noemi napoli armando del re

GOMORRA LIVE - A SCATENARE I FRATELLI ARMANDO E ANTONIO DEL RE A COMPIERE L’AGGUATO IN CUI È STATA FERITA LA PICCOLA NOEMI È STATO UN DEBITO DI DROGA NON SALDATO – IL NUOVO VIDEO CHE IMMORTALA IL PERCORSO DELLA BENELLI GIALLA E LA CORSA DI ARMANDO DEL RE VERSO PIAZZA NAZIONALE: LA “FORTUNA” DEL PRESUNTO KILLER CHE NON IN INCIAMPA MAI IN UN CONTROLLO DI POLIZIA… – VIDEO

Leandro Del Gaudio per “il Mattino”

 

armando e antonio del re

Hanno trovato altri video, altre immagini, altre fotografie. Sono il prequel, l' atto iniziale di un maledetto pomeriggio napoletano, quello di piazza Nazionale: di un agguato riuscito solo a metà, della paura e del sangue, della puzza di polvere da sparo, insomma, del ferimento della piccola Noemi. Novantadue pagine zeppe di fotografie, c' è un capitolo che salta all' occhio: le indagini recenti, la storia del raid del tre maggio, grazie alle immagini dei quindici minuti prima che l' uomo nero facesse tum-tum, prima che un killer grosso e un po' impacciato prendesse di mira (sbagliando il bersaglio) il 31enne Salvatore Nurcaro, prima che la città tutta piombasse in un incubo che ancora non si è diradato del tutto.

 

IL FERIMENTO DELLA PICCOLA NOEMI - ARMANDO DEL RE

Eccola la svolta, eccolo l' elemento di novità che inchioda - secondo il gip Roberto D' Auria - i fratelli Armando e Antonio Del Re, rispettivamente presunto killer e aiutante, sparatore e fiancheggiatore in un delitto in cui si comincia a vedere anche il movente. A scatenare quell' atto di guerriglia - scrive ancora il giudice - un debito di droga maturato da Nurcaro nei confronti dei Marigliano di San Giovanni (a cui Armando Del Re sarebbe affiliato), all' indomani della decisione di Nurcaro di rompere il rapporto di convivenza con la sua ex moglie e passare in altri contesti criminali, in zona Pallonetto di Santa Lucia, per poi investire quei soldi richiesti dagli stessi Marigliano.

noemi, la bambina ferita durante una sparatoria a napoli

 

Ma torniamo alla possibile svolta investigativa, torniamo alle indagini della parte iniziale del delitto. Sono le 16.44 dello scorso tre maggio, inizia a fare caldo in città, i pomeriggi sono sempre più carichi di luce. Mancano 14 minuti all' agguato di piazza Nazionale, quando una telecamera immortala il percorso della Benelli gialla (il mezzo rubato a giugno di un anno fa a Sorrento) che sbuca da un box auto.

 

solidarieta' a noemi, la bambina ferita durante una sparatoria a napoli

Siamo in via San Cosmo fuori porta Nolana, nella zona delle cosiddette case nuove, dove per altro abitano i fratelli Del Re. Immagini nitide, che raccontano minuti carichi di tensione: in sella allo scooter c' è il 18enne Antonio Del Re, che sbuca lungo corso Arnaldo Lucci, passa per via Michelangelo Ciccone, per fermarsi sul marciapiede di fronte al circoletto ricreativo Multi, quello frequentato dal fratello Armando. Una traiettoria in sella alla moto rubata (usata anche due giorni prima), senza casco e senza alcun rischio di essere fermato - fosse anche solo per un controllo di routine - per un controllo documenti. Ma torniamo all' esterno del circoletto.

armando del re 4

 

Antonio lascia la moto ad Armando, che indossa il casco nero e che ha in mente la missione di morte. I due fratelli sanno che da qualche minuto Nurcaro è in piazza Nazionale, sanno che ha un appuntamento (forse una trappola), hanno seguito per giorni il tragitto del loro target.

Sanno che devono fare in fretta.

 

E lo sa in particolare Armando, che percorre una parte di corso Lucci, si immette in via Galileo Ferraris e raggiunge piazza Nazionale. Il resto della storia è cosa nota, mentre solo oggi si apprende che poche ore dopo, ci sono ancora telecamere che immortalano il passaggio del presunto killer Armando Del Re, in sella però alla moto Honda legalmente detenuta, questa volta in posizione passeggero.

 

IL FERIMENTO DELLA PICCOLA NOEMI - ARMANDO DEL RE

Anche in questo caso - sono le venti del tre maggio, in una città sconvolta -, possiamo notare la «fortuna» del presunto killer che non inciampa mai in un posto di blocco, in un «alt documenti», insomma in un normalissimo controllo di routine delle forze di polizia, che sarebbe bastato a chiudere il cerchio attorno al presunto mostro di piazza Nazionale. E torniamo sul luogo del delitto, lì su marciapiede di via Acquaviva, a pochi passi dal bar Elite. Sono le 16.58, l' uomo nero entra in azione. Lucida e senza fronzoli la ricostruzione del gip. C' è un punto in particolare che colpisce il giudice, quello in cui l' assassino o aspirante tale sembra scansare la piccola rimasta a terra, «scavalcando, in assenza di ogni sentimento di umana pietà i corpi della piccolissima vittima innocente della furia omicida».

sparatoria a piazza nazionale napoli

 

NURCARO SCRIVE

Inchiesta condotta dai pm Antonella Fratello, Simona Rossi e Gloria Sanseverino, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e dello stesso procuratore Gianni Melillo, si punta ora a dare la caccia a possibili mandanti. Per chi agivano i fratelli Del Re? Difesi dai penalisti Claudio Davino, Antonietta Genovino e Leopoldo Perone, i due fratelli hanno respinto finora le accuse, battendo una serie di punti che il gip ha ritenuto poco credibili.

 

armando del re 3

Come la storia dei cellulari, che - in quei minuti del delitto - vengono affidati ad altri soggetti e spenti, contrariamente alla versione più conciliante resa da Armando Del Re, che raccontava di averlo dato ai figli che giocavano ai videogames in casa. Ultimo elemento di novità riguarda la posizione di Salvatore Nurcaro, che - nel lettino in cui era ricoverato - si fa dare carta e penna per scrivere un laconico «non riesco a parlare».

Non una parola su Noemi e sui rapporti con i fratelli Del Re.

sparatoria a piazza nazionale napolisparatoria a piazza nazionale napolisparatoria a piazza nazionale napoli

Ultimi Dagoreport

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - VIDEO!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)

philippe donnet andrea orcel francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT HA IL 10%), IRROMPE ANCHE ASSOGESTIONI (CHE GESTISCE IL VOTO DEI PICCOLI AZIONISTI) - AL CDA DEL PROSSIMO 24 APRILE, ORCEL POTREBBE SCEGLIERE LA LISTA DI MEDIOBANCA CHE RICANDIDA DONNET (E IN FUTURO AVER VIA LIBERA SU BANCA GENERALI) – ALTRA IPOTESI: ASTENERSI (IRREALE) OPPURE POTREBBE SOSTENERE ASSOGESTIONI CHE INTENDE PRESENTARE UNA LISTA PER TOGLIERE VOTI A MEDIOBANCA, AIUTANDO COSI’ CALTA (E MILLERI) A PROVARE A VINCERE L’ASSEMBLEA - COMUNQUE VADA, SI SPACCHEREBBE IN DUE IL CDA. A QUEL PUNTO, PER DONNET E NAGEL SARÀ UN VIETNAM QUOTIDIANO FINO A QUANDO CALTA & MILLERI PORTERANNO A TERMINE L’OPA DI MPS SU MEDIOBANCA CHE HA IN PANCIA IL 13% DI GENERALI…