DOPO LA CORSA, PIAZZA AFFARI SI PRENDE UNA PAUSA (-0,85%) - GIU’ LE BANCHE, MEDIASET (-2,56%) E FINMECCANICA (-2,06%) - CORRE FIAT (+3,38%) E SALE TELECOM (+1,2%)
Carlotta Scozzari per Dagospia
Dopo la volata di ieri, sulle Borse e a Piazza Affari sono scattate un po' di prese di profitto. L'indice di riferimento milanese, il Ftse Mib, ha terminato la penultima giornata della settimana finanziaria con un calo dello 0,85% a quota 19.875,69, di nuovo al di sotto della barriera dei 20 mila punti che era stata violata alla vigilia, quando il listino italiano aveva raggiunto livelli che non vedeva dal luglio del 2011.
In particolare, sono state colpite dalle prese di profitto le banche, vale a dire il settore che più ha contribuito alla corsa di Piazza Affari degli ultimi mesi (che è poi anche quello che aveva spinto gli indici pesantemente al ribasso nelle fasi più cupe della crisi). Così, il Banco Popolare, che tanto aveva corso negli ultimi giorni, ha ceduto il 3,89%, Intesa Sanpaolo ha lasciato il 3,38%, Mediobanca il 3,2% e Bper è scesa del 3 per cento.
Praticamente invariata (+0,09%), invece, la Popolare di Milano, nel giorno della vigilia della probabile nomina di Giuseppe Castagna come nuovo amministratore delegato della banca. Sono inoltre proseguite le prese di profitto su Mediaset (-2,56%) e sono scattate quelle su Finmeccanica (-2,06%), che soltanto il giorno prima aveva guadagnato più dell'8%, beneficiando tra le altre cose della possibile cessione ad Airbus delle quote di minoranza nella joint-venture Mbda.
Gli acquisti hanno invece sostenuto le quotazioni di Fiat (+3,38%), con Fiat Group Automobiles che nel 2013 si è confermato il settimo gruppo auto in Europa con 740.641 unità vendute (-7,3 per cento). Bene anche Pirelli (+2,02%) e Prysmian (+1,43%), la quale ha acquisito un nuovo contratto del valore di circa 24 milioni di dollari dalla compagnia petrolifera brasiliana Petrobras.
In rialzo dell'1,2% Telecom Italia, il cui consiglio di amministrazione guidato da Marco Patuano oggi si è riunito per decidere, tra le altre cose, di adottare "una procedura ad hoc (in linea con quella per le operazioni con parti correlate), che verrà esaminata il 6 febbraio, per la gestione di ogni eventuale operazione straordinaria riguardante le partecipazioni di Telecom Italia nelle società del gruppo Tim Brasil. Si conferma peraltro l'assenza - ha precisato una nota della compagnia telefonica - in questo momento, di progetti, negoziazioni o offerte al riguardo". Tim Brasil si vocifera da tempo, potrebbe essere rilevata dagli operatori locali, tra i quali la Vivo di Telefonica, che è nel contempo prima socia di Telecom attraverso Telco.
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