DE FALCO UCCELLATO - LA RABBIA DEL CAPITANO ANTI-SCHETTINO: “CONTRO DI ME VESSAZIONI, SONO STATO DESTITUITO - IO PUNITO PER LA CONCORDIA. DOPO LA NOTTE DEL NAUFRAGIO CI SONO STATE DISAPPROVAZIONI DA PARTE DI UN SUPERIORE”

Da ”www.corriere.it

 

CAPITANO DE FALCO
CAPITANO DE FALCO

«Dopo 20 anni di servizio, essere pagato per nulla non mi va». Lo ha detto il comandante Gregorio De Falco in audizione al Senato in relazione alladecisione del Comando generale della Guardia Costiera di trasferirlo dal suo incarico. «La cosa non mi fa certo piacere, ma non è una questione personale - ha aggiunto De Falco - In un incarico come quello che mi hanno dato non c’è alcuna responsabilità diretta». «Questo trasferimento è il punto d’arrivo di un percorso che assume la connotazione di vessazione. Questo non è un avvicendamento, è una sostituzione con destituzione».

 

Così il comandante Gregorio De Falco precisando che nel nuovo incarico il suo apporto «non ha più alcuna valenza». Lascerà le Capitanerie? «Valuto qualunque ipotesi - ha risposto - al momento è astratta ma può trovare concretezza nel momento in cui questo lavoro per me non dovesse avere più alcun significato».

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«DISAPPROVAZIONI DA PARTE DI UN MIO SUPERIORE» - Dopo la vicenda della Concordia, ci sono state «disapprovazioni da parte di un mio superiore», ha detto De Falco affermando di non voler giudicare l’episodio. «Io non giudico, osservo. E alla fine si verifica questo provvedimento» di trasferimento, ha aggiunto De Falco. L’ufficiale delle Capitanerie ha poi parlato di «demansionamento» nei suoi confronti: «ma non è questa la sede - ha spietato - semmai quello è un ambito giurisdizionale».

 

«UN SOCCORSO DIFFICILISSIMO» - Quella notte «fu un soccorso difficilissimo, mai affrontato prima» e in quell’occasione «la Pubblica Amministrazione ha dimostrato di essere pronta ed efficiente». De Falco ha sottolineato che dopo quella notte «sono stato sottoposto ad una pressione mediatica enorme, alla quale ho sempre cercato di sottrarmi».

 

COSTA CONCORDIACOSTA CONCORDIA

L’AUDIZIONE DEL COMANDANTE DELLE CAPITANERIE - Quello del capitano Gregorio De Falco è stato un «avvicendamento ordinario e fisiologico». Lo ha detto il comandante generale delle Capitanerie di Porto, l’ammiraglio Felice Angrisano in audizione al Senato. Angrisano ha sottolineato che «gli incarichi non possono essere mantenuti sine-die e l’amministrazione non può accordare ad un singolo ciò che nega ad altri in pari condizioni».

 

«Può essere un’Amministrazione prigioniera della notorietà di un singolo? - ha aggiunto Angrisano - Il Corpo non può essere prigioniero dei singoli». Nel suo intervento, il comandante delle Capitanerie di Porto ha ribadito più volte che quello di De Falco, come avviene per tutti gli altri ufficiali, è stato un trasferimento «nel solco dell’ordinarietà e in piena sintonia con quei fattori che inducono l’amministrazione a prendere tali determinazioni», quali la funzionalità e l’efficienza del Corpo, l’equilibrata distribuzione degli uffici e degli incarichi, il soddisfacimento delle esigenze del personale.

MALTEMPO NEL MARE DELLA COSTA CONCORDIAMALTEMPO NEL MARE DELLA COSTA CONCORDIA

 

Angrisano ha poi ricordato che è stato lo stesso De Falco a chiedere di rimanere a Livorno e che, «dal 2000, ogni sua volontà è stata esaudita ininterrottamente».

 

Tra l’altro, sia a fine giugno sia ad inizio luglio, Angrisano ha incontrato De Falco «senza che emergessero particolari esigenze». «Mi addolora - ha proseguito Angrisano - che il comandante De Falco è ricorso alla stampa e mai, mai, ha offerto le sue doglianze ai suoi superiori, pur consapevole dei doveri a cui il suo status di militare lo impegna».

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