SPRECHING REVIEW! - SERVONO ALTRI 170 MILIONI PER TERMINARE L'INUTILE “NUVOLA/BUFALA” DI FUKSAS MA NESSUNO LI TIRA FUORI - MARINO IN BAMBOLA

LA NUVOLA HA BISOGNO DI ALTRI 170 MILIONI
Ernesto Menicucci per "Il Corriere della Sera - Roma"

Non è ancora come la metro C, perché qui non c'è - ancora - un contenzioso da sciogliere. Ma il cantiere della «Nuvola» progettata da Massimiliano Fuksas rischia di fermarsi prima di Natale. Lo dicono i vertici di Eur Spa, sia il presidente Pierluigi Borghini che il neo ad Gianluca Lo Presti: «Mancano 170 milioni per terminare l'opera e non stiamo più pagando i Sal (Stato avanzamento lavori, ndr ) alla società Condotte. Non possiamo andare avanti a lungo». La deadline è per il 20 dicembre: «Convocheremo - aggiunge Borghini - l'assemblea degli azionisti, per chiedere il rispetto degli impegni presi».

Eur Spa è al 90% del Ministero del Tesoro e al 10% del Comune di Roma, ed entrambi - come riferisce Borghini - «il 15 luglio ci hanno garantito che i fondi sarebbero stati disponibili». Ad oggi non è arrivato neppure un euro e «Condotte Spa» vanta un pagamento da 11 milioni scaduto ad ottobre, più un altro in arrivo a novembre. Per portare avanti il cantiere ci vorrebbero «50 milioni nel 2014, 70 nel 2015 e 50 nel 2016».

Totale, 170 milioni, per un'opera che - iva inclusa - finirà per costare «420 milioni di euro». Borghini, ora, chiede a Comune e Tesoro di intervenire, «almeno per garantire la loro quota parte» di 50 milioni. Gli altri 120 dovrebbero arrivare dalla vendita della «Lama», l'hotel adiacente alla «Nuvola». Struttura, però, difficilmente commercializzabile, se prima non viene terminato il Centro Congressi.

Marino, durante il sopralluogo, parla di inaugurazione «entro la fine del 2014», l'assessore Caudo cita «18-24 mesi di lavori», secondo Borghini «se possiamo mettere 200 operai al lavoro, finiamo in un anno». Realisticamente, se tutto va bene, se ne parlerà ad inizio 2015, prima che parta l'Expo di Milano. Quello, almeno, è l'obiettivo minimo.

Nel frattempo, però, la congressistica alla «Nuvola» andrebbe venduta. Lo si sta facendo? «C'è una società, Roma convention group. Ma aspettiamo certezze sui tempi», spiega Borghini. Dentro Eur Spa, però, ci sono divergenze anche sulla destinazione dell'hotel: c'è lo vuole vendere e chi, come il presidente, affittarlo. Tutti gli altri obiettivi (in conferenza stampa c'è l'irruzione di Matilde Spadaro, dei comitati dell'Eur) appaiono futuribili. Caudo, ad esempio, parla di due ipotesi per unire l'alta velocità a Fiumicino: una diramazione della Ostia-Lido, o un collegamento «ettometrico» del treno con la stazione della metro Magliana. Se ne parlerà, forse, dopo la «Nuvola».

P.S.: C'è un'opera di Fuksas che sta per essere inaugurata. L'aeroporto cinese di Shenzen, realizzato in soli tre anni. Dopodomani il taglio del nastro, al quale assisterà l'archistar che ieri - per il sopralluogo del sindaco all'Eur - non è stato neppure chiamato.

2. MA VERAMENTE LE TORRI DELL'EUR SONO DI MARCHINI?
E.Men. per "Il Corriere della Sera"

Ignazio Marino arriva all'Eur, indossa casco e scarpe da cantiere e inizia il giro alla «Nuvola»: prima all'interno, poi all'esterno, poi di nuovo dentro. Accanto a lui, il presidente di Eur Spa Pierluigi Borghini, gli assessori comunali Giovanni Caudo (Urbanistica) e Marta Leonori (Commercio), quello regionale Michele Civita. Si vedono anche alcuni ex: Walter Tocci, già vicesindaco con Rutelli, poi Roberto Morassut all'Urbanistica con Veltroni e Alfonso Pecorario Scanio, ex ministro all'Ambiente.

Marino, nell'entra e esci, si sofferma a guardare le «Torri dell'Eur», i grattacieli che erano del ministero delle Finanze e che ora sono degli scheletri abbandonati, ribattezzati dagli abitanti «Beirut» o anche «Sarajevo», perché sembrano edifici bombardati. Marino si rivolge a Borghini: «Ma chi sono i proprietari?». E il presidente di Eur Spa elenca: «Fintecna, poi Ligresti, Toti e Marchini». Il sindaco ha un sussulto: «Ma Marchini Alfio, quello che dice di avere a cuore Roma?». Borghini, tra il divertito e l'imbarazzato: «Pare che sia lui...». Marino prosegue nella gag : «Non è possibile che sia lui. Uno che dice di amare la città, di avere a cuore Roma, non può aver lasciato questa visione tipo Beirut. Deve essere un omonimo».

Lo staff di Marchini replica: «Alfio non possiede le Torri dell'Eur, come afferma il sindaco uscente Marino con la consueta inadeguatezza e superficialità, ma solo una partecipazione di minoranza sul 9% del progetto di ristrutturazione. E visto che era in totale disaccordo sulla gestione del progetto, fin dal 2009 se ne è dissociato». La sfida tra Alfio e Ignazio prosegue anche sul Bilancio. Gli oltre centomila tra ordini del giorno ed emendamenti della Lista Marchini? «Li leggeremo con attenzione. Ci aspettiamo - dice il sindaco - un contributo intellettuale di straordinaria rilevanza per migliorare il futuro della nostra città...». Alfio, però, non arretra. La battaglia, tra i due, prosegue.

 

nuvola di fuksas e hotel lama Fuksas nuvola Large albergo lama di fuksas accanto alla nuvola Fuksas nuvola il cantiere della Nuvola di Fuksas il progetto della Nuvola di FuksasNUVOLA FUKSAS

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