senard elkann saikawa fiat fca renault

RENAULT HA VOGLIA DI FCA E RIVEDE L’ALLEANZA CON NISSAN – SECONDO IL “WALL STREET JOURNAL” I GIAPPONESI VORREBBERO CHE I FRANCESI RIDUCESSERO LA LORO PARTECIPAZIONE PER RIEQUILIBRARE IL RAPPORTO TRA LE DUE SOCIETÀ – A QUEL PUNTO ANCHE NISSAN SAREBBE DISPOSTA ALLA FUSIONE CON FIAT CHRYSLER. MA COMUNQUE DEVE DECIDERE LO STATO FRANCESE, CHE HA IL 15% DI RENAULT E ENTREREBBE NEL CAPITALE DELLA NUOVA SOCIETÀ

 

 

mike manley john elkann

Da www.repubblica.it

MACRON RENAULT

 

Nissan e Renault stanno negoziando una revisione della loro storica alleanza per riaprire le porte ai negoziati con Fca. Tra il gruppo francese e quello italiano c'è stato nelle scorse settimane un forte avvicinamento, ufficializzato con una proposta di nozze da parte di Fiat Chrysler; poi, complice la fredda accoglienza della politica transalpina, non se ne fece nulla.

 

fca renault

Oggi, scrive il  Wall Street Journal citando fonti vicine al dossier e le e-mail scambiate tra le due aziende, si potrebbero tirare fuori i fiori d'arancio riposti in tutta fretta nel congelatore. Nissan vorrebbe in particolare che Renault, che detiene il 43% del gruppo giapponese, riducesse la sua partecipazione.

hiroto saikawa

 

Nissan possiede solo il 15% della Renault e non ha diritto di voto. Riequilibrare il rapporto tra le due società potrebbe contribuire ad allentare un pò la tensione e alleviare così la riluttanza di Nissan a fondersi con Fiat Chrysler. I negoziati sulle nozze per formare l'industria automobilistica numero tre al mondo sono falliti all'inizio di giugno. Se i negoziati su una modifica delle partecipazioni incrociate tra Renault e Nissan sono ancora in una fase preliminare, potrebbero raggiungere un accordo a settembre, afferma il Wall Street Journal sulla base di un'e-mail del 12 luglio.

renault

 

Qualsiasi evoluzione sarebbe tuttavia soggetta al via libera dello Stato francese, che detiene il 15% del capitale della Renault. E tale approvazione non è ovvia: da Tokyo a fine giugno, il presidente Emmanuel Macron si è rifiutato di prendere in considerazione un mutamento nell'attuale schema di capitali.

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