“ESISTE UN PIANO IRANIANO PER UCCIDERE TRUMP” - LA RIVELAZIONE ARRIVA DALLA "CNN" – TEHERAN, CHE RESPINGE LE ACCUSE, VUOLE VENDICARE LA MORTE DEL GENERALE QASSEM SOLEIMANI, CAPO DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE UCCISO NEL 2020 - ALCUNE SETTIMANE FA LA SOFFIATA AI SERVIZI USA. MA THOMAS MATTHEW CROOKS CHE HA SPARATO CONTRO IL LEADER REPUBBLICANO E' ESTRANEO AL COMPLOTTO – SALE LA TENSIONE: LE FORZE DELL'ORDINE DI MILWAUKEE ARRESTANO VICINO ALLA CONVENTION REPUBBLICANA UN 21ENNE VISTO CON UN'ARMA E UN PASSAMONTAGNA - IL SONDAGGIO CHOC DEL "NEW YORK TIMES" SECONDO CUI...
ARRESTATO 21ENNE CON ARMA E ZAINO TATTICO
DONALD TRUMP FERITO DOPO L ATTENTATO A BUTLER, IN PENNSYLVANIA
Le forze dell'ordine di Milwaukee hanno arrestato un ragazzo di 21 anni che è stato visto con un'arma e un passamontagna: aveva anche uno zaino tattico ed era a pochi isolati dalla Convention repubblicana al Fiserv Forum. La polizia ha reso noto che non aveva un permesso per portare un'arma nascosta in Wisconsin o in qualsiasi altro stato.
“COMPLOTTO IRANIANO PER UCCIDERE IL TYCOON”
Anna Lombardi per la Repubblica - Estratti
Alcune settimane fa una fonte credibile ha svelato ai servizi segreti americani l’esistenza di un complotto iraniano per assassinare Donald Trump. E questi hanno preso la soffiata così sul serio da avvertire dei rischi — ben prima dell’attacco di sabato scorso — i responsabili della campagna dell’ex presidente e da aumentare il livello dei dispositivi di sicurezza per il tycoon.
La rivelazione arriva dalla Cnn e accresce lo sbigottimento per le enormi falle nella sicurezza riscontrate a Butler, la sede del comizio in Pennsylvania dove Thomas Matthew Crooks è riuscito a sparare contro il leader repubblicano da un tetto distante appena 130 metri dal palco, nonostante i suoi movimenti sospetti fossero stati notati ben 30 minuti prima.
Addirittura, secondo Cbs, un agente sarebbe stato minacciato da Crooks con l’arma, ma non avrebbe fatto nulla.
una foto di trump bruciata a kerman
Il ragazzo, su cui sono ancora in corso le indagini, sarebbe estraneo al complotto. Almeno a quel che sappiamo ora. Lo conferma Adrienne Watson, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale: «Gli apparecchi elettronici dell’attentatore sono nelle mani degli inquirenti ma non è ancora emerso granché. Al momento, non sono stati identificati legami tra lui e altri possibili co-cospiratori, stranieri o americani».
L’agenzia governativa avrebbe ripetutamente sconsigliato agli organizzatori dei comizi del tycoon di tenere manifestazioni affollate e all’aperto. Interrogati in merito da Cnn gli uomini della campagna di Trump si sono trincerati dietro il «No comment»: «Rivolgete le vostre domande al Secret Service».
DONALD TRUMP CON LA BENDA ALL ORECCHIO ALLA CONVENTION REPUBBLICANA DI MILWAUKEE
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Non è la prima volta che Teheran minaccia alti funzionari americani: dopo che il generale Qassem Soleimani, capo delle guardie rivoluzionarie fu ucciso nel 2020, il Dipartimento di Giustizia sventò un complotto per uccidere John Bolton, consigliere per la Sicurezza nazionale e l’ex segretario di Stato Mike Pompeo.
Entrambi restano sotto scorta. Il timore che Trump sia nel mirino non è nuovo ma nuove sono le recenti minacce che coincidono pure con messaggi ostili postati online da account iraniani e rilanciati dai media di Stato
PERCHÉ ORA TRUMP DOVREBBE MODERARSI
Stefano Mannoni per Milano Finanza - Estratti
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Il grande interrogativo è come sia stato possibile giungere a tanta esplosione di violenza.
L’intuizione ampiamente condivisa è che questo attentato appartenga a una categoria diversa da quelli che hanno colpito in passato i presidenti John F. Kennedy e Ronald Reagan, dove era chiaramente riconoscibile la matrice solitaria e folle del gesto.
THOMAS MATTHEW CROOKS E IL SUO FUCILE SEMIAUTOMATICO AR15
Questa volta l’atto di violenza è maturato in un clima contrassegnato da anni dall’estremismo verbale e dal disconoscimento della legittimità dell’avversario, con buona pace per la venerazione delle procedure costituzionali per la selezione del vincitore.
UN SOSTENITORE DI TRUMP CON IL CARTELLO FIGHT FIGHT FIGHT
Prova ne è data da un sondaggio riportato dal New York Times secondo il quale 10% degli intervistati ritenevano, fino a un mese fa, giustificato l’uso della forza per impedire a Donald Trump di divenire presidente e il 7% all’opposto giudicava che fosse legittima la violenza per consentire a Trump di conquistare la Casa Bianca.
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CECCHINI DEL SECRET SERVICE BUTLER - LUOGO DELL ATTENTATO A DONALD TRUMPdonald trump
THOMAS MATTHEW CROOKS DONALD TRUMP ATTENTATO BUTLER PENNSYLVANIATHOMAS MATTHEW CROOKSTHOMAS MATTHEW CROOKS