guido crosetto esercito soldato militare

"È IL MOMENTO PIÙ DIFFICILE DEL DOPOGUERRA. UN MONDO CHE SEMBRA IMPAZZITO” - IL MINISTRO DELLA DIFESA, GUIDO CROSETTO, CI INVITA A CALZARE L’ELMETTO: “IL MIO COMPITO È QUELLO DI PREPARARE IL PAESE A TUTTI GLI SCENARI POSSIBILI, COMPRESI QUELLI PEGGIORI - L'EUROPA SPENDE PER L’AFRICA SETTE VOLTE PIÙ DELLA CINA E 21 VOLTE PIÙ DELLA RUSSIA MA NON C'È PERCEZIONE DI QUESTO - LE MANIFESTAZIONI PRO-GAZA? DIFFIDO DAI CORTEI CHE NASCONO PER DIFENDERE UNA COSA POSITIVA E SI TRASFORMANO NELL'OPPOSTO”

GUIDO CROSETTO - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO

CROSETTO, È IL MOMENTO PIÙ DIFFICILE DAL DOPOGUERRA

 (ANSA) - ROMA, 29 GEN - "È il momento più difficile del dopoguerra. Un mondo che sembra impazzito. Il mio compito come ministro della Difesa è quello di preparare il paese a tutti gli scenari possibili, compresi quelli peggiori". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Quarta repubblica, su Rete 4, sugli scenari legati ai conflitti nel mondo.

 

CROSETTO, L'EUROPA SPENDE 21 VOLTE PIÙ DELLA RUSSIA PER L'AFRICA

 (ANSA) - ROMA, 29 GEN - "Ad oggi gli investimenti dei Paesi europei per l'Africa sono poco efficaci perchè non sono coordinati. L'Europa spende sette volte più della Cina e 21 volte più della Russia ma non c'è percezione di questo: significa che va migliorata la strategia ed il Piano Mattei serve a razionalizzare questi investimenti per una crescita che resti esclusivamente nelle nazioni africane".

 

guido crosetto alla camera 7

Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo intervento al vertice Italia-Africa. "Occorre trovare soluzioni africane a problemi africani, non soluzioni che vengono individuate lontano dall'Africa", ha evidenziato Crosetto. "Siamo qui - ha proseguito - per mettere in campo una strategia integrata di cooperazione sul piano militare e securitario che l'Italia è pronta ad offrire a tutti i Paesi africani. A ciò si accompagna l'impegno alla prevenzione, affrontando le cause profonde del terrorismo che sono i cambiamenti climatici, le diseguaglianze, la povertà".

 

"Vorremmo mettere al centro delle nostre iniziative - ha spiegato il ministro - il sostegno allo sviluppo ed alla stabilità dei Paesi più esposti al terrorismo, alla violenza, ai traffici criminali. La cooperazione che offriamo è il sostegno alle missioni di pace, alla stabilizzazione, con la formazione delle forze armate. Costruiamo insieme la strategia", è l'invito del titolare della Difesa.

 

GUIDO CROSETTO YOAV GALLANT

CROSETTO, DIFFIDO DELLE MANIFESTAZIONI COME QUELLE PRO-GAZA

 (ANSA) - ROMA, 29 GEN - "Queste manifestazioni sono sempre violente. Io diffido delle manifestazioni che nascono per difendere una cosa positiva e si trasformano nell'opposto". Ha risposto così il ministro della Fifesa, Guido Crosetto, al conduttore Nicola Porro che, questa sera a Quarta repubblica, gli chiedeva un parere dopo aver trasmesso un servizio sulle manifestazioni di solidarietà con i palestinesi di Gaza organizzate nel Giorno della memoria.

 

Quelle manifestazioni "il ministro (dell'Interno Piantedosi, ndr), non le ha vietate", ma aveva disposto che non si tenessero "quando potevano diventare un momento di scontro" nel giorno in cui "ricordavamo la Shoah", ha detto Crosetto. Quanto alla posizione italiana di fronte alla guerra a Gaza, il ministro ha ricordato di aver "fatto l'unica cosa che potevamo fare, abbiamo offerto supporto al popolo palestinese. Aiuti umanitari, aiuti sanitari, senza che nessuno ce lo chiedesse".

guido crosetto alla festa del fatto quotidiano

 

Anche nei rapporti con Israele ha ricordato Crosetto, "difendiamo la risoluzione Onu che prevede due stati, anche contro Netanyahu". Sul caso del carabiniere che, durante un sit in per la Palestina, aveva detto ad una manifestante di non riconoscere il presidente Mattarella, Crosetto ha detto che "le forze armate sono organizzazioni serie, con delle regole, quel carabiniere è stato immediatameante spostato, e tutto è stato passato all'autorità giudiziaria". Inoltre ci sarà "un percorso disciplinare interno", nel rispetto delle "regole democratiche".

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