UNIPOL-FONSAI - TOGHE CHE LITIGANO ANCHE SULL’ASSE TORINO-MILANO – IL PM ORSI NON MANDA PIÙ LE CARTE SOTTO LA MOLE E SOLLEVA CONFLITTO DI COMPETENZA IN CASSAZIONE

Gianni Barbacetto per “Il Fatto Quotidiano

LUIGI ORSILUIGI ORSI

 

È scontro diretto tra la procura di Torino e quella di Milano. La materia del contendere è l’inchiesta sulla fusione tra Unipol e Fonsai, oggetto d’indagine dei due uffici giudiziari, che hanno entrambi iscritto nel registro degli indagati, per aggiotaggio, l’amministratore delegato di UnipolSai, Carlo Cimbri. I pm torinesi Vittorio Nessi e Marco Gianoglio hanno chiesto al pm milanese Luigi Orsi gli atti della sua indagine.

 

Orsi ha risposto ricorrendo alla Corte di cassazione, che ora dovrà decidere qual è la procura competente a indagare. Tra i magistrati dei due uffici c’erano stati incontri e tentativi d’accordo, che non hanno portato ad alcun risultato. Ora il conflitto è aperto. E il nuovo procuratore della Repubblica di Torino, Armando Spataro, che si è appena insediato provenendo da Milano, ha trovato le cose fatte e la miccia del conflitto già accesa.

Armando SpataroArmando Spataro

  

L’ipotesi su cui lavorano i pm torinesi è che in vista della fusione tra le due compagnie assicurative sia stato depresso il valore di Fonsai. Al momento del con-cambio – cioè dello scambio degli anelli tra i due promessi sposi – la compagnia che proveniva dal gruppo di Salvatore Ligresti è stata sottovalutata, mentre quella delle coop è stata sopravvalutata. Così si sarebbe consumato il reato di aggiotaggio manipolativo, che per Nessi e Gianoglio è avvenuto a Torino, sede di Fonsai.

ligresti salvatoreligresti salvatore

  

Orsi, a Milano, sta invece verificando l’ipotesi che, sull’altro fronte, sia stato gonfiato il valore di Unipol: i derivati in pancia alla compagnia delle coop valevano almeno 600 milioni in meno di quanto dichiarato a bilancio, secondo l’analisi del capo dell’ufficio Analisi quantitative della Consob, Marcello Minenna. Fortemente avversato dai vertici dell’Authority guidata da Giuseppe Vegas, che invece hanno di fatto sostenuto un matrimonio che si doveva fare a tutti i costi.

 

marcello minenna marcello minenna

Lo voleva Mediobanca, per risolvere il problema dei debiti che avevano nei suoi confronti entrambi gli sposi. Lo voleva il potere politico, che ha visto finalmente realizzato il sogno di Unipol, storicamente nell’area ex Pci-Pd, di diventare un grande player della finanza italiana. Era andata male a Giovanni Consorte nel 2005 (quando Piero Fassino esultò troppo presto, esclamando “Abbiamo una banca!”). È andata meglio oggi a Cimbri, con UnipolSai diventata un colosso delle assicurazioni, seconda solo a Generali.

IL PRESIDENTE DELLA CONSOB GIUSEPPE VEGASIL PRESIDENTE DELLA CONSOB GIUSEPPE VEGAS

  

Ora la Cassazione dovrà dirimere il conflitto. La procura di Milano procede per aggiotaggio informativo ed è convinta di avere la competenza perché la Cassazione ha più volte ribadito (Antonveneta, Parmalat, Montepaschi) che l’aggiotaggio si consuma nel luogo in cui la notizia è diffusa ai mercati, dunque Milano, dove ha sede il Nis, il sistema informatico della Borsa italiana. 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?