ECCO PERCHÉ IL BANANA NON STACCA LA SPINA A LETTA? SE LUI RESTA AL GOVERNO, I MERCATI PREMIANO MEDIASET: +128% DALL’INIZIO DEL 2013

1 - MEDIASET: PROSEGUE RIALZO BORSA (+3,3%),+128% DA INIZIO ANNO
(ANSA) - Prosegue il balzo di Mediaset in Piazza Affari (+3,38% a 3,55 euro), maglia rosa fin dall'apertura. Il titolo guadagna il 127,89% da inizio anno, tra scambi fiume per oltre 8,74 milioni di pezzi passati di mano, pari allo 0,73% del capitale sociale, poco meno della una media giornaliera di 11 milioni. Scivolato venerdì scorso dopo la condanna di Silvio Berlusconi, il titolo è rimbalzato ieri con il rialzo del prezzo obiettivo di Deutsche Bank, ritoccato oggi all'insù da Equita Sim.

2 - I GUAI DI SILVIO NON COSTANO MEDIASET VOLA IN BORSA: +4%
Luca Pagni per "la Repubblica"

La sentenza della Cassazione sul caso Mediaset? Per la Borsa non è un problema e non sembra avere ricadute negativa sui titoli del gruppo televisivo. A patto, però, che non cada il governo Letta. Secondo gli operatori, confortati del resto dal giudizio dei mercati, è questa la spiegazione del balzo delle azioni Mediaset, che ieri hanno chiuso le contrattazioni in rialzo del 4 per cento.

In una giornata povera di spunti, con volumi ridotti, tipico del mercato agostano, il Biscione è andato in netta controtendenza. Non solo è stato il titolo migliore tra le società a maggiore capitalizzazione (con il listino principale che ha chiuso con una perdita dello 0,13 per cento), ma è stato in assoluto anche il più scambiato: solo nelle prime due ore della mattinata sono passati di mano due milioni di titoli, contro la media giornaliera di 11 milioni dei giorni precedenti.

A spingere gli acquisti è stato anche un report di Deutsche Bank, secondo cui le azioni potrebbero arrivare a 4,5 euro di valore, contro l'attuale quotazione di 3,4 euro. Soprattutto dopo le indicazioni favorevoli della raccolta pubblicitaria contenuta nella semestrale appena approvata, che per altro ha visto i ricavi scendere a 1,73 miliardi rispetto ai quasi 2 miliardi dello stesso periodo del 2012 mentre l'utile netto è passato a 30,1 milioni dai 42,8 milioni di un anno fa.

Secondo il parere degli operatori, però, la durata del Governo del non è elemento secondario: fino a quando il Pdl lo appoggia, Berlusconi può condizionare la politica dell'esecutivo sul delicato tema del mercato televisivo. Da quando si è avuta la certezza di Enrico Letta a Palazzo Chigi, il titolo è salito da 1,6 a 3,43 euro, per una capitalizzazione più che raddoppiata da meno di 2 a 3,9 miliardi.

 

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