2022vasco

CAFONALINO VADO AL MASSIMO – AL CINEMA MODERNO DI ROMA VASCO ROSSI PRESENTA IL FILM DEL SUO ULTIMO TOUR E SI TOGLIE UN SASSOLONE DALLO STIVALE: “NON PARLERÒ PIÙ DI SOLD OUT PERCHÉ ORMAI LO FANNO TUTTI, ANCHE QUELLI CHE SUONANO NEI LOCALI DA 100 POSTI” – TRA CENTINAIA DI FAN INVASATI E UNA MANCIATA DI INFLUENCER SCOSCIATE, AVVISTATI IL FIGLIO DEL BLASCO, DAVIDE, CON FIDANZATA AL SEGUITO, ER PIOTTA E…

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Paolo Giordano per “il Giornale”

 

vasco rossi foto di bacco

Ovunque lo metti, Vasco non cambia. Anche sul piccolo palco del cinema Moderno di Roma, a pochi passi dalla Stazione Termini, lui sale barcollando, si guarda intorno spaesato e poi inizia a fare show. È entrato, tra le bordate di applausi degli irriducibili, quelli che lo seguono da decenni e che anche qui mandano a memoria i soliti cori, «aleee alè alè alè Vascooo, Vascoooo», a presentare il film tratto dai due concerti con 140mila persone in totale.

 

Si intitola «Vasco Live Roma Circo Massimo XXII» è tale quale il concerto, da XI Comandamento fino ad Albachiara, il tutto girato da 27 telecamere guidate dall'ormai espertissimo Pepsy Romanoff. «Sul palco c'era un'energia pazzesca» conferma lui, mentre il chitarrista Vince Pastano, che è pure direttore dello show, riassume così lo show e, volendo, anche il Vasco di questo periodo: «Più scarno e meno tecnologico possibile».

 

vasco rossi foto di bacco (4)

Si è capito subito com'era il Vasco 2022, fin dalla prima data a Trento il 20 maggio davanti a 120mila spettatori praticamente increduli di poter tornare a sentire una chitarra e una batteria al massimo del volume in un concerto: «L'anno scorso in questo periodo non sapevamo neppure se avremmo potuto suonare a maggio, eravamo piazzati così. Abbiamo sperato e abbiamo avuto fortuna perché a Trento, alla fine di maggio, avrebbe pure potuto esserci la neve». Invece no: tutto è filato liscio. Per il pubblico. Ma non per lui.

 

«Ci sono state tante di quelle polemiche e ce ne sono ancora - ridacchia - ma dopo due terribili anni di pandemia è stata per tutti una sensazione potentissima». In effetti il suo tour si è rivelato quello più «muscoloso» dell'anno, persino più potente - si dice - dello show dei Maneskin, che peraltro pestano sodo. «Ed è stato anche il più seguito», dice Vasco che scaramanticamente aggiunge: «Ancora una volta, forse l'ultima, mi godo questo primato».

 

giulia matteucci davide rossi foto di bacco (2)

In effetti 701mila spettatori non sono pochi. E, nel periodo in cui si parla sempre più di biglietti venduti e sempre meno di qualità dei concerti, è un primato che non passa inosservato. Però Vasco Rossi è diventato il «Komandante» proprio perché ha il graffio istintivo che lo allontana da quei luoghi che rischiano di diventare comuni. Difatti dice: «Adesso sold out non lo diciamo più, tutti parlano di sold out, tutti fanno sold out. C'è un posto da 100 spettatori e parlano di sold out». Tiè.

 

Anche se è nascosto dietro ai soliti occhiali da sole e un cappellino lo rende ancora più impenetrabile, Vasco Rossi, 70 anni tondi tondi, è ancora una rockstar vecchio stile che, se parla, dice sempre qualcosa. «È un periodo orribile, noi facciamo della musica per restare almeno un po' in un'altra dimensione». Anche per questo, il suo repertorio si è, anno dopo anno, spogliato di qualsiasi tentennamento barocco, ha asciugato il più possibile l'enfasi tecnologica degli arrangiamenti e ha scarnificato le canzoni. Come dice Vince Pastano, «non è heavy metal, è solo musica scarna». Però dal vivo il risultato è quello, un muro del suono che «spettina» e una inusuale concessione al virtuosismo.

 

la band di vasco foto di bacco

Nell'epoca del tutti fanno tutto grazie al digitale, nei concerti di Vasco ci sono ancora polpastrelli che si appoggiano sulle tastiere, bacchette che picchiano sui tamburi e sensibilità che si incrociano al volo nell'attimo di una canzone. «E allora il prossimo anno faremo la seconda parte del tour, a giugno, in stadi dove non siamo passati al primo giro». Ossia: debutto il 6 e 7 giugno al Dall'Ara di Bologna, poi il 16 e 17 all'Olimpico di Roma, poi 22 e 23 al Barbera di Palermo e infine il 28 e 29 giugno allo stadio Arechi di Salerno «dove ho fatto il militare nei carristi». E stop. Il pubblico applaude. Vasco torna dietro le quinte e nei prossimi giorni volerà a Los Angeles in attesa che, a giugno, si riaccendano le luci dello show più visto da decenni, quello del Kom.

influencer foto di baccovasco rossi foto di bacco (7)giulia matteucci davide rossi foto di baccopepsy romanoff foto di baccoil popolo di vasco foto di baccocomica cosmica foto di baccovasco rossi foto di bacco (3)alessandro onorato susanna galeazzi foto di baccogino castaldo foto di baccovasco rossi foto di bacco (2)enula e isabella foto di baccopiotta tommaso zanello foto di baccolorenzo flenghi foto di baccodiego spagnoli gino castaldo foto di baccoil popolo di vasco foto di bacco (7)enula foto di baccoalessandro onorato foto di baccoenula foto di bacco (2)isabella foto di baccoil popolo di vasco foto di bacco (5)il popolo di vasco foto di bacco (4)enula foto di bacco (3)il popolo di vasco foto di bacco (8)giulia matteucci foto di baccovasco rossi foto di bacco (6)il popolo di vasco foto di bacco (3)il popolo di vasco foto di bacco(6)filippo giaccone foto di baccopepsy romanoff foto di bacco (8)vasco rossi pepsy romanoff foto di baccolupita barriga giuseppe pedersoli foto di baccoil popolo di vasco foto di bacco (2)vasco rossi foto di bacco (5)

 

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...