stalking

I FIGLI NON SONO PROPRIETÀ DEI GENITORI - LA CASSAZIONE HA CONDANNATO PER ATTI PERSECUTORI UN PADRE SEPARATO CHE SI PRESENTAVA SENZA INVITO E SENZA PREAVVISO DALLA FIGLIA, METTENDOLA IN IMBARAZZO DI FRONTE AGLI AMICI, AI COMPAGNI DI CLASSE, AI PROFESSORI - LUI SI E’ GIUSTIFICATO: “VOLEVO RICUCIRE IL NOSTRO RAPPORTO” - MA PER I MAGISTRATI L’AVREBBE FATTO SENZA RISPETTARE LA VITA E LA VOLONTÀ DELLA RAGAZZA - L’UOMO DOVRA’ PAGARE 20 MILA DI RISARCIMENTO

stalking 7

Michela Allegri per “il Messaggero”

 

Si presentava senza invito e senza preavviso, mettendo in forte imbarazzo la figlia di fronte agli amici, ai compagni di classe, ai professori. Secondo i magistrati, in questo modo avrebbe procurato alla ragazzina uno stato di ansia e di angoscia. Un atteggiamento persecutorio che, per la Cassazione, ha un nome: stalking. Per questo motivo i supremi giudici hanno confermato la condanna per atti persecutori nei confronti di un padre separato che per anni avrebbe assillato la figlia, con la quale aveva un rapporto molto conflittuale.

 

A nulla sono valse le giustificazioni del genitore, che ha spiegato in aula di non avere mai voluto creare ansia alla giovane - all' epoca minorenne -, ma di avere cercato di svolgere la sua funzione di padre e di ricucire il rapporto con la ragazza. Per i magistrati, però, lo avrebbe fatto con atteggiamenti troppo assillanti, senza rispettare la vita e la volontà della figlia.

stalking 6

 

IL RISARCIMENTO

La Cassazione ha così confermato la decisione di secondo grado che, tra l' altro, condannava il genitore a pagare un risarcimento da 20mila euro. L' uomo si era opposto alla sentenza contestando i contenuti delle deposizioni della figlia e della madre, da lui considerate inattendibili «perché dettate dalla situazione di conflitto» tra gli ex coniugi. E aveva sostenuto anche che il reato di atti persecutori non fosse provato.

 

stalking 2

La ragazza, infatti, non ha mai cambiato le abitudini di vita e il rendimento scolastico non ha subito un calo, quindi non si sarebbero verificati, a dire dell' imputato, «stati di ansia, paura o fondato timore per l' incolumità». Il collegio, però, specifica che non si tratta di dettagli rilevanti: «Per ritenere integrata la fattispecie di atti persecutori non occorre che la personalità della vittima venga annullata, al contrario, la stessa pare compatibile con il tentativo di reagire alle condotte persecutorie».

 

L'imputato aveva anche sottolineato che «la ragazza era solo infastidita dalle visite del padre, dettate dall' esigenza di vederla, a causa del rapporto conflittuale con la ex compagna». Anche di fronte alla condanna, oltretutto, l' uomo non ha cambiato idea: «È convinto di non aver commesso un reato, ma di essersi comportato in quel modo per poter svolgere il suo ruolo di padre», si legge nella sentenza, depositata la scorsa settimana e riportata da Studio Cataldi.

 

stalking

I giudici d' appello avevano definito le modalità di approccio del genitore «disturbanti e persecutorie, caratterizzate da una tale ripetitività e assenza d' interesse per gli stati d' animo della figlia (si pensi alle irruzioni nelle occasioni conviviali o sportive coinvolgenti quest' ultima), tanto da generare un evidente turbamento di quest' ultima». La ragazza ha descritto in aula «sentimenti di vergogna e di estremo imbarazzo, ma anche di paura per l' imprevedibilità del genitore, al quale aveva direttamente rappresentato il disagio che le sue condotte ossessive le provocavano».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…