non si affittano slitte agli ebrei - cartello a pischa

ANTISEMITISMO SENZA LIMITISMO - IL CARTELLO ESPOSTO IN UN NEGOZIO DI ARTICOLI SPORTIVI DI DAVOS, SU CUI ERA SCRITTO "NON SI AFFITTANO SLITTINI AGLI EBREI", È SOLO L'ULTIMO DI UNA LUNGA SERIE DI ATTEGGIAMENTI POCO TOLLERANTI VERSO LE PERSONE DI QUESTA RELIGIONE - NEL 2019, DOPO CHE 2000 EBREI AVEVANO BLOCCATO UNA VIA DELLA CITTADINA PER CELEBRARE LA TORAH, SUI SOCIAL I CITTADINI COMMENTARONO: "QUI NON SIAMO IN ISRAELE, SIAMO IN SVIZZERA...”

Estratto dell’articolo di Franco Zantonelli per www.repubblica.it

 

non si affittano slitte agli ebrei - cartello a pischa

A Davos, sulle alpi del Canton Grigioni, un fornitore di articoli sportivi che affitta materiale da sci si rifiuta di noleggiare slitte agli ebrei e viene indagato, dalla polizia svizzera, per discriminazione e incitamento all’odio. È successo domenica 11 febbraio, quando un ebreo ortodosso 21 enne si è presentato con i suoi fratelli nel negozio, situato nel comprensorio sciistico di Pisha, sulla suggestiva strada che porta al passo del Flüela.

 

La comitiva intendeva affittare degli airboard, ovvero degli slittini a forma di bob, ma è stata gelata da un cartello inequivocabile, posto all’ingresso:” A causa di vari tristi incidenti, compreso il furto di uno slittino, non noleggiamo più attrezzature sportive agli ebrei”. E poi, in chiusura del cartello un ineffabile “grazie per la comprensione”.

Davos Switzerland

 

“Tutto questo mi ha reso profondamente triste. Siamo stati chiaramente discriminati a causa della nostra religione”, ha dichiarato il 21 enne al portale 20 Minuten. Il fattaccio ha fatto il giro della Svizzera, proiettando una luce negativa su Davos, dopo che è stato postato, su X, dal consigliere comunale liberale di Zurigo, Jehuda Spielman.

 

A quel punto si è mossa, pure, la Federazione svizzera delle comunità israelite. “Che un cartello del genere- ha denunciato il suo segretario generale, Jonathan Kreutner -è particolarmente allarmante. Siamo di fronte a una dichiarazione altamente discriminatoria e antisemita”.

 

SLITTINO

Diciamo, poi, che dopo il 7 ottobre, bisogna andarci estremamente cauti con certi atteggiamenti e che il titolare dell’esercizio di Davos ha dimostrato una grettezza inconcepibile. Anche se si difende affermando che esercita il “diritto di decidere a chi affittare e a chi no”.

 

Perché no agli ebrei? “Perché- dice -ci è capitato che dei clienti ebrei lascino gli slittini sulle piste, di modo che ci tocca recuperarli. Sempre che li troviamo”. Quindi ha escluso di essere mosso da motivazioni razziali o religiose. Il che non gli ha risparmiato, come detto, di finire sotto inchiesta. […]

 

SLITTINO

Si diceva della luce negativa che questa storia proietta su Davos, più nota per il World Economic Forum che si tiene ogni anno a gennaio. Meta molto gettonata dagli ebrei ortodossi di tutto il mondo, da un pò di tempo questi ultimi si sentono presi di mira. L’anno scorso, in un’intervista al quotidiano Davoser Zeitung, il direttore dell’ente turistico di Davos, Reto Branschi, li aveva sostanzialmente accusati di scarso rispetto per il vivere comune e di lasciare i rifiuti nei boschi.

 

Nel 2019, dopo che 2000 ebrei avevano bloccato una via della cittadina, per celebrare la Torah, erano comparsi commenti poco amichevoli su Facebook. “Qui non siamo in Israele, siamo in Svizzera”, si poteva leggere, tra gli altri. […]

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