bombardamento su gaza

IL CONFLITTO A GAZA PASSA ANCHE PER LA GUERRA...SUI NUMERI – OGNI VOLTA CHE ESCE UN NUOVO REPORT SULLE VITTIME, SCATTA LA POLEMICA SULLA SUA AFFIDABILITÀ (I NUMERI VENGONO FORNITI DAL MINISTERO DELLA SALUTE GESTITO DA HAMAS) - SECONDO LA "HENRY JACKSON SOCIETY", ISTITUTO CONSERVATORE BRITANNICO, CI SAREBBERO GRAVI IMPRECISIONI NELLE CAUSE DI DECESSO FORNITE DAI PALESTINESI: OLTRE ALLA CLASSIFICAZIONE SBAGLIATA DEI MORTI, SI SOTTOLINEA L’ASSENZA DI DECESSI PER CAUSE NATURALI E QUELLA DEI…

Estratto dell’articolo di Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”

 

strage di civili a beit lahia a gaza 8

«Sono quasi 46 mila». «No, sono più di tre volte tanto». «Macché, i dati sono sovrastimati». La guerra Israele-Gaza è anche una guerra di numeri: quelli più neri, cioè i morti dall’inizio del conflitto a oggi.

È dal primo giorno che le parti si accusano l’un l’altra di non dire la verità sulle vittime del conflitto. Il «genocidio» evocato da un lato diventa «bilancio falso e gonfiato» dall’altro. E ogni volta che qualcuno presenta uno studio nuovo sui dati si riaccende la polemica.

 

strage di civili a beit lahia a gaza 9

L’ultima è di pochi giorni fa. «Conteggio discutibile: analisi sul bilancio delle vittime calcolate dal ministero della Salute gestito da Hamas a Gaza», dice il titolo di un rapporto diffuso dalla Henry Jackson Society (HJS), istituto con sede nel Regno Unito che Wikipedia colloca nella «destra, neoliberista e neoconservatrice». Un rapporto che sta facendo molto rumore fra analisti, commentatori, giornalisti. Soprattutto in Israele. Molto rumore perché si riapre il contrasto (presente fin dal primo giorno) sull’affidabilità delle cifre di morti e feriti fornite quotidianamente dal ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas.

strage di civili a beit lahia a gaza 6

 

In sostanza questo studio dice che ci sarebbero gravi imprecisioni nelle cause di decesso fornite dai palestinesi: per esempio classificazione sbagliata dei morti (della loro età, in particolare, con adulti conteggiati come bambini) e attribuzione erronea delle responsabilità.

Gli autori del report notano, nel conteggio totale dei morti a Gaza, l’assenza dei decessi naturali (circa 5.000) e quella dei combattenti di Hamas (più o meno 17 mila).

strage di civili a beit lahia a gaza 5

 

Nessuna distinzione — dicono — fra le vittime causate dai bombardamenti di Israele e quelle cadute per i razzi di Hamas, come le persone in coda per la distribuzione di aiuti alimentari. Insomma: il numero delle vittime sarebbe «sistematicamente gonfiato».

Quindi non i circa 46 mila morti contati finora dall’inizio della guerra ma molti meno, ipotizza HJS. Con i media internazionali che «solo nella misura del 5% utilizzano il conteggio fornito da Israele». Il resto — dice — prende per buoni i dati palestinesi

 

strage di civili a beit lahia a gaza 7

Ma la questione dei numeri e della loro affidabilità è tutt’altro che nuova. Mentre l’agenzia di stampa turca Anadolu Ajansi (del governo) risponde alle stime di HJS parlando di «genocidio» e indica «più di 152.000 morti e feriti palestinesi», viene in mente l’inchiesta del quotidiano francese Le Monde che, a un anno dall’attacco del 7 ottobre 2023, spiegò perché le cifre di Hamas «sono affidabili e forse persino sottostimate». […]

strage di civili a beit lahia a gaza 3strage di civili a beit lahia a gaza 2bombardamenti sulla striscia di gaza 9 ottobre 2023 strage di civili a beit lahia a gaza 1strage di civili a beit lahia a gaza 10strage di civili a beit lahia a gaza 11strage di civili a beit lahia a gaza 12strage di civili a beit lahia a gaza 4

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…