sesso e mascherina coronavirus

IL COVID NELLE MUTANDE – DAGO PER 'VANITY FAIR': “IL VIRUS NON È ENTRATO SOLO NEI POLMONI, È ANCHE NELLE NOSTRE MENTI. IL BENGODI È FINITO. IL CAZZO NON VUOLE PENSIERI. E’ COME SE SI FOSSE ROTTA LA VIA DEL PIACERE. OGGI, SE ALLA FINE DI UN INCONTRO NON CI SARÀ UN BACIO, SUCCEDE PERCHÉ NON GLI PIACI O PERCHÉ È ABBASTANZA PRUDENTE DA NON VOLERSI CONTAGIARE DALL’AEROSOL DELLE TUE GOCCIOLINE? MA C’È UN DIAVOLETTO ANTI-COVID CHE SI CHIAMA…’’

Roberto D’Agostino per VanityFair.it

 

dago

Covid in terra, in cielo e…nelle mutande. Il virus non è entrato solo nei polmoni, è anche nelle nostre menti. È tutto sospeso, congelato. La socialità, l’economia ed anche la sessualità. Il Bengodi è finito. Il cazzo non vuole pensieri. L’ansia lo rende impossibile. Se non ci ucciderà il virus, ci ucciderà la tristezza. E’ come se si fosse rotta la via del piacere. 

 

siti appuntamenti 1

Tra i cento tromboni che parlano in tv, non c'è uno scienziato della mutua che abbia affrontato l'argomento, che lo abbia spiegato, o che ci abbia informato: con il sesso come si fa perdio? Sarà pure la carnalità una vittima collaterale nella pandemia globale ma anche le vittime collaterali pesano. La propria salute senza sesso non esiste.

 

La seduzione di ieri voleva che il birbone fingesse proposte audaci fatte con candore: "Sbaglio o ci siamo già spompinati al liceo?". Oggi l’adescamento ha un finale da referto medico: "Vuoi provare la sensazione di essere posseduta dal demonio? Sono magnetico, penetrante, sensuale e con test negativo al Covid-19". 

sesso covid

 

Oggi l’affettività viene fermata, rimandata e proibita. Il legame con il corpo, il nostro e quello altrui, è confinato tra “Zona rossa”, “Distanziamento sociale” e paura di un abbraccio. Sapendo che durerà a lungo, l’equilibrio emotivo sta cedendo. L’ansia diventa fobia, la paura diventa angoscia.

 

Possiamo fingere con gli altri, perfino con noi stessi, ma questa resistenza sul lungo periodo richiede un pedaggio emotivo. Sopraffatti, teniamo la testa fuori dall’acqua per non annegare. Per scuotere il buco nero nel quale siamo precipitati, l'istinto alla sessualità equivale a quello della vita, ed insorge. 

 

sesso covid

Se prima del virus pensavi che uscire con qualcuno fosse stressante, essere single adesso è un incubo. Molti di noi lavorano in smart-working da casa, indossano mascherine quando vanno in giro ed evitano bar e ristoranti e outlet. La libertà sessuale, a volte frenetica, di cui abbiamo goduto fino a 10 mesi fa è finita in quelle palle di vetro con la neve finta: un mesto souvenir. 

 

E così, mentre tutti si sentivano infinitamente ed emozionalmente liberi, è arrivata questa chiusura; non si potranno cambiare uomini o donne come le mutande e la prima scelta che ciascuno ha dovuto fare è stata scegliere con chi chiudersi in casa. L’alternativa è restare soli a parlare con il frigorifero. 

sesso covid

 

Già in questo periodo si è visto che c'è gente che viveva da sola e si è trasferita dall'amico o dalla fidanzata, e si è presa il rischio di trascorrere l'isolamento in due: le persone si sono unite nella solitudine, perché nella solitudine impazzisci, l'essere umano non è adatto alla solitudine.

 

Essì: se da un lato il Covid ha suonato la campana a morto per il sesso occasionale, dall’altro abbiamo tutti un fottuto bisogno di intimità, abbiamo bisogno del tocco umano, della ''comunicazione'' sessuale. O la vita ci lascia.

 

murales sesso e coronavirus

Oggi, se alla fine di un incontro non ci sarà un bacio, succede perché non gli piaci o perché è abbastanza prudente da non volersi contagiare dall’aerosol delle tue goccioline? Oggi chiunque si vuole assicurare che fare sesso valga il rischio per la salute. 

 

Proprio come nel periodo dell'Aids, prima di finire sotto le lenzuola ci si faranno delle domande non propriamente eccitanti: lo hai avuto il virus? hai fatto il tampone?. Però con l'Aids te la cavavi con il preservativo, qui l'intimità di un bacio è già sufficiente per finire al pronto soccorso.

 

coppia fa sesso a st. james's park nonostante il lockdown 3

Numerosi studi sulle app di appuntamenti dicono che molte persone, in particolare donne, hanno smesso di cercare un partner e di fare sesso, una volta che è diventato chiaro che Dio perdona, il virus no. 

 

Molti stanno uscendo fuori di testa per l'ansia di essere infettati, le donne single sopra i 35 anni, invece, hanno avuto l’occasione di scoprire se stesse, capendo che non sempre è necessario un uomo per essere soddisfatte sessualmente. 

amore e coronavirus 9

 

Non a caso le vendite di sex-toys sono aumentate durante il lockdown: non solo hanno evitato il rischio, ma hanno assicurato alle donne un orgasmo, non sempre scontato durante i rapporti sessuali. Altri invece hanno avuto finalmente a portata di mano il pretesto di farla finita con il sesso e i suoi travagli: “non si scopa con il Covid”.

 

bacio coronavirus sesso coppia mascherina mascherine

Nell’era pre-virus, le generazione Millenial, X, Zero etc. portavano molto il tipo "Netflix e chill": ti incontravi a casa di qualcuno, guardavate la televisione e dopo facevate sesso. Che "aspetto" ha il sesso post-virus? A parte i negazionisti del virus che hanno continuato a fare lo stesso zum!zum!, molti single durante la pandemia invece hanno optato per il sesso via Zoom, app di incontri, sexting e autoerotismo in video.

 

coppie coronavirus

Ma non sono stati solo i single a fare meno sesso. Anche i livelli di desiderio sessuale nelle coppie sono precipitati. In Cina, il dopo Wuhan, ha visto impennarsi le sentenze di divorzi. È stato così per tutti? Assolutamente no. C’è chi non solo in maniera imprudente ha incontrato persone durante il lockdown, ma c’è chi ha un approccio fatalista al virus (“tanto prima poi me lo prenderò”) e gli imbecilli che rimuovano la morte, la malattia e la sofferenza che ci ha travolti in questi mesi.

MANIFESTO A BORGOSESIA SUL SESSO E IL CORONAVIRUS 1

 

Alcuni educatori sessuali affermano che potrebbe persino esserci un vantaggio nel sesso post-Covid: ci costringe a parlare di sesso con potenziali partner piuttosto che farlo semplicemente. Il “Decamerone” di Giovanni Boccaccio docet: il libro narra di un gruppo di giovani, sette donne e tre uomini, che per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera che in quel periodo imperversava nella città, e che a turno si raccontano delle novelle erotiche. 

 

Conversare di erotismo ci fa anche pensare fuori dagli schemi e ci fa rendere conto che non c'è solo un modo per fare sesso. Del resto, il Covid ci ha reso più creativi in tanti campi sociali perché non farlo anche con l’erotismo? 

 

Non solo: una esperienza devastante come questa della pandemia non significa che la gente non si innamorerà, anzi, forse sarà più semplice perché ti dà l'idea che, se non hai qualcuno che ti ama davvero, non accetta il rischio. 

 

marica pellegrinelli eros ramazzotti

Queste esperienze ti spingono a guardarti dentro a fondo, a esaminarti e a esaminare il rapporto di coppia, ad avere meno capricci ed egolatria. Ora sai che alcune cose sono importanti davvero, sai che chi ti ama si prende cura di te e se questo succede, è una luna di miele bis. 

 

Se l'epidemia fosse finita all'improvviso, ci sarebbe stata un'orgia, una festa, Rocco Siffredi al Quirinale; purtroppo sembra destinata a finire nei prossimi mesi e, quindi, c'è la possibilità di riflettere. E questa esperienza ti dà il senso della precarietà dell'esistenza, della fragilità della società; e poi non c'è allegria, ci aspetta un periodo cupo di problemi economici. 

amore ai tempi del coronavirus 3

 

Magari ci sarà meno seduzione, ma più amore. Il ritorno a una cosa spesso negata da eccessi e narcisismi, l'innamoramento, e la gente farà carte false pur di salvare con la persona amata quel vaso di coccio finito in mille pezzi e rincollato a fatica che è diventata la nostra vita.

 

l amore secondo banksy

 

venere marte e amore di guercinoamorefelice sesso e amore

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…