spaccio nei boschi di varese

BOTTE E SANGUE NEI BOSCHI DELLA CUPOLA DELLA DROGA VICINO VARESE - UN 25ENNE MAROCCHINO È STATO TORTURATO E RIDOTTO IN FIN DI VITA. I CARABINIERI LO HANNO TROVATO NUDO, CON LE BRACCIA SPEZZATE, SEGNI DI FRUSTATE SULLA SCHIENA E UN ORECCHIO AMPUTATO. TORTURATO ANCHE UN 40ENNE ITALIANO - PRESI I TRE AGUZZINI,  TUTTI DI ORIGINE MAROCCHINA E IRREGOLARI, SOSPETTATI DI

 

Andrea Camurani per corriere.it

 

spaccio nei boschi di varese

L’avevano trovato nudo, con le braccia spezzate, segni di frustate sulla schiena e un orecchio amputato ai primi di giugno nei boschi dello spaccio della Valcuvia, nell’Alto Varesotto in zona Arcumeggia, a Casalzuigno. Il ragazzo così crudelmente ridotto in fin di vita, un 25enne marocchino, è stato di fatto salvato da una pattuglia dei carabinieri di Luino. Lo hanno avvistato in un nascondiglio degli spacciatori durante una perlustrazione e l’hanno portato in ospedale.

 

Da qui sono partite le indagini che hanno permesso di arrestare i tre torturatori, tutti di origine marocchina e irregolari, sospettati di essere fra i tanti appartenenti alla «Cupola della droga», il grande meccanismo di soldi e violenza i cui boss spadroneggiano nei boschi un tempo frequentati dai soli turisti. Il 25enne era stato torturato probabilmente per una «punizione» maturata nell’ambito dello spaccio e del controllo del territorio.

 

spaccio nei boschi di varese

Ai tre marocchini, arrestati in provincia di Pavia dagli uomini del comandante della compagnia di Luino capitano Alessandro Volpini, viene contestato anche un secondo episodio, avvenuto un paio di settimane dopo, ai danni di un 40enne italiano resistente in un vicino paese. L’uomo era uno dei «sottomessi», gli italiani tossicodipendenti divenuti schiavi dei nordafricani: si era sempre prestato per fare da autista ai vari «cavalli» della droga, portandoli di bivacco in bivacco, in cambio di pochi grammi ceduti come prezzo per la sua «fedeltà».

 

 

Ma a un certo punto deve aver fatto qualche «sgarro» e la banda ha deciso che di lui non ci si poteva più fidare: anche lui è stato percosso e torturato, mentre veniva tenuto legato da un albero. Una volta liberato, ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per le ferite riportate, e questo ha messo di nuovo i carabinieri sulle tracce dei tre aguzzini. Una volta individuato il loro nascondiglio, in un territorio isolato nella provincia di Pavia, i militari di Luino con la collaborazione dei colleghi della zona hanno compiuto il blitz e fatto scattare le manette. I reati contestati ai tre sono tortura e detenzione a fini spaccio di sostanze stupefacenti.

mappa spaccio nei boschi di varese

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…