terry kelly

“ADORO PETTINARE LE BAMBOLE E CON LORO MI RILASSO” - IL RITRATTONE DI TERRY DARRELL KELLY, IL CRIMINALE CHE HA SEQUESTRATO LA PICCOLA CLEO – PERCHE’ L’HA RAPITA? COSA LE HA FATTO DURANTE I 18 GIORNI DI PRIGIONIA? SEGUIVA SUI SOCIAL I GENITORI DELLA BIMBA. IN TRIBUNALE NON SI È DICHIARATO COLPEVOLE E HA MINACCIATO DUE GIORNALISTI: “CHE CI FATE QUI? ATTENTI CHE POI VI VENGO A CERCARE!” - VIDEO

 

Francesca Pierantozzi per "il Messaggero"

 

terry kelly

Terry Darrell Kelly si è presentato davanti al giudice del tribunale di Carnarvon con i piedi scalzi, una t-shirt nera, il volto semicoperto da una massa di ricci, accompagnato da un avvocato d'ufficio del servizio legale dell'Australia Occidentale per gli aborigeni, ha annuito quando gli hanno notificato il capo d'imputazione - sequestro di minore di anni 16 - non ha chiesto di poter uscire su cauzione, non si è dichiarato colpevole, si è solo rivolto gridando ai due giornalisti della tv australiana Abc: «Che ci fate qui? Attenti che poi vi vengo a cercare!».

 

terry kelly

LA PRIMA UDIENZA Terry Kelly aspetterà in carcere il 6 dicembre, quando è fissata la prima udienza sul rapimento di Cleo Smith. La piccola di 4 anni è tornata a casa, dopo 18 giorni di buio, in cui una task force ha lavorato notte e giorno per riportarla a casa. «Sta bene» ha detto la madre Ellie Smith: era stata lei a scoprire all'alba del 16 ottobre che sua figlia era scomparsa dalla tenda dove dovevano passare un week end in campeggio, in riva all'oceano, a una sessantina di chilometri da casa.

 

Per 18 giorni, Cleo è rimasta chiusa in una villetta malandata al 18 di Tonkin Crescent di Carnarvon, a sette minuti di macchina da casa sua, a due minuti dal quartier generale della polizia che la stava cercando dovunque. Kelly aveva oscurato tutte le finestre, piazzato i suoi due cani a guardia dell'ingresso.

 

cleo

A Cleo, però, non avrebbe fatto nessuna violenza. Secondo le prime informazioni le ha comprato pigiamini nuovi e giocattoli, le ha dato da mangiare, l'ha tenuta pulita. Su un lettino a giocare l'hanno trovata gli agenti quando hanno sfondato la porta l'altra notte. «Incredibilmente vispa e sorridente», hanno detto. Oggi un esperto psicologo inviato da Perth comincerà a interrogarla, per cercare di capire cosa è accaduto in questi 18 giorni. Tutta da verificare anche la personalità e le motivazioni di Terry Kelly. La polizia dice poco: «L'inchiesta è in corso» continua a ripetere il sergente Cameron Blaine che ha guidato la squadra che ha liberato Cleo.

 

cleo

In tribunale, un agente si è sbilanciato dicendo che «il rapimento forse non era pianificato»: Kelly si sarebbe trovato per caso al campeggio Quobba Blowhole il 16 ottobre. Spiegazione non convincente. Gli abitanti di Brockman, il sobborgo di Carnarvon (900 chilometri a nord di Perth, in Australia Occidentale) dove è nato e sempre vissuto Terry Kelly, da solo, dopo la morte della nonna che lo ha cresciuto, sanno che è un tipo «calmo ma strano», un «solitario».

 

cleo rapitore

Ancora di più sembrano raccontare i diversi profili social riconducibili a lui. In uno, a nome di Bratz de Luca, si dice «mezzo italiano, di mamma italiana» e sfoga tutta la sua passione per le bambole, in particolare le bambole Bratz. Una vera ossessione: «Amo le mie bambole scrive adoro portarle in giro, pettinarle, fare selfie con loro». Una foto lo riprende con due bambole in braccio: «Non c'è niente di meglio che rilassarsi in casa con le mie bambole Bratz».

 

Di sé, dice di essere un «cocco di mamma», di avere almeno cinque figli: solo che è stata la nonna a crescerlo, e non ha mai avuto figli. Una foto mostra una camera forse quella in cui ha tenuto Cloe per 18 giorni con scaffali fino al soffitto e anche davanti alle finestre, pieni di decine e decine di bambole Bratz.

 

cleo smith ritrovamento

S' intravede anche un lettino, con lenzuola rosa. In un altro profilo social c'è tra gli amici anche la mamma di Cleo, Ellie Smith. Lui seguiva i genitori della bimba. Tra i suoi altri amici molti profili di ragazze e ragazzine e anche di famiglie con figli piccoli che amano viaggiare. Per questo forse sapeva che quel fine settimana di ottobre avrebbe trovato la famiglia della piccola Cloe a Quobba Blowhole. A tradirlo - oltre ai vicini che lo hanno visto acquistare pannolini e caramelle - la sua auto: una videocamera l'avrebbe ripresa alle tre del mattino del 17 ottobre poco lontano dal campeggio.

cleo smith scomparsacleo smithla madre di cleo smith 1la madre di cleo smith e il compagno 2il campeggio da dove e' sparita cleo smith 2il campeggio da dove e' sparita cleo smith 3la madre di cleo smith e il compagno 1il campeggio da dove e' sparita cleo smith 1terry kelly 2

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…