mario draghi gas

COME DAGO-RIVELATO, DRAGHI AL CONSIGLIO EUROPEO HA FATTO IL MATTATORE E HA LOTTATO CONTRO IL PREMIER OLANDESE RUTTE, CHE INSIEME AI TEDESCHI SI OPPONE AL TETTO AL PREZZO DEL GAS, CON LA SCUSA DEL LIBERO MERCATO. ALLA FINE L’HA SPUNTATA “MARIOPIO”: NELLE CONCLUSIONI SI PARLA DI UN LIMITE AL COSTO, ANCHE SE IN MANIERA MOLTO SFUMATA E LA DECISIONE È RINVIATA – SIGLATA L’INTESA SU STOCCAGGI COMUNI E ACQUISTI CONGIUNTI

mario draghi consiglio europeo

DAGOREPORT! DRAGHI A TUTTO GAS - AL CONSIGLIO EUROPEO MARIOPIO LA FA DA MATTATORE SU INFLAZIONE E CONTENIMENTO DEL PREZZO DEL GAS. L’INCONTRO PIÙ OSTICO È STATO CON IL PREMIER OLANDESE RUTTE CHE SI OPPONE AL PREZZO UNICO DEL GAS (E TE CREDO: LE CONTRATTAZIONI AVVENGONO AD AMSTERDAM). E DRAGHI GLI SPIEGATO COME SI PUÒ OVVIARE AI LORO MANCATI GUADAGNI - QUASI RAGGIUNTO UN ACCORDO PER QUANTO ATTIENE ALLO STOCCAGGIO UNICO EUROPEO AL FINE DI CALMIERARE IL PREZZO DI GAS E PETROLIO

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagoreport-draghi-tutto-gas-consiglio-europeo-mariopio-fa-304369.htm

mario draghi kyriakos mitsotakis al consiglio europeo

 

L'EUROPA UE, ACCORDO A METÀ SULL'ENERGIA RINVIATO IL TETTO AL PREZZO DEL GAS

Marco Bresolin per “La Stampa”

 

Dieci ore di discussioni lunghe e difficili. Certamente più del previsto. Con un esito che di fatto rinvia di un paio di mesi la ricerca di una soluzione, ancora lontana. La questione dei prezzi dell'energia continua a dividere i Paesi europei, che però trovano il modo per non spaccarsi apertamente e alla fine siglano un'intesa su un testo di conclusioni che permette a tutti di ribadire le proprie posizioni.

 

IL PREMIER OLANDESE RUTTE E MARIO DRAGHI

Da una parte il fronte "interventista" dei mediterranei, sostenuti da alcuni Stati dell'Est, che vogliono regolamentare il mercato attraverso tetti al prezzo del gas e dell'elettricità. Dall'altro i sostenitori del libero mercato che invece continuano a resistere: «La Germania e altri Paesi sono molto scettici quando si tratta di interventi sul mercato dell'energia perché si mettono a rischio le forniture e non c'è un effetto sostenibile sui prezzi».

 

mario draghi ursula von der leyen

Per Mario Draghi l'aver inserito la parola «tetto al prezzo del gas» nelle conclusioni rappresenta un risultato positivo: il premier è convinto di aver rotto un argine. Il paragrafo in questione, letto tra le righe, è però molto sfumato.

 

Dice che il Consiglio europeo «incarica il Consiglio e la Commissione, di consultare con urgenza le parti interessate nel settore dell'energia e di discutere se e come le opzioni a breve termine presentate dalla Commissione contribuirebbero a ridurre il prezzo del gas e ad affrontare l'effetto contagio sui mercati dell'energia elettrica».

 

le vie del gas russo

Le opzioni a cui il testo fa riferimento sono elencate in una parentesi e tra queste figura anche il tetto al prezzo del gas. Ma, appunto, c'è l'incarico a «discutere se e come» queste opzioni potrebbero contribuire a far abbassare il prezzo del gas. Non è detto che questo sfocerà in una proposta legislativa.

 

Per Roma e Atene, comunque, l'importante era mantenere aperta questa strada, ancora oggi osteggiata da diversi governi. Ursula von der Leyen ha annunciato che a maggio presenterà delle «opzioni» per separare il prezzo del gas da quello dell'elettricità, in modo da ridurre l'effetto contagio del caro-metano sulle bollette dei Paesi che utilizzano altre fonti.

 

mario draghi josep borrell

È uno dei cavalli di battaglia della Spagna, che ieri - dopo aver fatto filtrare una minaccia di veto - ha ottenuto la possibilità di un "trattamento speciale" per la penisola iberica che dunque riguarderà anche il Portogallo. «Quest' area - ha spiegato Ursula von der Leyen - ha una situazione molto speciale. Lì il mix energetico ha un'alta quota di rinnovabili, ma con pochissime interconnessioni.

 

joe biden mario draghi

Quindi abbiamo concordato un possibile trattamento speciale per la penisola iberica in modo che possa affrontare questa situazione specifica». Come previsto, è stata siglata l'intesa sugli stoccaggi comuni e sugli acquisti congiunti di gas.

 

Anche se nelle conclusioni è stato esplicitato il carattere «volontario» della partecipazione agli appalti. Però c'è stata un'aggiunta importante: su proposta di Charles Michel, alla piattaforma per gli acquisti comuni di gas, gas naturale liquefatto e idrogeno potranno partecipare anche i Paesi dei Balcani occidentali e i tre Stati "associati" del Partenariato orientale, vale a dire Ucraina, Moldavia e Georgia.

NORD STREAM

 

Una svolta che fonti Ue definiscono «cruciale» per la Moldavia e che è stata subito accolta con entusiasmo dal presidente serbo Aleksandar Vucic. L'obiettivo ora è accelerare con la dipendenza dal gas russo, anche se non sarà un percorso facile e nemmeno rapido. Però l'Ue deve mettere in conto una possibile interruzione improvvisa perché, tra le sanzioni, sullo sfondo rimane l'eventualità di un embargo sull'import di metano.

mario draghi conferenza stampa consiglio europeo bruxelles 3

 

E soprattutto perché va ancora sciolto il nodo legato alla richiesta di Vladimir Putin di pagare le forniture in rubli. I leader ne hanno discusso anche ieri e hanno ribadito la linea della fermezza: si tratta di una violazione dei contratti e per questo nessuno pagherà con la moneta russa. Joe Biden ha confermato che nel corso del 2022 gli Usa garantiranno all'Ue la consegna di 15 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto.

 

Si tratta di forniture aggiuntive che si sommeranno ai 22 miliardi di metri cubi già previsti. In prospettiva gli Stati Uniti hanno promesso la fornitura di 50 miliardi di metri cubi di gas da qui al 2030 «a prezzi accessibili», ma l'Europa dovrà investire in infrastrutture e in terminali per la rigassificazione.

 

 

 

IL PREMIER OLANDESE RUTTE CON MARIO DRAGHI

 

 

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