O SI FA L'UNIONE (BANCARIA) O SI MUORE (DI RECESSIONE) -DRAGHI: “SIAMO VULNERABILI A NUOVI SHOCK. LE PROSPETTIVE PER L’ECONOMIA MONDIALE SONO CIRCONDATE DA INCERTEZZA” – LA BCE SPINGE L’UNIONE BANCARIA CON GARANZIA DEI DEPOSITI IN BARBA AI TEDESCHI
«Lasciare l'unione monetaria incompleta ci rende troppo fragili e vulnerabili per essere in grado di fronteggiare futuri shock». Con queste parole il numero due della Bce Vitor Constancio, presentando il rapporto annuale della Bce, ha reiterato al Parlamento europeo il messaggio lanciato da Mario Draghi all'ultimo Vertice Ue confermando che le prospettive di ripresa economica e di fiducia politica nella zona euro è direttamente collegata alla capacità dei governi degli Stati membri di procedere verso una sempre maggiore integrazione e condivisione delle politiche.
Messaggio sottolineato dalla prefazione del rapporto Bce 2015 fimrata da Mario Draghi: «Le prospettive per l'economia mondiale sono circondate da incertezza. Dobbiamo fronteggiare persistenti forze disinflazionistiche. Si pongono interrogativi riguardo alla direzione in cui andrà l'Europa e alla sua capacità di tenuta a fronte di nuovi shock».
La Bce ritiene necessario completare rapidamente l'unione bancaria con un sistema unico di garanzia dei depositi il cui negoziato a livello dell'Ecofin appare arenato, ha ribadito Constancio. Come è noto la discussione fra i ministri è frenata dalla resistenza tedesca a condividere le risorse per la garanzia europei dei depositi bancari fino a 100 mila euro.
«Nell'intera area dell'euro è ripartita la dinamica del credito, l'occupazione ha continuato ad aumentare e i timori di deflazione, che si erano diffusi nell'area agli inizi del 2015, sono stati interamente dissipati», scrive Draghi, aggiungendo che «il 2016 non sarà meno foriero di sfide per la Bce: le prospettive per l'economia mondiale sono circondate da incertezza e dobbiamo fronteggiare persistenti forze disinflazionistiche». La Bce non si piega «a un livello di inflazione eccessivamente bassa».
«È importante che il risanamento di bilancio sia favorevole alla crescita», scrive ancora la Bce, invitando i Paesi che devono ancora fare sforzi per l'aggiustamento dei conti, tra cui Spagna e Italia, a continuare con la spending review, a «rendere il sistema tributario più favorevole alla crescita e limitare l'evasione fiscale». In più «la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro può esercitare effetti positivi sulla crescita e sull'occupazione».
EUROTOWER BCEMARIO DRAGHI ALLA BCE DRAGHI