ALLUVIONATI PER SEMPRE - NIENTE COPERTURE PER LE AGEVOLAZIONI AI SARDI VITTIME DEL MALTEMPO, E TRA I DEPUTATI ISOLANI MONTA LA PROTESTA: “TROVANO I SOLDI PER LO SCOGLIO DI BUDELLI E NON PER CHI HA PERSO LA CASA!”


1. SALTANO TRE MILIONI PER GLI ALLUVIONATI SARDI, LA STESSA CIFRA TROVATA PER L'INUTILE ACQUISTO DELL'ISOLA DI BUDELLI

"Gli alluvionati restano senza sgravi, mentre 3 milioni di euro vengono sepolti in uno scoglio già tutelatissimo". E' questa l'accusa che circola tra le poltroncine del Transatlantico, coi i deputati sardi inferociti per la bocciatura delle agevolazioni economiche per gli alluvionati dello scorso novembre.

Obiettivo delle polemiche è il presidente della commissione Bilancio, il lettiano Francesco Boccia, reo di aver ascoltato le sirene ambientaliste dei Verdi di Pecoraro Scanio per trovare la copertura al riacquisto dell'Isola di Budelli: 3 milioni di euro, esattamente la stessa cifra che è mancata oggi in aula a Montecitorio. E pensare che persino la commissione Ambiente di Montecitorio aveva silurato quella spesa. I peones della Gallura annunciano battaglia: "Ora mandiamo Boccia a parlare con i cittadini esasperati per la casa ancora allagata".


2. ALLUVIONE SARDEGNA: BOCCIATI EMENDAMENTI, INSORGONO DEPUTATI SARDI =
(AGI) - I deputati sardi Roberto Capelli (Cd), Mauro Pili (Misto) e Romina Mura (Pd) insorgono contro la bocciatura, oggi alla Camera, degli emendamenti a favore delle popolazioni colpite dall'alluvione del 18 novembre scorso nell'isola, su cui il governo aveva espresso parere contrario. Non e passata - riferiscono i parlamentari sardi - la richiesta di rinviare il pagamento delle imposte per i contribuenti delle zone devastate dal Ciclone Cleopatra e che ancora non si sono riprese dai danni subiti, ne la misura delle agevolazioni dei finanziamenti bancari per la ricostruzione.

"Lascia esterrefatti la bocciatura, chiesta e ottenuta dal governo alla Camera, degli emendamenti che avrebbero consentito di alleggerire il peso del fisco per le aree della Sardegna colpite dall'alluvione dello scorso novembre e di agevolare i finanziamenti bancari per la ricostruzione", protesta Capelli. "Il governo che vuole essere ricordato per le date certe, in aula ha preferito solo prendere tempo, dando, anzi, la notizia che le coperture trovate nell'ambito di altri decreti pro decaduti non ci sono più e dovranno, semmai, essere ritrovate".

Dopo gli interventi di maggioranza e opposizione sul caso Sardegna, riferisce Capelli, il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti si e impegnato a riprendere la questione al Senato al piu presto. "Ad oggi, pero", conclude il deputato sardo del Cd, "e sconsolante osservare che per la Sardegna lo Stato non c'e". "Non possiamo andare oltre, la misura per i sardi e colma", protesta Mura, oggi assente per problemi di salute, fra i firmatari con altri colleghi sardi del Pd di un emendamento sulla proroga dei pagamenti delle imposte. "Quanto accaduto oggi alla Camera rappresenta un vulnus che il governo deve sanare, non oltre la prossima settimana, in Senato".

3. MALTEMPO: PILI, GOVERNO NEGA A SARDI 3,2 MLN PER INTERESSI AGEVOLATI
(Adnkronos) - "Un governo di incapaci che nega alla Sardegna anche la modesta cifra di 3,2 milioni di euro per pagare gli interessi dei debiti che i cittadini avrebbero potuto contrarre per pagarsi i danni dell'alluvione" del 18 novembre scorso. E' il commento del deputato Mauro Pili (Unidos) intervenendo in aula sull'emendamento proposto dal M5S che reiterava la proposta del governo "di un indebitamento di 90 milioni di euro per i cittadini colpiti dall'alluvione i cui interessi avrebbe dovuto pagare lo Stato" e per il quale il governo ha espresso, invece, parere contrario.

"Ancora una volta l'esecutivo ha dimostrato il totale menefreghismo nei confronti della Sardegna. Un atteggiamento nefasto che fa calare la maschera anche su quell'annuncio falso del primo consiglio dei ministri presieduto da Renzi dove era stato annunciato un decreto legge che avrebbe dovuto prevedente uno stanziamento di 3,2 milioni di euro per la contrazione di debiti da parte dei cittadini per 90 milioni di euro per pagarsi i danni dell'alluvione", dice Pili.

"Quanto e' accaduto oggi e' semplicemente disarmante. Si trattava di emendamenti fotocopia (M5S e Pd) di quanto contenuto nel precedente decreto "Salva Roma" proprio per questo irragionevole e stolto il parere contrario del governo. Un governo che continua a non stanziare un euro per pagare i danni e risarcire concretamente, e non con debiti, i cittadini e le imprese colpite dall'alluvione".

"E' vergognoso - ha detto Pili -che ci siano esponenti della maggioranza che difendono questo vergognoso atteggiamento del governo che vuole mettere ancor piu' in ginocchio chi ha subito una devastante e drammatica alluvione, perdendo tutto".

 

nunzia de girolamo francesco boccia Francesco Boccia ciclone sardegnaciclone sardegnaCICLONE SARDEGNA pecoraro scanio ride in chiesa ai funerali di nassiriya berlusca20 mauro piliMATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSE

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…