cristiana bársony-arcidiacono cercapersone

C'E' ANCHE UN PO' DI ITALIA NEL CASO DEI CERCAPERSONE DI HEZBOLLAH FATTI ESPLODERE DAL MOSSAD - CRISTIANA BÁRSONY-ARCIDIACONO, RESPONSABILE DELLA "BAC", DITTA UNGHERESE CHE AVREBBE VENDUTO I DISPOSITIVI (O FATTO DA MEDIATORE), È CRESCIUTA A SANTA VENERINA, IN PROVINCIA DI CATANIA, HA 49 ANNI E SI È LAUREATA IN CHIMICA NEL 2010 PER POI LAVORARE E STUDIARE ALL’ESTERO - I MISTERIOSI ATTORI DELLA SPY-STORY (RINSON JOSE E "MR TOM") E IL RUOLO DEL MOSSAD, CHE HA FREGATO GLI HEZBOLLAH ATTRAVERSO SOCIETA' OMBRA 

Estratto dell'articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

cristiana barsony arcidiacono 1

L’intrigo dei cercapersone esplosivi è una trama dove i personaggi entrano, escono, spariscono. Coperti da una nuvola di ambiguità, smentite e dati incerti. D’altra parte è una spy story e nulla può essere sempre chiaro.

 

Cristiana Bársony-Arcidiacono

Cristiana Bársony-Arcidiacono. È il primo nome ad apparire nella storia in quanto è responsabile della Bac, ditta ungherese che avrebbe concluso l’accordo di vendita dei beeper su licenza della Gold Apollo di Taiwan. In realtà lei precisa di aver svolto solo un ruolo di mediazione mettendo in contatto gli acquirenti con la Norta Ltd di Sofia.

 

Ne parleremo tra poco. A incuriosire il profilo della donna, al momento non accusata di atti illegali. Cresciuta a Santa Venerina (Catania), 49 anni, si è laureata in Chimica nel 2010 per poi lavorare e studiare all’estero. Nel curriculum postato in diversi «spazi» fa un elenco lunghissimo di collaborazioni, corsi universitari in atenei prestigiosi (non chiaro se tutti terminati realmente), ricerche su disastri naturali e guerre civili in Guinea, consulenze con enti internazionali — Unesco — e un’esperienza all’Aiea.

 

cristiana barsony arcidiacono 2

Infinite le sue competenze: ecologia, aspetti scientifici, arte e così via. Alcune delle istituzioni citate hanno promesso di fare verifiche sul tipo di rapporto. Una persona che viveva nella stessa palazzina dove ha sede la Bac hanno detto che le foto di Cristiana pubblicate in questi giorni sembrano essere di un’altra persona. Un presunto ex fidanzato ha dichiarato che era «sempre vaga su ciò che faceva».

 

La mamma, Beatrice, invece ha spiegato che la figlia, dopo aver vissuto a Londra e Parigi, si è trasferita a Budapest per assistere la nonna malata. E, ora, a causa delle minacce ricevute, è stata costretta a nascondersi sotto la protezione dei servizi ungheresi. Versione negata da fonti ufficiali.

 

Rinson Jose

È il secondo «attore» della storia. Rinson Jose, norvegese d’origini indiane, del Kerala per l’esattezza, ha 39 anni. Appare nella vicenda in quanto direttore della Norta Ldt, ossia della possibile azienda fornitrice dei sistemi di comunicazione, anche se le autorità bulgare hanno sottolineato che nulla è stato prodotto sul loro territorio. Sbarca a Oslo nel 2015 dopo un’esperienza in Gran Bretagna ed entra nel gruppo media Nhst. Quando arriva la notizia delle esplosioni è in viaggio, pare negli Stati Uniti.

esplosione dei cercapersone degli hezbollah - 1

 

I colleghi ne hanno perso le tracce, contattano la polizia e nascondono la loro sorpresa. Lo descrivono come un tipo generoso, alla mano, impegnato nel sociale. A Sofia sostengono di non averlo mai visto, la sua società creata, come la Bac, nella primavera del 2022, è ospitata in un edificio che fa da riferimento legale per numerose imprese.

 

Torniamo alla Gold Apollo taiwanese. Il presidente Hsu Ching-Kuang afferma di aver concesso l’uso del marchio a un certo «Mister Tom», uomo d’affari con i quali ha avuto un colloquio attraverso una video conferenza e sarebbe di base in Austria. Aggiunge anche che c’è stato qualche problema, sembra quasi voler alludere a sospetti. Ma come tutti resta nel vago. E il riferimento porta a pensare che i beeper possano essere stati realizzati attraverso il canale austriaco. Niente però di definitivo, Hsu è stato interrogato per ore dalla polizia.

rinson jose

 

Per gli investigatori il Mossad ha creato compagnie ombra che hanno poi ceduto i cercapersone e, successivamente, le ricetrasmittenti. Forse si è anche servito di società disposte a collaborare, senza sapere quale fosse il vero target. Una missione iniziata nel 2022 con l’apertura di diversi uffici in Europa, il cavallo di Troia per sorprendere i compratori mandati dall’Hezbollah. […]

esplosione dei cercapersone degli hezbollahesplosione dei cercapersone degli hezbollah 3esplosione dei cercapersone degli hezbollah 2ESPLOSIONE CERCAPERSONE E DI WALKIE TALKIE DI HEZBOLLAH esplosione dei cercapersone degli hezbollah 1esplosione dei cercapersone degli hezbollahesplosione dei cercapersone degli hezbollahesplosione dei cercapersone degli hezbollah 7esplosione dei cercapersone degli hezbollah 10esplosione dei cercapersone degli hezbollah 4esplosione dei cercapersone degli hezbollah 9esplosione dei cercapersone degli hezbollah 8esplosione dei cercapersone degli hezbollah 6esplosione dei cercapersone degli hezbollah 5hsu ching kuang

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…