoltre fanno parte del CONCACAF, il sistema affiliato alla FIFA che si occupa del Nord America e dei Caraibi. Qui Blazer erano il numero 2 e grazie alle sue testimonianze si è scoperto che la corruzione ha toccato anche l’America. Una delle persone accusate è Jeffrey Webb, vicepresidente FIFA e capo del CONCACAF.
Non conosciamo ancora esattamente i capi d’accusa, ma le autorità svizzere parlano di tangenti per 100 milioni di dollari, dagli anni Novanta a oggi, in cambio di diritti televisivi, marketing e sponsor per le partite di calcio su suolo americano. Secondo le autorità statunitensi, questi crimini furono concordati e preparati in America e tramite banche americane. Vogliono procedere anche perché il mercato televisivo americano e i miliardi pagati dai suoi network sono la fetta più grande del mondiale.