cafonal craxi sigonella

ALTRO CHE HAMMAMET: LA VERA CELEBRAZIONE DI CRAXI È AVVENUTA ALLA PROIEZIONE DEL FILM SU SIGONELLA, CON BERLUSCONI PEL DI CAROTA CHE RIABBRACCIA CICCHITTO, IL TELEGRAMMA DI MATTARELLA SULLA ''NOTTE MERITEVOLE'' E RENZI CHE NON MANDA NESSUNO

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Paola Sacchi per www.formiche.net

 

silvio berlusconisilvio berlusconi

I soldati americani della Delta force costretti a battere in ritirata dai nostri Carabinieri. Ma poi pizzicati mentre si nascondevano dietro le piante attorno alla pista di Sigonella. Il comandante della base ricorda trent’anni dopo sorridendo: “Vedevo le piante che si muovevano…”.

 

silvio berlusconi saluta fabrizio cicchitto (2)silvio berlusconi saluta fabrizio cicchitto (2)

I tornado italiani che su ordine del presidente del Consiglio mettono in fuga gli aerei Usa messi all’inseguimento del velivolo egiziano con a bordo Abu Abass… E a Roma a capo della cabina di regia della “Notte di Sigonella” (titolo del libro Mondadori uscito in questi giorni e del Docufilm presentato in anteprima mercoledì 7 ottobre a Roma, tutto a cura della Fondazione Craxi) un presidente del Consiglio “top gun”, di nome Bettino Craxi.

 

Il premier che in un colpo solo salvò con rapide e sofferte decisioni prese in grande solitudine 500 vite umane (tanti erano i passeggeri sequestrati della nave da crociera Achille Lauro ad opera di terroristi palestinesi); salvò l’onore e la sovranità nazionale; assicurò alla giustizia italiana i terroristi.

silvio berlusconi saluta cicchitto caldoro e nencinisilvio berlusconi saluta cicchitto caldoro e nencini

 

Craxi, bollato come l’”Amerikano” dai comunisti, fece infuriare l’ambasciatore americano a Roma e fece capire a Ronald Reagan che l’Italia non è una colonia. “Non è l’Italietta”, quella che “non riesce ad avere indietro i nostri Marò”, ha chiosato Stefania Craxi davanti al parterre di gran prestigio intervenuto all’anteprima del Docufilm, a Roma, al cinema “Spazio3”.

 

silvio berlusconi saluta bobosilvio berlusconi saluta bobo

Va in scena il Craxi della notte di Sigonella, il primo ministro “top gun” che, secondo una leggenda (non narrata nel film) alle ore 23,58 del 10 ottobre 1985, prima di ricevere al telefono il presidente Usa, mentre era nella sua camera all’Hotel Raphael per poche ore di sonno, gli fece fare un po’ di anticamera, mandando a dire dal suo factotum Marcello a Micheal Leeden (che faceva da traduttore) un “Ah sì… e che vuole Reagan…?”.

 

Tanta era l’irritazione del premier italiano per la pressante insistenza da parte degli Usa di avere i terroristi e poterli giudicare in America per un delitto commesso in Italia.

rita dalla chiesa saluta fedele confalonieririta dalla chiesa saluta fedele confalonieri

 

Ecco, quel Craxi della notte di Sigonella per una sera ha rimesso d’accordo tutti. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in prima fila con Gianni Letta, Fedele Confalonieri, e tutto lo stato maggiore di Forza Italia, a cominciare dall’ex socialista Renato Brunetta (capogruppo Fi alla Camera), l’ex An Maurizio Gasparri (vicepresidente Fi del Senato) e Paolo Romani, presidente del gruppo forzista a Palazzo Madama.

renato brunetta ascolta deborah bergaminirenato brunetta ascolta deborah bergamini

 

Berlusconi lungamente applaude il telegramma inviato a Stefania dal capo dello Stato. Sergio Mattarella a Craxi dà atto del miracolo compiuto, “evitando una terribile escalation” , insomma la giudica “una notte particolarmente meritevole” per il nostro paese e la sua politica nel Mediterraneo. In sala ci sono il fondatore dell’Udc Pier Ferdinando Casini, lo stato maggiore del Nuovo Centrodestra, da Maurizio Sacconi a Fabrizio Cicchitto. E’ l’occasione per Cicchitto e Berlusconi di rifar per un attimo pace.

pierferdinando casini saluta fedele confalonieri (4)pierferdinando casini saluta fedele confalonieri (4)

 

Complice Casini, si abbracciano dopo che Il Giornale aveva dato dello “sfigato” a Cicchitto. C’è persino Francesco Storace, leader della Destra. Lui, l’erede di quello stesso Msi che, come mostra il film, a Montecitorio attaccò duramente Craxi in quei giorni, mentre Giorgio Almirante assisteva accigliato e imbarazzato alla bagarre dei suoi compagni di partito. Un Craxi sfolgorante ad uno di questi disse: “Ma stai zitto e lasciami parlare…”.

 

pierferdinando casini saluta fedele confalonieri (3)pierferdinando casini saluta fedele confalonieri (3)

Alla fine in sala applaudono anche i giornalisti delle varie testate il “Bettino” top gun. Stefania Craxi aveva messo subito le cose in chiaro: “Questo libro e questo film ha inteso compiere con rigore storico ed onestà intellettuale un’operazione verità tesa a far piazza pulita delle mistificazioni volte a gettare fango sul protagonista di questa storia”.

 

E dunque “l’azione di Craxi non è mai stata tesa a lasciare impuniti gli assassini di Klinghoffer (l’ebreo-americano ucciso sull’Achille Lauro ndr), ma semplicemente a far rispettare le leggi italiane e il diritto internazionale, dimostrando che si poteva e si può essere alleati degli Usa e contemporaneamente essere una nazione sovrana”.

nicola porro alessio vincinicola porro alessio vinci

 

Per questa ragione, quella di Sigonella fu l’unica volta in cui il Pci di Enrico Berlinguer, il cui portavoce Antonio Tatò insultò Craxi dandogli del  “gangster”, applaudì in Parlamento il tanto odiato Bettino. Curioso e un po’ paradossale che il Pd di oggi fosse il grande assente alla proiezione della “Notte di Sigonella”. Matteo Renzi, il premier, seppur invitato con tutti i suoi ministri e parlamentari, non ha mandato neppure un telegramma. Il Pd, ex Pci-Pds-Ds resta il convitato di pietra del caso Craxi.

maurizio gasparri giovanni totimaurizio gasparri giovanni toti

 

maria rosaria rossimaria rosaria rossimaddalena letta gianni letta daniela santanchemaddalena letta gianni letta daniela santancheisabella votino luisa todini giovanni totiisabella votino luisa todini giovanni totiinvitata col panamainvitata col panamafrancesco storace (2)francesco storace (2)mara venier  gianni deimara venier gianni deiantonio zequilaantonio zequilafedele confalonieri gianni letta pierferdinando casinifedele confalonieri gianni letta pierferdinando casinimaria rosaria rossi (2)maria rosaria rossi (2)

nicola carnovale anna falchi ruggeri andreanicola carnovale anna falchi ruggeri andreapaolo romani saluta maddalena lettapaolo romani saluta maddalena letta

Mentre in Italia continua a non esserci né a Milano né a Roma neppure una via dedicata al premier socialista. Dice Berlusconi alla cronista al termine della proiezione: “Bettino altro che via, si meriterebbe molto ma molto di più. Lui ha rappresentato l’Italia a schiena dritta”. Ma, chiosa con amara ironia Stefania Craxi, con Formiche.net: “Renzi non ha mandato neppure l’usciere. La sinistra ha perso ancora una volta una grande occasione”.

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...