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ANGELONA, ABBIAMO UN NAZI-PROBLEMA! – VIDEO: VERGOGNA A CHEMNITZ DOVE, DOPO UN ACCOLTELLAMENTO DI UN 35ENNE DA PARTE DI DUE IMMIGRATI, È SCATTATA LA CACCIA ALLO STRANIERO: HOOLIGAN, NEONAZISTI, NAZIONALISTI, MILITANTI DELLA DESTRA POPULISTA AFD, HANNO PRESO D'ASSALTO IL CENTRO DELLA CITTÀ URLANDO SLOGAN XENOFOBI E AGGREDENDO MIGRANTI E PASSANTI – BILANCIO? POLIZIA IMPREPARATA E FALLIMENTO DELLA POLITICA

 

Tonia Mastrobuoni per "www.repubblica.it"

 

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Loquacissimo e costantemente in allarme sui profughi, il ministro dell'Interno Horst Seehofer (Csu) tace ostinatamente su una delle vicende più oscure che siano accadute in Germania negli ultimi anni.

 

Perciò i Verdi hanno chiesto stamane le sue dimissioni. E chiunque sia stato testimone delle 48 ore a Chemnitz che hanno sconvolto un'intera nazione parla di "zona franca", di "fallimento dello stato di diritto" o di una "tentata guerra civile". Qualcuno evoca persino i pogrom dei nazisti contro gli ebrei.

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Inequivocabilmente, nei due giorni in cui hooligan, neonazisti e nazionalisti, ma anche militanti della destra populista Afd, hanno preso d'assalto il centro della vecchia Karl-Marx-Stadt dando la caccia a migranti, antifascisti, giornalisti o semplici passanti, la polizia ha fallito e i politici locali sono stati a dir poco timidi nella condanna dell'accaduto.

 

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Domenica, dopo che un 35enne tedesco era stato accoltellato a morte da un iracheno e un siriano, nei circoli degli hooligan era partito un tam tam rimbalzato su siti estremisti come "Kaotic Chemnitz", ma anche l'Afd locale aveva chiesto di scendere in strada "perché lo Stato non riesce più a proteggere i suoi cittadini". Circa 800 holligan ed estremisti di destra avevano sfilato per il centro di Chemnitz, in serata, scandendo slogan xenofobi e aggredendo migranti e passanti. 

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Lunedì mattina la condanna immediata dell'episodio è arrivata anche dal portavoce di Angela Merkel, che ha condannato la "inaccettabile" logica da "giustizia-fai-da-te". E il governatore della Sassonia ha parlato di un episodio "schifoso". Ma nel pomeriggio la destra si è nuovamente data appuntamento sotto la statua di Marx e ha provocato ore di scontri con i contro-manifestanti, con lanci di bottiglie, petardi e slogan xenofobi.

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Il bilancio degli scontri di lunedì, che per ammissione del ministro dell’Interno Roland Woeller (Cdu) segnano "una nuova dimensione dell’escalation" - con i manifestanti che facevano il saluto nazista davanti alle telecamere accese di tutto il mondo e la polizia che cercava goffamente e inutilmente di tenere il corteo bruno separato dagli antifascisti che manifestavano contro - è desolante. 

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La ricostruzione del capo del sindacato della polizia, Oliver Manchov parla di un fallimento della politica, che sarebbe corresponsabile di uno sviluppo che "trasforma ogni rissa di un villaggio in una caccia allo straniero". E punta il dito contro i tagli al personale, mentre "casi come Chemnitz richiederebbero l'impegno di centinaia di colleghi".

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Ma che la capa della polizia Sonja Penzel si affretti oggi a dichiarare che "eravamo ben preparati" sfiora davvero il ridicolo. La magistratura indaga su dieci saluti hitleriani, cerca di risalire dalle immagini agli autori: molti erano stati fatti provocatoriamente davanti ad alcuni agenti della polizia. Lì per lì nessuno li ha fermati.

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