FISCHIA IL FISCO PER CALTARICCONE (Francesco Gaetano) - LETTERA DEL DIRETTORE DI FINANZA & MERCATI: “La Ugi, multata dall'Agenzia delle Entrate per 52 milioni, appartiene all'editore-finanziere-costruttore Francesco Gaetano Caltagirone, come scritto correttamente da Finanza&Mercati di ieri, e non a suo fratello Edoardo”…
1- LETTERA DEL DIRETTORE DI FINANZA & MERCATI
Caro Roberto,
La Ugi, multata dall'Agenzia delle Entrate per 52 milioni, appartiene all'editore-finanziere-costruttore Francesco Gaetano Caltagirone, come scritto correttamente da Finanza&Mercati di ieri, e non a suo fratello Edoardo. Per averne conferma basta andare sul sito della Consob, cliccare Emittenti, andare sulla C. e vedere alla voce Caltagirone: compaiono tutte le società che fanno capo a Edoardo e a Francesco Gaetano. Fra quelle di totale proprietà del secondo c'è appunto la Ugi. Per quanto riguarda la notizia della sanzione fiscale, era disponibile sul bilancio della stessa società regolarmente depositato e disponibile al pubblico.
Un cordiale saluto
Gianni Gambarotta
CALTAGIRONE STANGATA DA 52 MILIONI
Da "Finanza & Mercati"
Una tegola da 52,59 milioni di euro firmata Giulio Tremonti cade sulla testa di Francesco Gaetano Caltagirone e colpisce i suoi affari nei mattoni con il Monte dei Paschi di Siena. A tanto, infatti, ammonta la maxisanzione che l'Agenzia delle Entrate ha comminato a Unione Generale Immobiliare (Ugi), una delle principali holding del costruttore, editore e finanziere romano; uno degli uomini più liquidi d'Italia, impegnato in molte battaglie finanziarie strategicamente decisive, come quella delle Generali dove è importante azionista e vicepresidente.
La pesante sanzione contesta la corretta applicazione del regime Iva nell'ambito dell'operazione di conferimento di immobili della società di Caltagirone al fondo immobiliare Seneca, avvenuto nel 2005; contesta anche l'operazione di cessione di quote dello stesso fondo avvenuta per una parte nell'esercizio 2005 e per la restante parte nel corso del 2007. L'Agenzia, dopo l'accertamento, ha così contestato maggiori operazioni imponibili e quindi indebita sottrazione dell'Iva, erogando così una multa appunto di complessivi 59.529.512 euro.
Il fondo immobiliare riservato Seneca è gestito da Fabrica Immobiliare Sgr, dove Caltagirone è in joint venture paritetica con quel Mps di cui è azionista pesante e vicepresidente. I dettagli della sanzione sono contenuti nel bilancio 2010 di Ugi appena depositato, che evidenzia da una parte come la società abbia comunque appostato nei conti, a fronte della multa, un fondo rischi ed oneri di 6,5 milioni; dall'altra come il gruppo di Caltagirone contesti l'operato degli 007 del fisco.
In particolare, si legge nella nota integrativa, «da un approfondito esame delle contestazioni da parte dei consulenti fiscali della società , supportate da un parere di un primario esperto del settore, è emerso che vi sono molteplici e appropriati elementi, normativi e tratti dalla prassi e dalla giurisprudenza, non solo per supportare il corretto operato della società , ma anche per eccepire una specifica clausola di non punibilità , dovuta all'obiettiva incertezza normativa riguardante la disciplina delle operazioni di apporto nei fondi».
Ecco perché Ugi ha contestato l'avviso di accertamento, pur accantonando un fondo in bilancio. La società di Caltagirone conta un totale di attivi di 717,74 milioni, costituito oltre che da 100,15 milioni di liquidità , da terreni e fabbricati per 277,03 milioni e immobilizzazioni finanziarie per 45,02 milioni. La parte immobiliare consta di terreni e fabbricati situati fra Roma e Napoli che nel 2010 hanno generato ricavi raddoppiati a 33,34 milioni dai 15,6 milioni del 2009.
Fra le immobilizzazioni finanziarie c'è poi lo 0,1% delle Assicurazioni Generali rimasto in carico a 27,07 milioni (17,47 ad azione), che però evidenzia una minusvalenza potenziale rispetto agli ultimi corsi borsistici di oltre 11 milioni. Peraltro fra le controllate di Ugi, finanziate per 148,69 milioni, ci sono società anch'esse azioniste del Leone di Trieste come Socogeim (0,006%), Quarta Iberica (0,106%), Porto Torre (0,09%) e Vm 2206 (0,398 per cento).
Il patrimonio netto di Ugi, sempre secondo i dati pubblicati nell'ultimo bilancio, risulta stabile e si attesta a circa 528 milioni a fronte di debiti complessivi per 139 milioni; mentre il conto economico, che pur chiude in utile a 732.387 euro (era di 1 milione circa nel 2009), di cui 325.714 distribuiti come dividendo, è appesantito dal pagamento di imposte relative ad esercizi precedenti per un valore di 7,26 milioni. Anche qui Caltagirone, in un certo senso, ha dovuto pagare pegno al ministro Tremonti.
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