unicredit mustier aabar

FINCHE’ C’E’ VITA C’E’ SPERANZA (PER UNICREDIT) – L’ISTITUTO DOVRA’ FARE UN AUMENTO DI CAPITALE, DICE IL PRESIDENTE. A MUSTIER L’HA GIA’ TRADOTTO IN FRANCESE – ANCHE PERCHE' LE CESSIONI NON BASTERANNO A SODDISFARE LA FAME DELLA BCE

Camilla Conti per “il Giornale

 

Le due carte calate dal nuovo ad di Unicredit, Jean Pierre Mustier, che in ventiquattro ore ha portato a casa più di un miliardo di euro con la cessione delle quote di Fineco e della controllata Pekao, non basteranno a far vincere la partita con Francoforte.

giuseppe vita giuseppe vita

 

Non lo sostengono solo gli analisti «gufi» (che in vista dei risultati degli stress test stimano una necessità di capitale pari a 7-10 miliardi) ma il presidente dell' istituto di Piazza Gae Aulenti, Giuseppe Vita. «Dobbiamo valutare una ricapitalizzazione, perché la vendita di asset che abbiamo avviato questa settimana non sarà sufficiente a soddisfare le richieste della Bce», ha ammesso ieri.


Sottolineando che comunque il mercato «ha reagito benissimo al cambiamento al vertice»: ieri il titolo ha guadagnato un altro 6,63% a 2,154 euro ma il bilancio dell' ultimo mese resta ancora negativo: -4,4 per cento. Intanto l' ad Mustier ha promesso in un' intervista al Financial Times, che ci saranno altre «azioni vigorose e concrete per rafforzare il capitale» già nelle prossime settimane.

jean pierre mustier jean pierre mustier

 

Il suo piano prevede altre azioni forti, come la creazione di «un nuovo team che si occuperà della cessione della significativa mole di crediti deteriorati» (circa 79 miliardi di euro) ma anche «provvedimenti più simbolici» come «la vendita del jet privato» utilizzato dal suo predecessore Federico Ghizzoni.


Nel frattempo, proprio per il quotidiano della City, le banche italiane rischiano di diventare il «prossimo mal di testa» dell' Europa dopo la Brexit. La «Cenerentola», secondo l' Ft, resta sempre il Monte dei Paschi.

 

Anche se ieri il titolo del gruppo senese ha continuato a correre in Borsa archiviando la giornata con un altro +4,25% a 0,34 euro. Sempre nel comparto bancario, Ubi e Banco hanno guadagnato oltre il 5% e Bper ha messo a segno un +4,2% dopo aver ceduto un portafoglio di crediti in sofferenza al fondo Algebris di Davide Serra e a Cerberus per 450 milioni di euro.

draghi eurodraghi euro


Sul fronte della trattative fra Roma e Bruxelles, si registra infine l' apertura di del commissario alla concorrenza, Margrethe Vestager, a cui ha fatto nuovamente eco la Germania, con il suo ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble. Entrambi sono convinti che la soluzione ci sia, nel rispetto delle regole e di quella protezione dei risparmiatori cui il governo italiano mira.

MARGRETHE 
VESTAGER
MARGRETHE VESTAGER

 

Il commissario sembra però escludere che per l' Italia possa scattare l' esenzione dal bail in a causa del rischio di instabilità finanziaria. «Ci sono state circostanze serie in Grecia, Spagna e Slovenia e queste eccezioni non sono scattate», ha spiegato. Si continua quindi a lavorare sulla strada della ricapitalizzazione precauzionale, che quindi applicherà il cosiddetto burden sharing, o distribuzione delle perdite, anche ai detentori di obbligazioni subordinate.
 

DRAGHI SCHAUBLE  .w_lDRAGHI SCHAUBLE .w_l

Anche Schaeuble ha sottolineato che al momento, «non ci sono ragioni per pensare a sviluppi negativi», ha detto. Intanto, proprio a casa del «falco», le azioni di Commerzbank sono in caduta libera e secondo l' Handelsblatt le sofferenze del secondo istituto di credito privato tedesco «non sono legate ai timori per la Brexit o alle sofferenze delle banche italiane», bensì sono il risultato «di problemi interni».

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?