cafonalino superbarocco

CAFONALINO - IL SUPERBAROCCO ECCOLO QUA! INAUGURATA ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE DI ROMA LA MOSTRA "ARTE A GENOVA DA RUBENS A MAGNASCO", CON UNA SELEZIONE DI OGGETTI, DAGLI ARGENTI SCOLPITI AGLI OPULENTI TAVOLI DA MURO, CHE SI AGGIUNGE ALLE TELE, ALLE PALE D'ALTARE, ALLE SCULTURE, IN MARMO E IN ARGENTO, AGLI ARAZZI - PRESENTI ALL'APERTURA PECORARO SCANIO, MELANIA RIZZOLI, LA REGINA DEI SALOTTI MARISELA FEDERICI, ILARIA BONITO CON LA MADRE DANIELA PORRO E… - FOTO

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Silvia Lambertucci per ANSA

 

opere esposte alle scuderie del quirinale (7)

Dall'alto del suo cavallo bianco, ritratto dal grandissimo Rubens in una posa che all'epoca era concessa soltanto ai sovrani, il trentenne Giovan Carlo Doria accoglie i visitatori con un'immagine di sé che già la dice lunga sulla raffinatezza e l'opulenza della sua ricca Genova.

 

melania rizzoli marisela federici francesca nanni foto di bacco

Era il 1606 e la strepitosa città ligure che qualche giorno fa il premier ucraino Zelensky ha gemellato alla sua Mariupol, ricordando il bombardamento che nel 1944 ne devastò le meraviglie, viveva allora un periodo d'oro, trasformata dai commerci in una capitale finanziaria internazionale dove il denaro, ma anche l'argento che arrivava in grande quantità dal sud America, aveva reso l'arte un'ottima forma di investimento.

 

melania rizzoli francesca nanni foto di bacco

Palazzi, chiese, ville, tutte ricche di affreschi, di marmi, di arazzi. Edifici così belli che sempre il fiammingo Rubens sentì il bisogno di disegnarne interni e facciate e poi di pubblicare ben due volumi di questi suoi disegni per farle conoscere e apprezzare anche alla borghesia europea.

 

Con le case dei patrizi e dei grandi commercianti inzeppate di enormi ritratti di famiglia, le tavole sfavillanti di argenti. E una folla di artisti arrivati da ogni dove ad animare un secolo Barocco che proprio qui, tra le mura e le genti di questa città "Superba", come l'aveva definita Petrarca, assunse un carattere del tutto particolare, se non addirittura unico.

 

marisela federici marcello gioscia foto di bacco

Immaginata e organizzata insieme alla National Gallery of art di Washington e in parte purtroppo limitata dalla pandemia che alla fine ha fatto saltare proprio la tappa americana, "Superbarocco, arte a Genova da Rubens a Magnasco", la grande mostra che dal 26 marzo al 3 luglio si apre alle Scuderie del Quirinale, ricostruisce e racconta proprio queste atmosfere, con opere immense, strabordanti, abbacinanti, alle volte anche nelle dimensioni.

 

giovanni maria flick e la moglie marinella foto di bacco

E una selezione eccezionale di oggetti, dagli argenti incredibilmente scolpiti agli opulenti tavoli da muro, che si aggiunge alle tele, alle pale d'altare, alle sculture, in marmo e in argento, agli straordinari arazzi. Un insieme da capogiro che da il senso di un'epoca e di una società mondana e ricca di rapporti internazionali, dove convivevano stili, culture e scuole diverse.

 

ilaria bonito con sua madre daniela porro foto di bacco

"Una mostra pensata per raccontare Genova fuori da Genova", premette lo storico Piero Boccardo, curatore insieme con Jonathan Bober e Franco Boggero di questo ambizioso progetto nato addirittura nel 2015 e finalmente arrivato alla luce in contemporanea e in accordo con una vasta serie di eventi che dal 26 marzo prenderanno il via anche nel capoluogo ligure.

 

giacomo cattaneo con la moglie emanuela brignone e marisela federici foto di bacco

Pensato per approfondire gli studi e la ricerca storica, come sottolineano i curatori e il direttore delle Scuderie Lanfranconi. Ma anche per mandare un messaggio da quella Genova che, per dirla con il governatore regionale Giovanni Toti e con il sindaco Marco Bucci, già prima "dell'inverno della pandemia" ha subito il crollo del ponte Morandi. E che oggi, come dopo la peste che la flagellò proprio nel Seicento, è pronta a lavorare tutta insieme per dimostrare la sua forza e farsi conoscere nel mondo.

 

anna boccaccio innocenzo cipolletta foto di bacco

Complesso e perlopiù rimasto circoscritto al suo territorio, fanno notare del resto i tre curatori, il Barocco a Genova non "è stato quasi mai abbastanza compreso o apprezzato. Tanto che le opere dei suoi artisti, con l'eccezione dei non molti attivi in giro per l'Italia (da Bernardo Strozzi a Filippo Parodi o Alessandro Magnasco) sono scarse fuori dalla Liguria".

 

alfonso pecoraro scanio foto di bacco

Così come sono pochi i musei d'Europa e degli stati Uniti "che ne possiedono una piccola rappresentanza". Tante delle opere in mostra provengono non a caso da privati collezionisti.

 

elisa greco foto di bacco

Una tradizione della città che parte da lontano, fa notare ancora una volta Boccardo, proprio dal secolo d'oro del Barocco, dove Giovan Carlo Doria, sempre lui che pure morì giovane, era arrivato a possedere addirittura 700 dipinti. O come la potente famiglia dei Grimaldi, che nel 1623 commissionò a Van Dyck ben tre ritratti, tra cui quello dell'elegantissima Elena, con il servitore nero che le ripara la testa con un ombrellino rosso (nella ricca Genova di quei tempi non mancavano neppure gli schiavi).

 

maria luisa gaetani d aragona foto di bacco

Dai ritratti alle nature morte, i disegni, le pitture religiose: il viaggio delle Scuderie nel Barocco genovese offre di tutto un po', puntando però sempre, sottolinea Bober, "sugli artisti più rappresentativi e scegliendo per ciascuno di questi il capolavoro".

 

valerio magrelli foto di bacco

Con il sostegno degli sponsor, in prima fila Webuild, della generosità del museo di Washington e l'aiuto di prestiti davvero eccezionali, sottolinea il presidente delle Scuderie Mario De Simoni.

 

Su tutti la strepitosa Madonna Immacolata d'argento scelta per chiudere il percorso: commissionata da sette genovesi nel 1748 servì a ringraziare il doge Giovan Francesco Brignole per il ruolo giocato nel conflitto con le truppe austriache che avevano occupato la città. In qualche modo dalla Barocca Genova anche un segno di pace.

 

opere esposte alle scuderie del quirinale (16)opere esposte alle scuderie del quirinale (18)opere esposte alle scuderie del quirinale (4)opere esposte alle scuderie del quirinale (9)opere esposte alle scuderie del quirinale (5)opere esposte alle scuderie del quirinale (11)opere esposte alle scuderie del quirinale (12)opere esposte alle scuderie del quirinale (1)opere esposte alle scuderie del quirinale (10)opere esposte alle scuderie del quirinale (13)opere esposte alle scuderie del quirinale (14)opere esposte alle scuderie del quirinale (19)opere esposte alle scuderie del quirinale (2)opere esposte alle scuderie del quirinale (6)opere esposte alle scuderie del quirinale (8)opere esposte alle scuderie del quirinale (20)opere esposte alle scuderie del quirinale (21)opere esposte alle scuderie del quirinale (3)opere esposte alle scuderie del quirinale (15)opere esposte alle scuderie del quirinale (17)

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...