de sica ansia 1

BOCCATA D'ANSIA - TUTTI L'HANNO PROVATA (ALMENO UN PO') MA NESSUNO SA BENE COS'È - IL CONSUMO DI FARMACI PER IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI D'ANSIA È AUMENTATO DELL' 8 PER CENTO - CRESCE IL CONSUMO NEGLI UNDER 35, ANCHE FRA GLI ADOLESCENTI (IN MODO SPESSO ILLEGALE) CHE RICORRONO ALL'ALPRAZOLAM CON LE STESSE MODALITÀ DI ALCOL E CANNABIS...

Valentina Di Mattei* per “Salute - Corriere della sera”

*psicologa clinica Ospedale San Raffaele, professore Università Vita e Salute San Raffaele, Milano.

 

ansia

Inizia e finisce con la prima lettera dell' alfabeto. Quando scatta, traccia una curva che parte da zero, si impenna e quando va bene torna a zero. A volte ci salva la vita, altre è all' origine di una folle sensazione di star per morire. Può essere leggera o estremamente materiale, corporea. Compare come una stoccata nel cuore della notte o è presente già al risveglio. Ama maschere e travestimenti. È sulla bocca di tutti perché tutti la conoscono e molti ne soffrono.

 

È l' ansia. Secondo uno studio dell' Istituto di Fisiologia clinica del Cnr circa il 15 per cento degli italiani fa uso di psicofarmaci. Anche l' ultimo rapporto Osmed di Aifa, riporta che nel 2017 oltre 2 milioni di individui, su circa 35 milioni, hanno ricevuto almeno una prescrizione di antidepressivi. E il consumo di farmaci per il trattamento dei disturbi d' ansia è aumentato dell' 8 per cento, una curva in crescita e prima voce di spesa dei medicinali a carico del cittadino.

 

ansia

Si assumono con funzione ansiolitica, sedativa o ipnotica. L' ansia infatti interferisce con l' addormentamento, con il risveglio e con la continuità del sonno. Cresce il consumo negli under 35, anche fra gli adolescenti (in modo spesso illegale) che ricorrono all' alprazolam con le stesse modalità di alcol e cannabis, a loro volta usati impropriamente come ansiolitici.

 

Ma che cos' è l' ansia? Sappiamo che appartiene alla sfera dell' affettività e può avere intensità e cause diverse. Situazionale, cronica, sociale, libera fluttuante, da prestazione. Sono tante le modalità con cui si presenta. Ma innanzitutto esiste un' ansia fisiologica, normale, che da un punto di vista dell' evoluzione ci ha salvato mettendoci in fuga di fronte a una tigre. Però in molte circostanze le stesse risposte risultano inadeguate o addirittura patologiche.

 

ansia estate 4

Non bisogna infatti dimenticare che prima di tutto l' ansia normale è un fenomeno essenziale per la sopravvivenza, un' allerta psichica dell' organismo con conseguente attivazione generale. È una reazione d' allarme, legata all' evoluzione, alla base della nota risposta al pericolo, fight or flight (combatti o scappa). Non interferisce dunque negativamente con la reazione del soggetto alla situazione, anzi, attiva e potenzia le capacità di affrontarla.

 

Possiamo ben comprendere il rapporto tra ansia e prestazione pensando ai periodi di esame, «pericoli» più comuni delle tigri ai giorni nostri. Ad esempio, la mamma di Bianca, una bambina di seconda elementare, racconta di averla dovuta consolare perché si era «alzata con l' ansia» per le prove di esame Invalsi. Affrontate le prove, l' ansia non c' era più, lasciando il posto a un senso di leggerezza. Ma senza l' ansia Bianca non avrebbe rinunciato a qualche ora di gioco per ripassare le tabelline.

 

Un po' d' ansia è quindi uno stimolo indispensabile per una buona preparazione, diventa patologica quando le risposte dell' organismo sono sproporzionate allo stimolo, con conseguente caduta nel livello delle prestazioni.

 

Dunque, per capire quando si supera la soglia della normalità, dobbiamo fare riferimento all' inadeguatezza della risposta allo stimolo e a una durata prolungata. Quest' ultimo aspetto apre a un' altra importante distinzione. L' ansia può essere transitoria e contingente ( di stato ) o può essere una modalità persistente di affrontare le diverse esperienze di vita ( di tratto ).

ansia

 

Per quanto riguarda questa differenziazione stato/tratto le persone ansiose tendenzialmente sanno di esserlo e volentieri ne farebbero a meno. Più difficile capire quando si varca la soglia dal normale al patologico.

 

Quali i segnali a cui prestare attenzione? Da un punto di vista specialistico, l' ansia viene classificata in termini operativi attraverso veri e propri criteri diagnostici. Manifestazioni o disturbi d' ansia sono presenti già in età pediatrica e persistono se non adeguatamente trattati, e sono più comuni nella popolazione femminile.

 

L' ansia è un fenomeno che tende a manifestarsi sia sul piano cognitivo sia su quello somatico(«corporeo», ndr ), con sintomi molto vari.

ansia

 

Sono tre le condizioni in cui l' ansia può essere definita patologica. La prima: quando la risposta ansiosa è eccessiva e non funzionale rispetto agli stimoli che l' hanno indotta e il soggetto ne è consapevole; in questi casi lo stato ansioso si manifesta con sintomatologia somatica e cognitiva, in maniera costante e non gestibile razionalmente dal soggetto, nonostante sia in grado di riconoscerne la disfunzionalità ( ansia generalizzata ).

 

La seconda: quando lo stato ansioso si verifica in assenza di uno stimolo scatenante, sotto forma di attacco di panico. Si manifesta in modo acuto, con sintomi quali sensazione di soffocamento, sudorazione improvvisa, sbandamento, paura di morire o di perdere il controllo.

 

A questo segue spesso un comportamento di marcato evitamento di tutte le situazioni in cui potrebbero verificarsi altri attacchi, determinando conseguenze ancora più penalizzanti degli attacchi stessi. La terza: quando lo stato ansioso e/o la paura sono irragionevoli e inappropriate risposte nei confronti di uno stimolo esterno o una situazione da affrontare. Il soggetto è consapevole della irragionevolezza e sproporzione di queste paure ma non riesce ad eliminarle e tende a mettere in atto comportamenti di evitamento ( fobie ).

ansia estate 3

 

Le ricerche degli ultimi decenni hanno messo in luce i sistemi neuroanatomici coinvolti nella modulazione degli stati d' ansia. I ricercatori hanno scomposto l' ansia in due dimensioni: preoccupazione e paura.

 

Si tratta di caratteristiche che rimandano a due zone distinte del cervello. Sulle stesse zone si basava il classico circuito della paura di Joseph LeDoux, neurobiologo degli anni Novanta, che per primo scoprì che un agglomerato di neuroni a forma di mandorla (denominata dal greco amigdala ), aveva un ruolo fondamentale di sistema di allarme. Ancora più interessante la scoperta che essa fa parte di una vera e propria «via». In realtà, di vie LeDoux ne identificò due: la prima ( low road , via bassa), rapida e istintiva, riguarda aree del cervello più primitive e «animali».

 

Non arrivando all' elaborazione corticale, fornisce una rappresentazione dello stimolo grossolana e imprecisa, che tuttavia basta per innescare nel cervello una risposta emotiva e cominciare a reagire al pericolo. La seconda ( high road , via alta), più lenta e razionale, ne valuta, attraverso le parti più evolute del cervello, la reale consistenza. Questo sistema permette di rispondere a stimoli potenzialmente pericolosi, prima di capire esattamente cosa siano.

ansia estate 2

 

L' interpretazione emotiva precede dunque quella cognitiva e razionale: questo è il motivo per cui stentiamo a controllare razionalmente le emozioni di fronte a una situazione minacciosa. Conferme a questa teoria sono arrivate da studi di laboratorio sui topi, e poi da lavori neuropsicologici su pazienti con lesioni dell' amigdala o della corteccia visiva. In pratica, prima scappiamo, poi, eventualmente, ci pensiamo, perché come diceva LeDoux «meglio trattare un bastone come un serpente che accorgersi troppo tardi che in realtà un bastone è un serpente». Un' alterazione di questi circuiti -un' iperattivazione o un' anomala lentezza della valutazione- sarebbe dunque implicata nella genesi dell' ansia patologica.

 

ansia 5

La conoscenza della natura medico-biologica di questi disturbi dovrebbe essere portata più spesso nella pratica clinica per aiutare le persone a comprendere ciò che stanno vivendo. Non sempre infatti sono situazioni da ricondurre a reazioni psicologiche esagerate, ma dovrebbe essere spiegato il ruolo centrale dei meccanismi biologici, in parte legati a una predisposizione genetica, come mostrano studi di genetica comportamentale su gemelli e adottivi. Le teorie più attuali dunque spiegano l' ansia alla luce dell' interazione tra fattori genetici e ambientali. Storicamente, anche la tradizione psicoanalitica si è cimentata nella ricerca dell' origine degli stati d' ansia, identificando conflitti interni e inconsci di natura diversa. Più semplice la concezione cognitivo-comportamentale, che fa leva su schemi cognitivi impliciti, sedimentati sulla base di errate associazioni stimolo-risposta.

 

ansia 4

È al fisiologo russo Ivan Pavlov che dobbiamo le prime osservazioni sul riflesso condizionato , da lui scoperto all' inizio del Novecento. Tutto sembra dunque ruotare intorno alla qualità degli stimoli, alla capacità del nostro cervello di processarli, elaborarli, tenerli insieme e dare una risposta. E alla loro quantità. Le sollecitazioni a cui l' uomo di oggi è sottoposto simultaneamente si moltiplicano in maniera esponenziale. I ritmi sono sempre più veloci e le esigenze sempre più pressanti. In relazione a questo, difficile non pensare all' effetto dell' ansia che concretamente blocca le capacità dell' individuo, il suo pensiero, la partecipazione alla vita, e che può indurlo a comportamenti di «evitamento».

 

ansia 2

Su questi temi anche la sociologia e la filosofia stanno fornendo contributi importanti. Se, come si diceva all' inizio, è un fenomeno che riguarda quasi tutti, l' ansia è anche un fenomeno sociale. Capita di sentir parlare sempre più spesso di «società dell' ansia» e di ansia come patologia sociale. Ma già a metà dell' Ottocento, in tutt' altra società, il filosofo Soren Kierkegaard vedeva l' ansia come la paralisi derivante dall' eccessiva quantità di possibilità, di scelte, di libertà. The dizziness of freedom. Era il 1844. Immaginiamo cosa ne direbbe oggi.

ansia 1ansia da messaggiansia stressansia da messaggi 3paura malattie ansiaANSIA STUDENTIANSIA STUDENTI2ansia 6

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?