sordi

ARIDATECE LI SORDI - DAL NOTAIO AI DOMESTICI: IN 10 A GIUDIZIO PER IL RAGGIRO ALLA SORELLA DI ALBERTO SORDI - L’ACCUSA PER TUTTI È DI CIRCONVENZIONE DI INCAPACE PER OTTENERE L’EREDITÀ - SPARITI 2 MILIONI E 300MILA EURO

AURELIA SORDIAURELIA SORDI

Francesco Salvatore per “la Repubblica - Roma”

 

L’autista di fiducia, la servitù, il notaio e gli avvocati. Tutti a processo per il raggiro ai danni di Aurelia Sordi, sorella del compianto Alberto. Il gup Costantino De Robbio ieri ha rinviato a giudizio le 10 persone accusate di aver messo in piedi, a seconda dei ruoli, una serie di manovre per indurre Aurelia a firmare, in favore della servitù, diverse donazioni per due milioni e trecentomila euro, e a sottoscrivere una procura generale per tutti i conti correnti in favore del factotum della villa, l’autista Arturo Artadi.

 

ALBERTO SORDIALBERTO SORDI

Aurelia Sordi, infatti, per la procura, al momento di firmare questi atti era già incapace di intendere e volere da diverso tempo. E proprio la procura in favore di Artadi, rogata dal notaio Gabriele Sciumbata con la collaborazione dell’avvocato Francesca Piccolella, secondo il pm Eugenio Albamonte, sarebbe stata “conferita con l’intenzione degli indagati di assumere in proprio e congiuntamente la gestione dell’ingente patrimonio costituito da beni immobili, per un valore non stimato, e da contanti e titoli già depositati di un valore complessivo superiore ai 30 milioni”.

 

Si sarebbero accordati per accaparrarsi l’intera eredità Sordi, oggi in possesso della Fondazione Museo Alberto Sordi, designata erede universale da Aurelia alcuni anni prima della sua morte.

 

alberto sordi fumo di londra alberto sordi fumo di londra

Siederanno sul banco degli imputati, quindi, con l’accusa di circonvenzione di incapace, l’uomo di fiducia di Alberto e Aurelia Artadi; il notaio Gabriele Sciumbata; gli avvocati Francesca Piccolella e Carlo Farina. Con loro, accusati di ricettazione, per aver ricevuto donazioni provento di delitto, fino anche a 400mila euro, 6 domestici della villa alle Terme di Caracalla, tra cui la storica governante Pierina Parenti, beneficiaria di una donazione da 400mila euro.

 

Il processo inizierà nel gennaio del 2017, e diranno la loro anche i lontani cugini di Alberto, costituitisi parte civile con l’assistenza degli avvocati Francesca Coppi e Andrea Maria Azzaro. «I parenti - ha detto quest’ultimo hanno sempre manifestato la volontà di mantenere la villa alle Terme di Caracalla come destinazione del museo dedicato ad Alberto Sordi». Altra parte civile è la Fondazione Museo Alberto Sordi, erede universale del patrimonio di Alberto Sordi.

 

villa di alberto sordi  16villa di alberto sordi 16

Fra i parenti e la fondazione c’è una disputa sull’eredità al tribunale civile, dopo che i parenti hanno impugnato il testamento firmato da Aurelia nel marzo del 2011. «La fondazione - ha commentato l’avvocato Nicoletta Piergentili, difensore della Fondazione Museo Alberto Sordi - tutela la villa e il patrimonio che fu di Alberto Sordi da qualunque interesse di soggetti diversi, sia interni che estranei alla famiglia».

villa di alberto sordi  15villa di alberto sordi 15villa di alberto sordi  13villa di alberto sordi 13SORDISORDI

 

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …