il cantiere dei barchini di migranti nel quartiere di awabed, a sfax, tunisia kais saied

IL CANTIERE DEGLI SCAFISTI TUNISINI – VIAGGIO NEL QUARTIERE AWABED DI SFAX, IN TUNISIA, DOVE SI COSTRUISCONO I BARCHINI LOW COST D’ACCIAIO CON CUI PARTONO (E SPESSO MUOIONO) I MIGRANTI: VASCHE FERROSE IN CUI VIAGGIARE COSTA “SOLO” 900 EURO, DIREZIONE LAMPEDUSA O PANTELLERIA. I RADAR NON LE VEDONO E LE NAVI DI SOCCORSO NON RIESCONO AD ABBORDARLE – L’INFLAZIONE CHE MORDE E IL MODELLO ERDOGAN: DATECI I MILIARDI E NOI CI TENIAMO I MIGRANTI…

Estratto dell’articolo di Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”

 

IL CANTIERE DEI BARCHINI DI MIGRANTI NEL QUARTIERE DI AWABED, A SFAX, TUNISIA

«Venite in Route Gremda, quartiere Awabed». Certi indirizzi, a Sfax è sempre meglio dimenticarli. E certi maestri d’ascia che ci lavorano, è bene ignorarli. E anche dai loro coxeur , i riempibarche incaricati di staccare i biglietti per l’Italia, è il caso di stare alla larga: a una famiglia che collaborava con la Gendarmerie, mesi fa, hanno affondato il peschereccio.

 

[…] Certi giorni, però, non c’è scelta. E se deve dimostrare al mondo che qualcosa si fa, per fermare il traffico dei migranti, la polizia tunisina sa come convincere i pescatori: in cambio di quell’indirizzo avrai 150 euro, la paga d’un mese, e comunque addio reti e tonnare, se non mi dici dove si fabbricano i barchini d’acciaio… Come bare Awabed è la nuova fincantieri degli scafisti tunisini. Lo sanno tutti che cosa si costruisce in quei cubi grigi di cemento grezzo, lungo la C81.

kais saied 3

 

[…] L’ultima moda, al salone delle carrette del mare, sono queste vasche ferrose per detriti umani. Sembrano bare, e spesso lo sono. Lamiere sottili e affilate, assemblate alla bell’e meglio e perfette per le traversate low cost , 900 euro fino a Lampedusa, a Pantelleria, alle coste siciliane.

 

I nigeriani, i maliani, gl’ivoriani ormai arrivano così: niente barconi, tutti su gusci che la notte sbucano dalle casette di Sfax, che i radar spesso non vedono e che le navi di soccorso non riescono ad abbordare, perché danneggiano i tubolari. Scafi pronti in poche ore, che costano molto meno d’una barca di legno o di resina, possono portare 50-60 africani, sono instabili e galleggiano poco e imbarcano acqua, ma chi se ne frega anche se affondano col loro carico d’umanità, una notte di lavoro e se ne fabbrica un’altra…

MIGRANTI AL LARGO DI LAMPEDUSA

 

Una mattina, i gendarmi convocano un po’ di stampa e si va tutti la’, nel quartierino fra la pasticceria Madame Sakka e il supermarket Sorimex, a vedere il cemento dei cubi tirato giù a mazzate e le barche d’acciaio tirate fuori dal buio, dal segreto, dall’omertà. […]

 

tunisini in piazza per kais saied

Acciaio, fame, siccità.  È a questa trimurti nera che la Tunisia 2023 deve inginocchiarsi, implorando di sopravvivere. Gli sbarchi coi nuovi barchini di metallo, quadruplicati, sono spinti da una carenza di cibo mai vista: l’inflazione naviga sopra il 10 per cento, l’ortofrutta costa un terzo in più che un anno fa.

 

E la fame, con la raccolta del grano calata del 75 per cento, coi carichi importati dall’Ucraina che vengono respinti perché non ci son soldi per pagarli, sgorga da una mancanza d’acqua che in cinque anni ha ridotto anche dell’80 per cento le trenta dighe del Paese.

 

kais saied 2

[…] Le piaghe della Tunisia, abbiamo finto di non vederle per anni. […] Ora è già tardi. E i due miliardi di dollari, che il presidente Kais Saied spera d’incassare dal Fondo monetario internazionale, sono solo un placebo. Le riforme chieste dal mondo, lo stop ai sussidi per benzina e cibo o le privatizzazioni, i tagli alla sanità o l’innalzamento dell’età pensionabile, sono ferite insopportabili.

 

[…] Saied ha sciolto il governo, ridisegnato la Costituzione, esautorato il Parlamento, depotenziato i magistrati, incarcerato gli oppositori, scatenato la caccia ai neri «che minacciano la nostra identità».

 

tunisini in piazza per kais saied

A Tunisi l’applaudono, disperati: nessuno protesta più sull’avenue Bourguiba, la democrazia può restare in frigorifero, hai visto mai che possa funzionare anche qui (stile Erdogan) il ricatto migranti-in-cambio-di-miliardi? A Sfax, hanno bisogni più urgenti: frigoriferi pure qui, ma per conservare i cadaveri ripescati dal mare. E occorre costruire nuovi cimiteri, per evitare di buttarli nelle fosse comuni come s’e’ fatto a Zarzis. Anche l’obitorio non ha più posto, dicono: fra dieci giorni finisce il Ramadan, e sono già pronti i nuovi barchini d’acciaio.

proteste in tunisia contro saied 4MIGRANTI SBARCANO A LAMPEDUSAproteste in tunisia contro saied 5proteste in tunisia contro saied 2barchino di migranti soccorso al largo di lampedusakais saied nejla bouden kais saiedproteste in tunisia contro saied 1

Ultimi Dagoreport

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?